La nostra recensione di World of Horror su PC arriva proprio a ridosso dell'uscita ufficiale del gioco di panstasz, prevista per domani 20 febbraio 2020. Se non avete ancora punti di riferimento sul gioco (male) vi invitiamo quantomeno a leggere il nostro provato di World of Horror su PC, risalente al mese scorso. La versione che abbiamo provato in anticipo è quella completa e definitiva del titolo, con due premesse importanti. La prima: attualmente sono presenti le sole lingue inglese e giapponese, ma gli sviluppatori hanno promesso altre traduzioni nei prossimi mesi (speriamo anche in italiano); la seconda: World of Horror su PC supporterà le mod per personalizzare ancora di più nemici, protagonisti e oggetti delle proprie partite, ma anche queste arriveranno in un secondo momento. Premesso ciò, la discesa nell'orrore ci ha convinto appieno.
Trama e modalità di gioco
Ora che abbiamo finalmente potuto provare World of Horror su PC nella sua versione completa, possiamo anche informarvi circa tutti i dettagli della trama, storia e modalità di gioco principale. Non preoccupatevi, non ci sarà alcuno spoiler nella nostra recensione: semplicemente vogliamo farvi capire quanti contenuti avrete tra le mani, una volta spesi i circa 13 euro che lo sviluppatore dovrebbe richiedere su Steam in Italia. Come ricorderete, la demo presentava un solo protagonista con una brevissima storia: era l'episodio Spine-Chilling Story of School Scissors. Bene: nella versione completa di World of Horror lo ritroverete come sorta di tutorial, contraddistinto dalla difficoltà "facile".
Effettivamente il menù di gioco principale non è dei più intelligenti e funzionali visti negli ultimi anni, ma comunque con appena quattro voci riduce al minimo il rischio di errore (il disordine, ad essere onesti, è un pericolo in cui World of Horror incorre fin troppo spesso con i suoi menù). Quella a cui dovreste puntare sin da subito è la seconda opzione, cioè Extracurricular Activity. Perché è proprio questa, l'avventura principale di World of Horror, con la sua bella protagonista impegnata in cinque diversi casi investigativi nei dintorni della città di mare maledetta.
La stanza principale dell'eroina funge da hub di gioco: lei assieme alla città intera cambieranno in base alle scelte effettuate nei singoli capitoli (che coincidono con gli altri cinque casi investigativi), fino al finale definitivo. Ogni capitolo focalizza l'attenzione su determinate situazioni e nemici, ma tutto è collegato con il contesto; ciascun episodio inoltre presenta almeno due finali, che influiscono con il proseguo dell'avventura principale. Tutto appare calcolato nei minimi dettagli, per quello che è un vero e proprio tributo alle opere di Lovecraft e Junji Ito, con aggiunte del tutto personali e originali dello sviluppatori, vero e proprio cultore della materia in questione.
Vale la pena notare come, una volta portata a termine l'intera storia, il giocatore possa comunque ripiegare su altre due modalità di gioco: Quick Play e un'ultima opzione completamente personalizzabile. Ora, nel "Gioco Rapido" vivrete situazioni generate in modo completamente casuale: obiettivi, nemici, protagonisti e oggetti di gioco/armi, tutti casuali. Ogni esperienza sarà dunque diversa dalla precedente; questa offerta torna anche nell'opzione nota come Costomize the Playthrough, dove sarete voi a stabilire le regole del gioco. Una sorta di editor folle (perché nella follia World of Horror sconfina spesso e volentieri), che chissà, in futuro potrebbe anche essere arricchito ulteriormente.
Il contesto: Lovecraft e Junji Ito
Non stupitevi di questo breve paragrafo dedicato al contesto di World of Horror: il videogioco in questione è una citazione costante, dettagliata, originale e realizzata con estremo amore delle opere di H. P. Lovecraft e Junji Itō.
Ora, è probabile che voi conosciate abbondantemente il primo dei due, Lovecraft, sdoganato ormai da una miriade di produzioni (anche videoludiche) dalla qualità molto spesso anche altalenante: è l'autore che ha dato vita agli Orrori Cosmici, agli esseri innominabili provenienti dallo spazio e da altre dimensioni, ai Grandi Antichi e a Cthulhu.
In modo intelligente, lo sviluppatore di World of Horror ha unito questo materiale a quello proveniente dai manga di Junji Ito, altra personalità i cui lavori dovreste al più presto recuperare: stiamo certamente banalizzando, ma potete farli rientrare in un generico japan horror a tinte disturbanti e stranianti, a partire da Tomie e da Uzumaki. Il videogioco che vi accingete ad acquistare è ambientato in una qualsiasi delle città descritte da Junji Ito: una cittadina di mare in cui il male cammina a piede libero, dove nulla è come sembra, e dove ogni armadietto della scuola o finestra o vicolo delle strade potrebbe nascondere un demone, un mostro, o qualcosa di ancora peggiore.
Tant'è che i protagonisti di World of Horror (e la città stessa) si modificano in base agli eventi circostanti, sprofondando lentamente verso la follia. D'altra parte il giocatore attento sfrutterà questi vantaggi e la sua conoscenza dell'occulto a suo vantaggio, eseguendo rituali perfetti contro i nemici di turno e persino migliorando le proprie statistiche con "oggetti dell'altro mondo". Se il folkore giapponese vi affascina, così come anche l'orrore nel suo senso più generale (anche visivo), World of Horror deve subito rientrare tra i vostri acquisti più urgenti.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema operativo: Windows 10 a 64 bit
- Processore: Amd Ryzen 5 1600 - 3.2 GHz
- Scheda video: EVGA GeForce GTX 1070 con 8 GB
- Memoria: 16 GB di RAM
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows 7
- Processore: Intel Core i3
- Memoria: 1 GB di RAM
- Scheda video: Intel HD Graphics 4400
- DirectX: Versione 11
- Memoria: 500 MB di spazio disponibile
Gameplay e comparto tecnico
Adesso che conoscete i contenuti di World of Horror e anche il suo contesto narrativo, chiaramente vorrete saperne di più anche sul suo gameplay: come si gioca, insomma, alla produzione di panstasz? La produzione è una citazione non solo ai lavori degli autori citati, ma anche al classici 1-bit dei primi computer Macintosh. Un'avventura da giocare quasi esclusivamente come un punta e clicca, ma con meccaniche ben più complesse e moderne.
E con una difficoltà, va detto, davvero da non sottovalutare: bisogna imparare ad esplorare per bene ogni anfratto degli ambienti, ad utilizzare l'oggetto giusto esattamente al momento giusto, pena il game over quasi immediato. La dicitura roguelite lo sviluppatore l'ha messa lì per un motivo.
Principalmente il giocatore deve risolvere casi investigativi più o meno complessi, esplorando tutti gli ambienti disponibili ma dovendo scegliere tra alcune opzioni, escludendo così altre possibilità; ciò aumenta la rigiocabilità del resto, ed è un bene perché bastano poche ore per completare il gioco, soprattutto sapendo cosa fare.
La natura GDR della produzione emerge con prepotenza durante i combattimenti, e quando ci si renderà conto che senza prestare attenzione alle statistiche del protagonista non è possibile proseguire troppo a lungo nel corso degli eventi. I menù a schermo, leggermente macchinosi, permettono di eseguire durante ogni combattimento a turni determinate opzioni. Da un lato i demoni che infestano il mondo di World of Horror, dall'altra un umano (almeno inizialmente), armato di mazza da baseball, pugni e tanta buona volontà (anche qui, almeno inizialmente). Ogni azione infligge dei danni, in alternativa ci si difende o si opta per la strategia pura: aumento di parametri specifici, magie difensive, rituali e altro ancora. Ciò che conta è stendere l'avversario prima che sia lui a stendere il malcapitato. Serviranno alcuni tentativi prima di poter padroneggiare adeguatamente il combat system di World of Horror.
Il comparto tecnico old school va citato per una splendida pixel art del periodo giurassico, tanto nostalgica quanto ben realizzata, e per un comparto sonoro chiptune azzeccato, curato e perfettamente calzante con ogni singola situazione. Già solo questi due aspetti, e anche le varie personalità di personalizzazione lasciate dallo sviluppatore al giocatore, consentirebbero a World of Horror di raggiungere la sufficienza; che poi supera abbondantemente, come vedrete.
Conclusioni
Se amate le atmosfere di Lovecraft e Junji Ito, World of Horror è un titolo che va acquistato. Se avete nostalgia delle prime avventure su PC Macintosh, quelle a base di esplorazione e frasi da leggere che riassumono lo svolgimento della vicenda, World of Horror è un titolo che va acquistato. Se amate la grafica 1-bit old school e la colonna sonora chiptune d'altri tempi, World of Horror è un titolo che va acquistato. Se vi piace l'investigativo che si mescola ad un sistema di combattimento sufficientemente strategico e ad una generale componente GDR, World of Horror è un titolo che va acquistato. Se il livello di difficoltà non vi spaventa, e amate addentrarvi nel japan horror e negli abissi della follia cosmica... va bene, avete capito. E se non siete ancora convinti, andate a recuperare qualche video. Perché sì, World of Horror è un titolo che va acquistato.
PRO
- Lovecraft e Junji Ito sarebbero fieri
- Un gameplay interessante e originale
- Grafica e sonoro squisitamente d'altri tempi
CONTRO
- Menù di gioco spesso caotici
- Si porta a termine in fretta
- Bivi narrativi ed esplorativi giusti, ma a volte limitanti