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Twisted Metal: Black

Finalmente possiamo mettere le mani su un titolo di indubbio valore a lungo aspettato.Twisted Metal Black è l'antidoto alle isterie simulative di Granturismo e soci. Scendiamo nelle arene e per una volta non pensiamo all'assetto e al conto dell'assicurazione!!

RECENSIONE di La Redazione   —   02/01/2002
Twisted Metal: Black
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Twisted Metal: Black
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Al cinema in casa

La prima cosa che colpisce fin dall’accensione della Ps2 è la cura riposta non solo nel gioco vero e proprio, quanto nelle scene di intermezzo e nei menù. L’aggettivo black messo lì sul titolo è l’indice dello stile di riferimento del gioco: la cupezza e la sporcizia (non nel senso di sudiciume) sono i due parametri principali del gioco. Scegliendo i crediti dalla schermata principale si assiste ad una summa del gioco intero: cast e credits vengono visualizzati con i caratteri che appaiono e scompaiono come gia visto in Seven, mentre le immagini del gioco in una piccola finestra vengono ora accompagnate dall’intera Paint it black dei Rolling Stones, solo accennata al momento del menù d’avvio. Dopo aver ammirato la cinematografica introduzione (la canzone dei Rolling Stones si ricorda soprattutto per essere stata inserita in Full Metal Jacket) passiamo a descrivere il gioco vero e proprio. La modalità 1 giocatore è abbastanza scevra di possibilità, possiamo scegliere Storia, Sfida e Resistenza: lo scopo delle tre modalità in soldoni rimane sempre quello di essere last man standing, l’ultimo ancora vivo; le modalità multiplayer sono tre, ci si può sfidare fino a ad una massimo di 4 giocatori, con o senza bots. Questo è tutto. Tirando le somme T.M.Black è realmente la cosa più vicina ad un deatmatch con un fps su pc, se non altro perché si gioca sul controller originalmente designato dai programmatori, e questo non è poco.

Twisted Metal: Black
Twisted Metal: Black

Audio-Video

Andiamo con ordine e iniziamo a parlare di grafica: diciamo subito che il titolo si comporta maledettamente bene. Subito nella schermata di selezione del proprio mezzo salta all’occhio il look particolare dei mezzi, che se non erro ricorda molto quello di Judge Dredd e del buon vecchio Loaded per PsOne: le vetture sono sporche e stramodificate manco fossero di un tamarro quindicenne alle prese con lo sviluppo della Vespa, i rispettivi proprietari poi sembrano usciti dalle peggiori galere, o manicomi della nazione. Scelto il mezzo verremmo gettati in una vastissima arena insieme ad altri sette concorrenti,i quali come noi sfrecceranno e spareranno a più non posso. Il framerate si attesta costantemente sui 60 fps e anche nei momenti più affollati, cioè quasi sempre, non cala mai. Dopo essere rimasti a bocca aperta per l’aggiornamento dello schermo, la si richiude e si riapre dopo essere rimasti basiti di fronte all’orizzonte lontanissimo che il titolo Incoging propone: non si tratta solamente di vedere la fine del rettilineo 800 metri più giù come in un ottimo racing game, qui invece vengono visualizzate vallate o periferie intere, piene di particolari, al framerate costante che sappiamo senza far ricorso a fogging o clipping di varia natura. Le textures delle arene sono ottimamente realizzate e ricche di dettaglio, mentre ancora più di buona fattura sono quelle delle vetture, nonostante ricoprano modelli poligonali non eccelsi, sono dettagliatissime e ricche di particolari. Gli effetti speciali (luce e particellari) delle armi e delle esplosioni sono anch’esse di ottima fattura, e sono sempre presenti mentre si gioca, di fatto siamo costantemente circondati da fumi e scie di razzi vari lanciati da chissà chi. Cosa molto importante da non sottovalutare è la pressoché totale distruggibilità delle arene,che oltre a essere importante in quanto molte costruzioni nascondono bonus vari, ha costretto gli sviluppatori a produrre textures anche per gli interni o per le rovine; inutile dire che anch’esse non tradiscono l’alto standard qualitativo del titolo. Aggiungiamo anche il meteo che cambia durante lo svolgersi degli scontri con ottimi risultati, soprattutto quello della pioggia battente. Il comparto audio è anch’esso di tutto rispetto:gli effetti sonori sono tutti diversi per ogni arma, e cosa molto importante la colonna sonora cita a piene mani quella di celebri film. Un esempio sta nell’uso di campionature delle musiche utilizzate in Terminator nelle scene di battaglia tra umani e robot, nel primo livello, che effettivamente ricorda il film di Cameron.

Twisted Metal: Black
Twisted Metal: Black

Giocabilità e conclusioni

L'ottima giocabilità garantisce divertimento sin da subito, ma alla lunga non è esente da magagne. Iniziamo subito col dire che T.M.B. è facile da padroneggiare e anche sfruttando praticamente tutto il pad, si gioca senza problemi fin dalla prima partita. Non potendo contare sul tasto di strafe per evitare colpi diretti, è stato implementato un esagerato freno a mano che se combinato con l’uso della visuale posteriore garantisce comunque ottimi risultati difensivi. Il numero delle armi a nostra disposizione è elevato, ma mi hanno dato l’impressione di produrre tutte lo stesso effetto, fatta eccezione per ordigni completamente differenti l’uno dall’altro: un missile fire da uno homing a ricerca mi sembrano si comportino alla stessa maniera. Detto ciò diciamo che il più grande pregio del gioco sta nella frenesia e nella bagarre totale che il titolo scatena: è tutto un casino, se mi passa il termine, dall’inizio alla fine, le macchine avversarie vi sfrecciano vicine fregandosene del conto del carrozziere, mentre magari dalla montagna a 500 metri da voi qualcuno vi sta lanciando addosso una salva di missiloni terra terra degni più di un carro armato che di una semplice vettura blindata, armata e veloce come un fulmine. In breve non si starà fermi per più di un secondo, essendo sempre un bersaglio potenziale da parte dei nemici, si girerà di continuo alla ricerca di nuove case da sfasciare e armi da raccogliere. Parlare di fisica dei mezzi è quanto mai controproducente, non esiste punto e basta: i mezzi si bloccano quasi istantaneamente, compiono poi derapate clamorose che se fossimo in un gioco normale avremmo cappottato 50 volte. Non c’è da lamentarsi comunque, è giusto così: il gioco Incoging è totalmente arcade, di conseguenza incidenza alettoni,carico e mescola gomme sono parametri totalmente banditi. Progredendo di vittoria in vittoria il gioco sblocca nuove vetture e arene,un classico di tutti i racing game, senza però esagerare in quanto a numero. Le note dolenti sono però rappresentate dal gioco stesso in quanto tale: andare in giro, esplorare, sparare e scappare via alla lunga viene a noia. Fortunatamente il livello di difficoltà è settato su livelli abbastanza alti il che garantisce un a sfida comunque lunga, ma alla fine visto tutto,lo si riprenderà in mano solo per sfidare avversari umani. Tirando le somme Twisted Metal Black risulta essere un buon titolo, assolutamente straordinario in ambito audiovideo, soprattutto da un punto di vista tecnico, ma anche per la sua cinematograficità. Purtroppo la natura stessa del titolo, deatmatch con derive verso un cooperative mode in multiplayer, ne mina una fruibilità a lungo termine: il semplice cerca e distruggi non lo rende profondo abbastanza da tenere a lungo, ma questo si sapeva, comunque a modo suo un grandissimo titolo.

Twisted Metal: Black
Twisted Metal: Black

Giocabilità e conclusioni

    Pro:
  • Fluidità, ottima grafica e sonoro
  • Forte cinematograficità del titolo
    Contro:
  • Alla lunga noioso
  • Ripetitività
Twisted Metal: Black
Twisted Metal: Black

Deathmatch su quattro ruote

Alla fine anche il franchise Twisted Metal è arrivato nelle desolate terre di Eurolandia. C’è da dire innanzitutto che l’attesa è stata ampiamente ripagata: prima di addentrarci nella recensione iniziamo a dire che ci troviamo di fronte un bel titolo. Per chi non avesse sentito nulla riguardo al titolo, anzi per quei pochi che avessero dormito negli ultimi 5 anni, Twisted Metal Black è la cosa più vicina ai sanguinari deathmatch che avvengono su pc. Le uniche differenze sono: 1) non impersoniamo cristiani o bestie strane bensì auto (c’è poca differenza comunque) 2) al posto del sangue vi è qui una serie impressionante di fumi, lampi ed esplosioni varie. Il gioco è tutto qui, sia in singolo che in multiplayer, lo scopo del titolo è vagare nelle immense arene e sparare a tutto quello che si muove, facendo attenzione agli attacchi altrui e cosa non secondaria a raccattare e a scovare se necessario bonus e armi varie.