Stardew Valley ne ha fatta di strada. La recensione della versione PC risale all'ormai lontano marzo 2016. Nel frattempo il titolo di Concerned Ape è cresciuto, si è arricchito di contenuti e caratteristiche, è stato smussato lì dove necessario e ha fatto il suo debutto su numerosi altri sistemi. La versione Android è la più recente e mantiene intatto il fascino delle altre, tanto da proporsi come il miglior derivato di Harvest Moon presente sul mercato mobile, superiore anche ai titoli ufficiali della serie nello store, ossia Harvest Moon: Light of Hope e Harvest Moon: Seeds Of Memories, che pure sono tecnologicamente più avanzati.
In fondo Stardew Valley è prima di tutto l'atto d'amore di un singolo individuo verso gli Harvest Moon classici, quelli a 16-bit (di cui riprende per la gran parte lo stile grafico) che ancora non avevano dovuto subire tutti quei compromessi necessari per renderli fruibili dal grande pubblico. In quanto tale si offre come l'espressione più pura e radicale dell'idea originale di Yasuhiro Wada, l'autore degli Harvest Moon, che ha anche fatto pubblici apprezzamenti per Stardew Valley... In fondo l'atto d'amore è riuscito a vendere milioni di copie, non dimentichiamocelo.
Storia della fattoria
Stardew Valley racconta la storia di un ragazzo (o di una ragazza, a seconda del sesso scelto in fase di creazione del personaggio) che, ricevuta in eredità dal nonno una fattoria sita nella ridente Pelican Town, decide di abbandonare la sua vita cittadina fatta di traffico, ufficio e tanto stress per dedicarsi alla terra e ai suoi frutti. Arrivato sul posto trova una situazione disastrosa: la fattoria è una catapecchia e i terreni circostanti sono pieni di sassi e di erbacce.
Non volendo arrendersi, non gli resta altro da fare che rimboccarsi le maniche e avviare quella che solo dopo molte ore di gioco diventerà una fiorente attività agricola. Come dicevamo, la versione Android di Stardew Valley è sostanzialmente identica alle altre, con l'interfaccia adattata ai controlli touch che funziona davvero alla perfezione (sono comunque supportati i controller compatibili). Di base alcune funzioni sono state rese contestuali: sd esempio per rimuovere erbacce o rocce basta cliccarci sopra e il sistema si occuperà automaticamente di selezionare gli strumenti adatti all'opera, oppure, per fare un altro esempio, per parlare con un abitante di Pelican Town basta toccarlo e il protagonista lo raggiungerà automaticamente, avviando il dialogo. Queste apparenti piccolezze consentono di entrare in gioco senza drammi, anche se si è abituati al sistema di controllo tradizionale. Più problematica la gestione dei combattimenti, che invece paga davvero molto il passaggio ai controlli touch, tanto che vi consigliamo di utilizzare il controller virtuale richiamabile dalle opzioni di gioco per affrontarli.
L'alternativa è impazzire con i controlli manuali cercando di non sbagliare cliccando sulle creature delle miniere e sulle caselle che consentono di indietreggiare, oppure impostare il combattimento automatico che però funziona a metà, nel senso che il personaggio spesso se ne sta fermo a combattere senza schivare i colpi dei nemici, finendo regolarmente ammazzato. È vero che combattere non è il fulcro di Stardew Valley, però nelle miniere si trovano davvero tanti oggetti e materiali fondamentali per avanzare nel gioco, quindi non è possibile fare finta di niente.
Gameplay e conversione
Chiariti i pregi e i difetti specifici del port di Stardew Valley per sistemi mobile, il resto è definibile come identico a quanto già visto sulle altre piattaforme, a parte per l'assenza del multiplayer. Il nostro personaggio dispone di una barra di energia, ricaricabile dormendo e mangiando, che gli consente di svolgere un certo numero di azioni durante la giornata, scegliendo tra il dedicarsi all'agricoltura (zappare, seminare, innaffiare e così via) o all'allevamento, andare a pescare, affrontare le miniere, recarsi al villaggio per parlare con gli abitanti, fare acquisti e svolgere piccole missioni, dedicarsi all'arredo e alla personalizzazione della fattoria e tanto altro ancora.
Il tempo di gioco è scandito dal passare dei giorni e delle stagioni, le quali portano problematiche specifiche, ma anche eventi (festival, fiere e compagnia bella) e prodotti differenti da coltivare o da trovare. Stardew Valley fa un lavoro davvero eccezionale nell'aprirsi piano piano al giocatore, ossia nello svelare ora dopo ora che è molto di più di ciò che può sembrare inizialmente. Ad esempio entrando in confidenza con gli abitanti si sbloccano delle linee narrative inattese, chiudendone altre, come quelle legate ai dodici personaggi corteggiabili per mettere su famiglia. Inoltre, presto ci si rende conto che conviene specializzare la fattoria, perché non è possibile dedicarsi contemporaneamente a tutte le attività economiche previste dal sistema di gioco. Il risultato è una rigiocabilità elevatissima che allunga di molto la vita di Stardew Valley.
Conclusioni
Il testo della recensione dovrebbe aver chiarito che Stardew Valley su sistemi mobile è un ottimo porting che vale tanto quanto le altre versioni ed è quindi un titolo consigliatissimo, anche da prendere a prezzo pieno. Il voto più alto rispetto alla versione PC deriva dal fatto che negli anni il gioco è stato arricchito di molti contenuti, che lo hanno reso ancora più valido (ovviamente anche la versione PC è migliorata). L'unica mancanza di rilievo della versione Android rispetto alle altre è il multiplayer, comunque non imprescindibile.
PRO
- Vasto e pieno di cose da fare
- Il miglior Harvest Moon sulla piazza
- Adattamento mobile ottimo
CONTRO
- Per i combattimenti conviene usare il controller virtuale
- Manca il multiplayer