La punizione dei bulli
Il protagonista di The Ant Bully è un ragazzino dispettoso, il cui passatempo preferito è rendere complicata la vita delle formiche che vivono nel suo giardino. Un giorno, però, queste decidono di punirlo e così fanno in modo che venga a contatto con una lozione magica, capace di ridurne le dimensioni fino a farlo diventare grande quanto uno degli insetti che odia tanto… Nella sua nuova forma, il bulletto dovrà espiare le proprie colpe facendo una sorta di corso di addestramento per formiche, in modo da capire come vivono gli insetti e quanta fatica devono fare per ogni minima conquista. Il gioco tratto dal film si basa appunto su questo incipit: il ragazzino ha assunto le dimensioni di un insetto ed è stato accolto nel reame delle formiche perché possa superare delle prove di abilità sempre più impegnative. I primi passi saranno regolati da un tutorial che ci farà familiarizzare con il semplice sistema di controllo, dopodiché potremo aggirarci per le location alla ricerca di missioni da svolgere. Alla fine la struttura di gioco non si discosta dal trovare nuove missioni e accedere a zone precedentemente chiuse, in un meccanismo prevedibile e ripetitivo, che poco lascia alla varietà.
Si va in missione
Sono diversi i personaggi che potranno mandarvi in missione. Ad ogni modo, i compiti che svolgerete saranno piuttosto semplici: raccogliere un determinato numero di oggetti (eventualmente da posizionare in un certo modo), cimentarsi in combattimenti e poco altro. Qualunque sia l’applicazione prescelta, il sistema di controllo risulta fin troppo semplice (addirittura il salto è automatico…) e si rimane con un senso di “etereo” quando si affronta qualche nemico: colpa di un sistema di rilevamento delle collisioni non perfetto e di una realizzazione tecnica generalmente al di sotto degli attuali standard. Ogni missione completata vi fornirà delle medaglie ed eventualmente delle nuove abilità, in un percorso che vedrà “crescere” il vostro alter ego fino alle fasi finali dell’avventura.
Gli sviluppatori hanno cercato di inserire molte sequenze di intermezzo per dare un filo logico al susseguirsi degli eventi, e nella versione che abbiamo provato dette sequenze sono parlate in Inglese ma non splendono per il livello di recitazione né per la realizzazione: fortunatamente è possibile saltarle per passare direttamente all’azione.
Come accennato in precedenza, The Ant Bully è un titolo tecnicamente al di sotto degli attuali standard di PS2. In effetti ogni aspetto del gioco trasuda approssimazione: dal motore grafico incerto alle animazioni dei personaggi, passando per il design dei livelli (davvero scarni) e per la gestione dei combattimenti, davvero pessima. Laddove dovremmo vedere location piene di colori e ben dettagliate, troviamo lande desolate, smorte nelle tonalità e poco dettagliate, oltretutto con un livello di interagibilità davvero minimo. Il concetto di “limite” torna alla mente durante le varie fasi di ogni partita, magari quando la gestione della visuale mostra i propri numerosi punti deboli o quando non si capisce se un colpo è andato a segno o meno. E le musiche che commentano questi tristi pensieri non hanno la facoltà di rendere tutto più allegro.
Commento
The Ant Bully è il perfetto esempio di come non dovrebbe essere un tie-in. Tecnicamente mediocre, privo di qualsivoglia idea originale e oltremodo noioso. Sarebbe facile pensare a un prodotto pensato per un target molto giovane, ma in realtà anche i videogiocatori meno esperti si accorgeranno di trovarsi di fronte a un gioco che lascia davvero a desiderare. Speriamo vivamente che il film sia diverso dal gioco da esso tratto.
- Pro:
- Può darsi che il film sia simpatico
- Contro:
- Tecnicamente inadeguato
- Terribilmente noioso
- Sistema di combattimento privo di forma e sostanza
Multipiattaforma
The Ant Bully è disponibile anche in versione PC e Gamecube, le differenze sono minime a livello grafico e nei controlli, e quindi il basso giudizio sul gioco non cambia.
The Ant Bully è la trasposizione del nuovo cartone animato in computer graphics targato Warner Bros., che esce nelle sale americane questa estate e che presumibilmente arriverà da noi in inverno. Dai trailer a disposizione sembra che gli elementi per fare un buon film ci siano tutti. E quelli per fare un buon tie-in?