Un eroe da prima pagina
Anche questa versione di Spider-Man 3 segue la trama del film, ma non si limita ad essa, introducendo altre tematiche e filoni aggiuntivi, tratti direttamente dal fumetto. Come nelle versioni per le altre console, la storia comprende completamente gli eventi della pellicola, avendo come punti-cardine il rapporto tra Peter Parker e Mary Jane, il nuovo Goblin, Sandman e soprattutto Venom, ma questo non esclude la presenza di missioni aggiuntive che ampliano la storia dandole maggior respiro, e soprattutto giustificando un necessario allungamento della durata del gioco, rispetto al film. In tutto troviamo circa 20 missioni da effettuare, più altre 40 sfide e prove minori da portare a termine: non ci vuole molto, a dire il vero, per concludere la trama principale del gioco, che può essere portata a termine in circa 6 o 7 ore, ma le varie modalità aggiuntive e le sfide minori possono valere come un buon incentivo per riprendere comunque il gioco, una volta concluso.
La struttura di questa versione è fondamentalmente diversa dalle altre, ma permane la medesima organizzazione, per quanto riguarda la selezione degli obiettivi: ovviamente, sarebbe stato difficile inserire la struttura sandbox in stile GTA, che caratterizza i giochi omonimi per Xbox 360 e PlayStation 3, nella cartuccia di Nintendo DS, ma in qualche modo si ritrova qui lo stesso approccio libero alle varie missioni delle altre edizioni. Una mappa stilizzata di Manhattan, consente di spostarsi tra i quartieri della famosa isola di New York, e all’interno di questi è possibile girare liberamente per le strade oppure seguire gli obiettivi segnalati. Nei momenti cardine della trama, la narrazione avviene attraverso immagini semi-statiche, come pagine del Daily Bugle che scorrono sugli schermi illustrando le varie scene, mentre i dialoghi parlati riportano grossomodo i medesimi scambi che caratterizzano il film.
Un gioco con del tatto
Quello che stupisce di questo titolo Vicarious Visions, è l’utilizzo estensivo del touch screen, che assurge ad elemento fondamentale del gameplay. Pensandoci bene, non è facile trovare un action game su Nintendo DS che riesca a sfruttare a questi livelli le capacità tattili della console, al di fuori di titoli studiati appositamente in base alla feature o ai giochi della Touch!Generations. Inaspettatamente, Spider-Man 3, pur rimanendo estremamente fedele ai dettami del picchiaduro-platform a scorrimento, riesce non solo a introdurre bene l’elemento touch screen, ma anzi a renderlo fondamentale nella struttura del gioco, un’integrazione che si trova raramente tra i giochi del genere su Nintendo DS. Protagonista della vicenda è ovviamente l’Uomo-Ragno, impegnato in varie missioni tra le strade di Manhattan o all’interno di vaste strutture. L’azione è inquadrata nello schermo superiore della console, con una particolare visualizzazione in 3D dalla funzione perlopiù estetica, visto che la struttura è solidamente 2D. La dinamica principale è quella del picchiaduro a scorrimento, con varie implementazioni aggiuntive (salvataggio di ostaggi, raggiungimento di particolari obiettivi), e sviluppi in stile platform dati dalle capacità del personaggio, che può saltare, arrampicarsi sui muri, lanciare ragnatele e volteggiare con esse per la città.
Quello che stupisce di questo titolo Vicarious Visions, è l’utilizzo estensivo del touch screen, che assurge ad elemento fondamentale del gameplay
Un gioco con del tatto
Gli unici tasti da utilizzare sono quelli dedicati al movimento (la croce direzionale per i destri, i quattro pulsanti per i mancini), tutto il resto è affidato al touch screen: ci sono un numero impressionante di mosse diverse che il protagonista può eseguire, e tutte vengono effettuate attraverso i movimenti del pennino sullo schermo inferiore. Strusciando il pennino nelle diverse direzioni, con varie angolazioni e curvature, Spider-Man effettua tutte le mosse del fornito repertorio: pugni bassi e alti, calci di vario genere, prese, lanci e proiezioni, tutti eseguibili in sequenza a formare devastanti combo. In altre situazioni, a seconda del contesto, sono richiesti altri tipi di movimento, come un veloce “taglio” verticale per caricare sulle spalle le persone in pericolo da portare in salvo, o simili. Con i punti accumulati dalle performance durante il gioco, si possono acquistare numerose mosse aggiuntive che vanno ad infoltire il già vasto repertorio di abilità del protagonista.
Certo, il sistema di controllo non è perfetto, spesso ci può essere una discrepanza tra la mossa che vogliamo effettuare e quello che viene effettivamente eseguito sullo schermo, dovuta ad imperfezioni nella rilevazione del touch screen, o ad errori dello stesso utente, che nelle sessioni più concitate può tendere a strusciare in maniera forsennata il pennino sullo schermo, ma il sistema in generale funziona, ed è alquanto gratificante. Si nota poi un certo sforzo da parte degli sviluppatori nel cercare di rendere i combattimenti impegnativi, costringendo il giocatore a cambiare le mosse con una certa frequenza: i nemici sono suddivisi in varie tipologie, alcuni sono immuni a determinati attacchi (quelli armati riescono a divincolarsi dalla presa della ragnatela, ad esempio) cosa che determina la necessità di variare i pattern d’attacco e difesa e le strategie di approccio al nemico. Gli scontri con i boss variano saltuariamente il normale svolgersi dell’azione con combattimenti ovviamente più difficili, che richiedono particolari tecniche da scoprire. Durante le missioni, degli indicatori segnalano la presenza delle minacce e degli obiettivi da raggiungere, mentre una barra in alto segnala il livello di “pericolo” che caratterizza la situazione: quando raggiunge il massimo, la missione è fallita.
Due dimensioni e mezzo
La particolare rappresentazione grafica in 3D, che fa da sfondo alla struttura prettamente 2D del gioco, è una scelta oltre che funzionale, anche esteticamente azzeccata. I modelli poligonali dei personaggi rendono possibili animazioni complesse con maggiore facilità, e in effetti sia il protagonista che i comprimari ne giovano in maniera evidente. L’Uomo-Ragno, in particolare, è dotato di numerose mosse diverse, e un look generale particolarmente in linea con quello del fumetto originale. Gli sfondi appaiono piuttosto complessi e particolareggiati, ed è un piacere vedere le rotazioni (pre-impostate) dello scenario mentre con il nostro eroe volteggiamo tra i grattacieli di Manhattan, mentre tutto scorre in un continuum fluido e senza incertezze. Certamente, non si tratta proprio della punta massima raggiunta finora in un titolo per Nintendo DS, a ben vedere tutto lo stile grafico non è particolarmente ispirato, ma l’effetto complessivo, in movimento, è senza dubbio convincente.
Il comparto audio conta su una colonna sonora musicale alquanto incomprensibile: una sorta di collezione di litanie techno rock più fastidiose che altro, interrotte ogni tanto da frammenti della colonna sonora originale del film. In generale, l’accompagnamento musicale è forse il punto debole per quanto riguarda la realizzazione tecnica del prodotto. Gli effetti sonori sono nella norma, mentre una menzione speciale va fatta all’abbondante quantità di dialoghi e frasi campionate all’interno del gioco: le scene d’intermezzo sono infatti interamente parlate, e il protagonista, tenendo fede alla sua caratterizzazione originaria, commenta spesso e volentieri l’avanzare per i livelli con qualche battuta o frase ad effetto, doppiata direttamente dall’attore Tobey Maguire, dando vivacità all’azione.
Commento
Spider-Man 3 per Nintendo DS si rivela essere probabilmente la versione migliore, tra tutti gli adattamenti videoludici per le console in commercio. Pur rimanendo fedele alla classica struttura da picchiaduro a scorrimento, questo prodotto Vicarious Visions si distingue non solo dalle altre versioni del medesimo gioco, ma all’interno dell’intera offerta per il portatile Nintendo, grazie all’ottima integrazione del touch screen, su cui l’intero gioco si fonda. Certo, non è esente da difetti: l’interfaccia, pur essendo molto gratificante nell’assoluta intuitività che la caratterizza, è a volte imprecisa, e tende a perdere efficacia nelle fasi più concitate. La struttura non aggiunge niente di nuovo a quella di un classico picchiaduro-platform a scorrimento, con le limitazioni che tale genere implica (ripetitività prima di tutto) e il gioco intero è decisamente corto, con la modalità storia che può essere conclusa in meno di 7 ore, e le opzioni aggiuntive, come quelle multiplayer (attuabili solo con più cartucce di gioco), che rappresentano solo un flebile stimolo a riprendere il gioco. Resta comunque un titolo decisamente godibile, in virtù di una buona realizzazione tecnica, e soprattutto della sensazione piacevole di controllare interamente l’Uomo Ragno con veloci e leggeri tocchi di pennino. Una bella applicazione delle potenzialità del touch screen di Nintendo DS.
Pro:
- Ottima interfaccia tattile
- Buona realizzazione tecnica
- Giocabile e immediato
- Molto corto
- Piuttosto ripetitivo
- Colonna sonora al limite del fastidioso
Come si confà ad un vero e proprio evento mediatico, il terzo episodio dei film di Spider-Man si è abbattuto sull’industria videoludica con una pletora di edizioni diverse dell’immancabile tie-in, collezionando a dire il vero risultati mediamente modesti, anche se non disastrosi come spesso accade. La versione per Nintendo DS delle nuove avventure dell’aracnide umano è stata affidata da Activision a Vicarious Visions, team responsabile già del discreto episodio precedente per il portatile Nintendo. Ci si sarebbe potuto attendere un semplice giochetto messo insieme un po’ alla carlona, viste da una parte le limitazioni tecniche della console (rispetto a quello di cui sono capaci le macchine casalinghe, ovviamente), e dall’altra il potere di richiamo che un franchise come quello legato alla creatura di Stan Lee ha facilmente sul pubblico.
Invece, questo Spider-Man 3 per Nintendo DS si rivela essere un gioco interessante e divertente: pur senza raggiungere particolari vertici qualitativi, forse, il miglior adattamento in videogioco (facendo i dovuti rapporti con le differenti potenzialità delle macchine) di questo terzo capitolo cinematografico dell’Uomo-Ragno.