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Very Very Valet, la recensione del gioco sui parcheggiatori folli

Parcheggiamo le auto altrui distruggendole senza pietà, ma stando attenti a non perdere troppo tempo in Very Very Valet! Ecco la nostra recensione.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   25/05/2021
Very Very Valet
Very Very Valet
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La recensione di Very Very Valet parla di un gioco che potrebbe rappresentare alternativamente la realizzazione di un sogno o di un incubo, nei casi opposti in cui abbiate avuto a che fare con il valet parking da parcheggiatore o da cliente. La pratica in questione, a dire il vero non molto diffusa dalle nostre parti, prevede che i clienti di un locale affidino la macchina a personale esperto nel parcheggio, il quale guida l'auto, la posteggia e poi la riconsegna (possibilmente intatta) all'uscita del cliente.

Questa situazione implica un tacito momento di delicato scambio emotivo tra due persone, con una che affida all'altra un bene prezioso come la propria auto. La cosa viene fatta passare con estrema nonchalance ma è chiaro come dietro ci sia un carico di paure, responsabilità e senso di umana fiducia nel prossimo che rendono questo passaggio di consegne delle chiavi della macchina qualcosa di più complesso e profondo di una semplice e tranquilla abitudine consolidata.

Ebbene, Very Very Valet sconvolge le convenzioni facendo leva proprio sugli istinti più feroci e primordiali del parcheggiatore, dando libero sfogo ai suoi sogni di distruzione e di conseguenza agli incubi più reconditi dei clienti, che tuttavia sembra non se la prendano poi così male, nello strano mondo messo in scena da Toyful in questo bizzarro gioco.

Very Very Valet mette in scena la spericolata vita dei parcheggiatori
Very Very Valet mette in scena la spericolata vita dei parcheggiatori

D'altra parte, non è che si abbia a che fare proprio con un contesto realistico: il nostro capo è una specie di piccione esaltato e un po' troppo convinto del proprio ruolo, mentre i protagonisti sono creature che sembrano uscite direttamente dal mondo dei Muppet, tanto per cominciare. Tuttavia, la meccanica di base si fonda sul principio reale del parcheggio, nel senso del dover prendere l'auto, trovarle un posto e poi riconsegnarla entro un termine di tempo. È invece tutto il resto, a partire da come gestire e guidare le macchine una volta ottenute le chiavi, ad essere completamente fuori di testa.

L'arte del parcheggio estremo

La dinamica è precisamente quella che ci si potrebbe aspettare da una simulazione di parcheggiatore: ogni livello presenta una struttura diversa in termini di strade, traffico e ostacoli vari, ma tutti (a parte gli stage bonus con sfide differenti) prevedono la presenza di un locale in cui affluiscono vari clienti e da cui poi fuoriescono a diversi intervalli di tempo.

Il nostro scopo è prendere in affidamento le auto, trovar loro un parcheggio dove lasciarle per qualche minuto (o secondo) e poi riportarle ai rispettivi clienti nell'area di consegna, il tutto però entro i limiti di tempo imposti sia per prendere che per riportare le macchine. La cosa può sembrare semplice ma non lo è affatto: prima di tutto perché il tempo concesso per effettuare le operazioni è estremamente ridotto, poi per l'assurda affluenza di clienti, che richiede di operare a velocità massima e infine per la struttura stessa dei livelli, che ovviamente non presentano normali strade e parcheggi in cui manovrare con tranquillità, ma vanno da intricati snodi di traffico a soluzioni assurde con tanto di passaggi dimensionali, teletrasporti, rampe, salti e catapulte.

A prima vista potrebbe sembrare uno di quei classici giochi incentrati su un'interpretazione sballata della fisica, che vanno tanto di moda da alcuni anni a questa parte soprattutto fra i più giovani, ma i paragoni con Totally Reliable Delivery Service, Human Fall Flat e affini si fermano soprattutto all'aspetto faceto e al caos che può generare dal gameplay, visto che qui la situazione è un po' diversa.

Very Very Valet ha un cast di personaggi alquanto folle
Very Very Valet ha un cast di personaggi alquanto folle

Prima di tutto, il modello di guida non è ovviamente realistico ma è lungi dall'essere "rotto": anzi, si tratta di un gioco puramente arcade, ma le auto rispondono bene e in maniera piuttosto immediata, sebbene variabile in base anche alla natura del veicolo con cui abbiamo a che fare. Il sistema di controllo strutturato in maniera contestuale rispetto alla visuale del giocatore sembra inoltre semplificare l'azione, dunque la sfida non è falsata da una complicazione artificiosa di cose semplici, ma deriva proprio dal caos fornito dalle diverse variabili in campo e in parte anche dalla mancata organizzazione del giocatore stesso. L'abilità alla guida e la capacità di organizzare gli spazi ha dunque un ruolo importante nel gameplay, anche se le assurdità del level design finiscono per farla da padrone nella maggior parte dei casi, complicando il tutto tra grasse risate.

Livelli assurdi

Very Very Valet presenta anche livelli extra con compiti diversi da svolgere, sempre basati sulla guida
Very Very Valet presenta anche livelli extra con compiti diversi da svolgere, sempre basati sulla guida

Come dipendenti della premiata ditta Very Very Valet, siamo chiamati a svolgere la nostra mansione in diverse situazioni che costituiscono i livelli del gioco: in base alla quantità di auto riportate ai clienti, il nostro punteggio può variare da zero a tre stelle, con il quantitativo complessivo di queste che determina lo sblocco dei mondi successivi.

La cosa particolarmente esilarante è che i clienti non trovano praticamente nulla da ridire anche nel caso in cui venga riportato loro un rottame al posto dell'auto, ma è tassativo non perdere troppo tempo nel prendere e riconsegnare i veicoli, perché altrimenti i clienti si arrabbiano e le auto, letteralmente, volano via (con tanto di stupore da parte dello stesso responsabile del servizio parcheggi). Facendo "scappare via" troppi clienti, il nostro punteggio si abbassa sensibilmente, precludendo la progressione ai livelli successivi, dunque la sfida si gioca soprattutto sul tempismo, che viene influenzato da una grande quantità di variabili: la disposizione delle strade, la necessità di attraversare ostacoli (sia a piedi per raggiungere i clienti, sia in auto per parcheggiarle e riconsegnarle) con tanto di attivazione meccanica di passaggi a tempo, la presenza di traffico esterno e, soprattutto, il caos che possiamo generare nel disporre le macchine parcheggiate senza la giusta cura determinano i maggiori elementi di difficoltà nella struttura del gioco.

Il meccanismo trova alcune varianti nei livelli bonus, dove lo scopo può cambiare in maniera sensibile, pur basandosi comunque sulla guida spericolata e i limiti di tempo da seguire. È un gioco che ovviamente offre il massimo nel multiplayer cooperativo, chiaramente presente in forma offline per un massimo di quattro giocatori, ed è questo il modo in cui Very Very Valet dev'essere fruito, pena una drastica riduzione del divertimento. Potrebbe essere in effetti il limite principale del titolo, ma si tratta di una caratteristica identificativa dei party game in generale, dunque bisogna dare per scontato che un gioco del genere sia in buona parte da evitare se giocato in single player. Casomai, avremmo apprezzato la possibilità del multiplayer online invece di basarsi esclusivamente su quello in presenza, cosa che può rappresentare un notevole limite alla fruizione.

Alcuni livelli di Very Very Valet sono particolarmente intricati e folli
Alcuni livelli di Very Very Valet sono particolarmente intricati e folli

Dal punto di vista tecnico, Very Very Valet si presenta molto semplice, ma esteticamente pulito e apprezzabile, con un buon equilibrio in termini di gestione della fisica e modello di guida "fantasioso". Il level design alterna mappe molto ben congegnate ad altre fin troppo caotiche: è vero che questa caratteristica dovrebbe andare a vantaggio del divertimento ridanciano che emerge dall'enorme casino che si genera sullo schermo, ma in certi casi gli elementi aleatori sembrano fin troppi e possono sbilanciare il meccanismo di gioco.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
7.2
Lettori (3)
8.3
Il tuo voto

Very Very Valet ha il potenziale giusto per diventare un must tra i party game in multiplayer cooperativo offline, prendendo varie caratteristiche dal celebre Overcooked ma proponendo anche una meccanica di gioco sostanzialmente nuova e ben congegnata. Va preso per quello che è, ovvero un gioco da fruire esclusivamente insieme ad altri e in presenza, prestandosi anche al multiplayer in famiglia per utenti di ogni età, cosa che rappresenta sempre un buon plus. Tra un sistema di guida arcade ben impostato e la simpatia che riesce a scaturire con la sua caratterizzazione, emergono alcuni difetti nella ripetitività della struttura, che viene solo parzialmente mitigata dall'inserimento di alcune variabili nei livelli o dagli stage bonus, e in un level design che alterna ottime trovate a soluzioni un po' troppo aleatorie e forzatamente confusionarie, anche al di là di quanto sia lecito in un contesto folle come questo.

PRO

  • Idea ben sviluppata e divertente
  • Buon sistema di controllo con cui non c'è molto da battagliare
  • In multiplayer è una vera gioia, almeno sulle prime

CONTRO

  • La struttura può diventare ripetitiva dopo non molto
  • Ha poco senso in single player