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Tales of the Empire, la recensione della miniserie sui cattivi di Star Wars

Lucasfilm e Disney festeggiano lo Star Wars Day con una nuova miniserie incentrata sull'Impero e il lato oscuro della Forza.

RECENSIONE di Christian Colli   —   02/05/2024
Tales of the Empire, la recensione della miniserie sui cattivi di Star Wars

Il 4 maggio si avvicina: lo Star Wars Day - giorno scelto per l'assonanza tra l'iconico saluto "May the Force (be with you)" e la data May 4th che si pronuncia "may the fourth" - è sempre uno dei momenti più attesi dell'anno da parte dei fan di Guerre Stellari. Si prevedono sorprese e annunci; quest'anno, poi, cade in un momento particolarmente ispirato, a pochi giorni dalla conclusione della serie animata The Bad Batch, a cavallo tra l'ottima Ahsoka dello scorso anno e l'imminente The Acolyte (La seguace, in italiano) che porterà per la prima volta in live action l'epoca dell'Alta Repubblica.

Così Lucasfilm ha ben pensato di fare un "regalo" - si fa per dire, vi servirà comunque l'abbonamento a Disney+ per guardarlo! - agli appassionati con una nuova miniserie della linea Tales, cominciata un paio di anni fa con Tales of the Jedi. Nella nostra recensione di Tales of the Empire vi diremo se vale la pena imbarcarsi nella visione di questi sei episodi, per la durata di circa un'oretta e mezza totale.

Morgan e Barriss

Morgan Elsbeth, da giovane, nel primo episodio di Tales of the Empire
Morgan Elsbeth, da giovane, nel primo episodio di Tales of the Empire

L'idea dietro le miniserie Tales di Star Wars è più intelligente di quanto possa sembrare dai titoli che solo in apparenza le schierano: Tales of the Jedi non era incentrata soltanto sui "guardiani della pace", poiché raccontava le storie - intrecciate nel tempo - di Dooku e Ahsoka, la cui fede nella Forza è stata messa alla prova più volte e, almeno in un caso, pure spezzata. Tales of the Empire, di riflesso, non è una miniserie sui "cattivi", non proprio, anche se i primi tre episodi - che sono anche i più deboli, come succedeva in Tales of the Jedi - scelgono di puntare i riflettori su un personaggio che è assolutamente un villain: Morgan Elsbeth.

Tales of the Jedi non era una storia lineare: cominciava con Ahsoka, si spostava su Dooku (e Qui-Gon) per poi tornare sull'arcinota Togruta e concludersi. Tales of the Empire, invece, è una storia molto più dritta e comincia sul pianeta di origine di Morgan Elsbeth, mostrandoci l'evento che ha cambiato la Sorella della Notte, facendola passare - per il proprio tornaconto - dalla parte dell'Impero.

Il problema è che Morgan Elsbeth è un personaggio abbastanza insipido: introdotta nel capitolo 13 di The Mandalorian, la Sorella della Notte interpretata da Diana Lee Inosanto è diventata un'antagonista principale di Ahsoka nella serie omonima, dove peraltro ha trovato la morte per mano della stessa Jedi. Il suo arco narrativo si è quindi concluso senza picchi importanti - se escludiamo il breve momento in cui, potenziata dalle Streghe di Dathomir, impugna la spada di Madre Talzin - e la metà di Tales of the Empire che Dave Filoni (sempre sia lodato) le ha dedicato non aggiunge tantissimo alla sua caratterizzazione.

I tre episodi, che sono anche i più brevi della miniserie, ci mostrano come Morgan Elsbeth abbia assunto la carica di Magistrato su Corvus, il pianeta su cui Ahsoka la sfida in The Mandalorian, e che la Sorella della Notte ha sottomesso con la paura e il sostegno dell'Impero. E soprattutto ci racconta il suo primo incontro con il Grand'ammiraglio Thrawn, un momento che ammicca a Star Wars Rebels - e al vecchio Universo Espanso - coi contributi di Gilead Pellaeon e Rukh. Ma neanche queste piccole chicche soddisferanno i fan più sfegatati di Star Wars: Morgan è un personaggio debole e la sua metà in Tales of the Empire, scevra di colpi di scena o rivelazioni importanti, non lascia niente e a tratti annoia anche abbastanza.

Il Grande Inquisitore e Barriss Offee in una scena di Tales of the Empire
Il Grande Inquisitore e Barriss Offee in una scena di Tales of the Empire

La seconda metà di Tales of the Empire, invece, è splendida, soprattutto perché si concentra su Barriss Offee ma la scrittura, astuta e obliqua, usa la Jedi rinnegata per caratterizzare un altro personaggio, e cioè la Quarta Sorella. Il terzetto di episodi dedicati a Barriss è un pozzo di informazioni per gli amanti dei retroscena di Star Wars, poiché ci mostra le dinamiche dietro la selezione degli Inquisitori, i Jedi votati al lato oscuro che Darth Vader ha impiegato per dare la caccia agli utilizzatori della Forza nei primi anni di ascesa dell'Impero. Un'idea canonica che risale ai primissimi episodi di Star Wars Rebels e che Lucasfilm ha limato nel corso degli anni, facendoli comparire in altri media come, ad esempio, i videogiochi della serie Star Wars: Jedi di Respawn Entertainment.

Barriss è stato un personaggio importantissimo in The Clone Wars: se non ve la ricordate, vi consigliamo caldamente di riguardare gli episodi dal 17 al 20 della quinta stagione. Dopo essere stata incarcerata per un attentato contro il Tempio dei Jedi - di cui aveva inizialmente incolpato Ahsoka - Barriss è scomparsa dalle storie di Star Wars e per anni non abbiamo saputo più niente di lei: Tales of the Empire rimedia a questa mancanza con tre episodi stupendi che ci raccontano cosa le è accaduto dall'Ordine 66 in poi.

La Quarta Sorella in una scena di Tales of the Empire
La Quarta Sorella in una scena di Tales of the Empire

Come abbiamo detto, Barriss è il mezzo per tratteggiare meglio l'Inquisitorium e il modo in cui l'Impero ha perseguitato i Jedi e soggiogato la Forza: i tre episodi sono un cerchio che si apre e si chiude sul personaggio di Barriss, stringendosi intorno alle comparse di Darth Vader, il Grande Inquisitore, Marrok e, soprattutto, la Quarta Sorella. Comparsa già nei fumetti e in carne e ossa nella miniserie Obi-Wan Kenobi, Lyn è un personaggio che in Tales of the Empire acquisisce una maggiore tridimensionalità come riflesso della sottotrama di Barriss che si conclude - ma lascia una porta aperta - in un episodio finale strepitoso sotto ogni punto di vista, a cominciare da una colonna sonora veramente superba.

Tales of the Empire è una miniserie che si riprende solo nella seconda metà, e che tuttavia mostra il fianco nella sua interezza da un punto di vista più tecnico. Il character design impiegato è ancora una volta quello a metà strada tra The Clone Wars e Rebels, ma abbiamo notato una certa rigidità nelle animazioni ordinarie, sebbene i duelli con e senza le spade laser - che sono anche parecchi - siano decisamente migliori su quel fronte. È chiaro che il budget di questa produzione sia stato più contenuto del solito e che Filoni abbia concentrato gli sforzi sull'ultimo episodio che, lo ripetiamo, è veramente superlativo, ma forse avremmo preferito una cura maggiore nella scrittura dei primi tre.

Conclusioni

Multiplayer.it

7.0

Tales of the Empire è una miniserie riuscita a metà: i primi tre episodi incentrati su Morgan Elsbeth sono abbastanza inutili se non siete dei veri geek di Star Wars, mentre gli altri tre sono una delle cose migliori che Lucasfilm abbia prodotto negli ultimi tempi, se non altro perché rispondono ad alcune domande che ci siamo posti per anni con una scrittura intelligente, chiudendo l'emozionante arco narrativo di Barriss Offee cominciato in The Clone Wars. Per questo motivo consigliamo la visione soprattutto ai fan delle serie animate di Star Wars che riconosceranno tanti piccoli dettagli, ma del resto le serie antologiche Tales sono state pensate soprattutto per loro.

PRO

  • Gli episodi incentrati su Barriss Offee
  • Il finale è davvero fantastico

CONTRO

  • Gli episodi incentrati su Morgan Elsbeth
  • Alcune animazioni non proprio di livello