C'è uno spazio lasciato (semi) vuoto nel panorama videoludico italiano: dove in altri paesi gli e-sport stanno vivendo una florida primavera grazie a titoli come StarCraft II, League of Legends e DotA 2 ma non solo, basti pensare ai tanti tornei dedicati ai picchiaduro, in Italia le cose tardano scuotersi. E il distacco non è così marcato solo rispetto alla lontana Asia o agli Stati Uniti, ma anche a molti stati europei sempre più attivi e coinvolti. Un peccato considerando che quella che oggi è una realtà viva e vibrante, ricca di iniziative tali in numero da rendere complesso dare un quadro completo dell'offerta fruibile online, non è detto duri per sempre e il rischio che a un periodo così positivo ne segua uno meno esaltante, è sempre presente.
E' addirittura già successo in passato. Proprio per far breccia in quei paesi ancora restii ad abbracciare il panorama e-sportivo, oltre che per consolidare la propria presenza in quelli di riferimento, è importante che non solo singole iniziative si attivino per organizzare tornei e manifestazioni, ma che siano sviluppatori e publisher stessi a sfruttare parte degli introiti guadagnati grazie alla popolarità dei loro prodotti per reinvestirli in eventi simili. In fondo si tratta sempre di marketing. Dopo l'ottimo lavoro svolto da Valve con gli International di un paio di settimana fa, il weekend alla porte è la volta di Blizzard che ha in serbo per gli appassionati di strategia europei le finali continentali del suo popolarissimo RTS.
Finale europea
A differenza di tutti i tantissimi, spesso ricchi tornei organizzati in giro per il mondo e dedicati a StarCraft II - basti pensare ai popolarissimi GSL e GSTL coreani - le World Championship Series hanno la particolarità di essere frutto dell'iniziativa diretta di Blizzard e di avere una portata decisamente fuori dal comune. In svariati paesi di cinque continenti - Europa, Asia, Nord America, Sud America e Oceania - sono stati organizzati tornei locali che si sono evoluti nelle finali nazionali, i cui vincitori sono confluiti nelle singole prove continentali.
A concludere questa progressione piramidale ci saranno le finali mondiali del prossimo 17 e 18 novembre, a Shangai, che riuniranno sotto lo stesso tetto i migliori atleti di ciascuna regione. Per decidere quali giocatori europei riusciranno a staccare un biglietto per la Cina, il weekend alle porte, 15 e 16 settembre, l'Ericcson Globe di Stoccolma accoglierà trentadue rappresentanti di sedici nazioni - Italia, Spagna, Germania, Russia, Polonia, Ucraina, Belgio, Francia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Gran Bretagna, Finlandia, Portogallo, Olanda e Romania - mettendo in palio la bellezza di 60'000 dollari e aprendo a migliaia di appassionati le porte di uno degli eventi live più interessanti dell'anno. Perché in Svezia e non, per citare il mercato europeo più grande e di prospettiva, in Germania? Un po' perché la Scandinavia è una regione da sempre molto attenta agli e-sport, basti pensare alla scena di Counter Strike, e un po' perché qui ha sede Dreamhack, manifestazione che più volte all'anno si riconferma il punto di riferimento per il Vecchio Continente quando si tratta di organizzare tornei di grande richiamo, come in questo caso farà sostenendo la logistica Blizzard.
Chi dovesse vivere nei pressi o muoversi in direzione di Stoccolma può comprare i biglietti online a questo indirizzo e trovare qui tutte le informazioni necessarie per arrivare all'Ericsson Globe sano e salvo. Per tutti gli altri c'è comunque modo di seguire l'evento comodamente da casa propria e in forma gratuita: la Dreamhack TV ospiterà tutti i contenuti in diretta e in differita, consultabili anche in un secondo momento. La pagina ufficiale dell'evento ci informa sulla lista degli ospiti invitati a condurre telecronache e commenti tecnici, con nomi celebri - agli appassionati, ovvio - come Dan "Artosis" Stemkoski, Nicolas "Tasteless" Plott e Shaun "Apollo" Clarck". Tutto il necessario, insomma, per mettere in scena uno spettacolo di livello pari se non superiore a quello delle già concluse finali americane e oceaniche.
Uno show per tutti?
Nonostante l'enorme complessità intrinseca nel genere e nella serie, StarCraft II è un gioco che si presta ad essere osservato anche dai giocatori occasionali o addirittura da chi completamente senza esperienza "sul campo". Avere solo due avversari rende l'azione più chiara e il lavoro dei commentatori è facilitato dal non dover inseguire o cercare di predire il prossimo punto caldo di una mappa, come negli sparatutto a squadre.
La passione degli spettatori e la (ri)esplosione del fenomeno in occidente, dove Brood War aveva esaurito la sua onda lunga molto prima che in Asia, ha favorito iniziative come i BarCraft, locali dove ritrovarsi, bere una birra e guardare in diretta qualche partita. Nel caso delle finali europee delle World Championship Series ci saranno ben 35 pub in tutta Europa che si cimenteranno nell'impresa, anche se purtroppo non esiste nulla di simile in Italia. Se qualcuno fosse interessato in vista delle finali di Shangai a organizzare e promuovere qualcosa l'iniziativa, ce lo faccia sapere.
E' lecito, comunque, che alcuni tra i lettori di questa pagina non sappiano da dove partire e siano intenzionati a godersi l'evento dei prossimi giorni. Tutte le coordinate indicate nel paragrafo precedente, soprattutto la pagina di video e streaming, restano valide. In più aggiungiamo naturalmente la recensione di Wings of Liberty e la guida, consultabile sul sito ufficiale. Chi volesse provare il gioco può scaricare la Starter Edition dalla pagina preposta allo scopo e semplicemente registrandosi a Battle.net.
Heart of the Swarm, in beta da pochi giorni, non sarà adottato nel corso della competizione e, nonostante siamo certi fioccheranno i tornei minori basati sulla versione preliminare, magari già dalle prossime settimane, bisognerà aspettare ancora prima di capire quanto rapido sarà l'avvicendamento tra il primo e il secondo episodio della trilogia. In compenso lo stiamo giocando e ci giocheremo da Stoccolma, quindi aspettatevi di essere aggiornati con alcune prime impressioni dalla beta. Chi tifare, dunque? I nomi noti sono tantissimi ma a parte i vari Stephano, DeMuslim, White-Ra, ThorZain e via dicendo, non possiamo che segnalare Diego "Jeal" Sapienza, campione italiano appartenente al team InFerno eSport, e Maurizio "StarEagle" Carioti, di Redbyte Italia che all'ultima competizione nazionale è giunto secondo. Dall'Ericsson Globe avremo modo di tifare e di scambiare battute anche con loro, raccontandovi contemporaneamente tutte le novità e i momenti più importanti delle World Championship Series Europe.