Tutto attorno a San Francisco si estendono per decine di chilometri le città della così detta Silicon Valley, l'area dove gli Stati Uniti sono riusciti a far crescere e prosperare alcune delle società high tech di maggior successo nel campo dell'innovazione e della tecnologia.
Qui e all'estremo opposto della costa occidentale, nei pressi di Seattle, vengono programmati gli strumenti che oggi associamo alla modernità, quel mix di hardware e software che in pochi anni sono riusciti a cambiare radicalmente il nostro stile di vita. Imboccando l'uscita dell'autostrada in direzione Redwood Shores ci si trova nell'ennesima, ordinata ma anonima cittadina della zona: qui ha sede il gigante dei database Oracle ma qui è stato anche posto il quartier generale di Electronic Arts negli USA. Il fiore all'occhiello dello studio e di Maxis, che ha dato i natali alla serie, è da sempre The Sims, simulatore di vita che il prossimo autunno si rinnoverà con una quarto capitolo regolare - a cui negli anni si sono sommate decine di espansioni e spin off - e che in vista dell'uscita è stato mostrato ad una rappresentanza della stampa specializzata. La maggior parte delle informazioni emerse durante l'evento verranno rivelate nelle prossima settimane, alla scadenza di un embargo, ma già oggi possiamo parlarvi di uno degli strumenti che si sono più evoluti per questo nuovo episodio, quello di costruzione e condivisione della propria casa.
Abbiamo provato di nuovo The Sims 4: ecco le nostre impressioni sull'editor
Semplicità...
Per EA dare ai giocatori uno strumento per creare delle abitazioni belle da vedere e semplici da realizzare era un obiettivo primario.
La serie si rivolge infatti ad un'utenza quantomai trasversale, fatta di giocatori hardcore e casual gamer, uomini e donne, che in molti casi si dedicano quasi esclusivamente all'editor e spendono mesi e mesi di gioco per personalizzare nei minimi dettagli le loro case. Con questo ambizioso obiettivo in testa, la decisione presa dal team di sviluppo è stata quella di creare un tool potente ma scalabile: con pochi click di mouse sul terreno della nostra proprietà si possono disegnare villette dotate di tutte le stanze necessarie, spendendo pochi minuti per avere un tetto sotto cui stare; contemporaneamente chi volesse può tracciare a mano ogni singolo muro, sceglierne l'angolazione e perdersi per ore nella professione dell'architetto virtuale. Il gioco riconosce ora automaticamente le intersezioni tra i vari ambienti, facendoci cancellare le parti in eccesso in un batter d'occhio. Un piccolo disegno stilizzato della casa ci dà modo di passare dagli interni agli esterni in un attimo, mostrando la libreria di opzioni a nostra disposizione cambiare dinamicamente per farci sempre vedere le scelte adeguate. Un paio di combinazioni sulla tastiera rendono il nostro primo tentativo, una casetta mono piano piuttosto triste, una più dignitosa costruzione multilivello dotata di tetto spiovente e un elegante (?) colonnato che delimita il patio sul giardino antistante.
Dettagli fondamentali come le finestre possono ancora essere posizionate una per volta oppure tutte assieme, scegliendo tra pattern e alternanze prestabilite. In modo simile si dipinge, tappezza e piastrella in un istante, qualora si volesse fare in fretta, e senza impazzire tra menu e opzioni a decine. Ogni elemento architettonico è inoltre "responsivo" alle modifiche, evitando che si creino assurdità: ponendo una piccola scala all'ingresso della nostra abitazione abbiamo visto sparire automaticamente le colonne che intralciavano la strada mentre aumentando o diminuendo l'altezza delle pareti e delle fondamenta, un'altra novità molto richiesta e si suppone gradita agli appassionati, qualsiasi struttura ad esse collegata scala di conseguenza. Non è diventato più semplice realizzare qualcosa di eccezionale, operazione che ancora richiede grande maestria e che infatti a noi non è riuscita, ma ci sono tanti dettagli importanti che aiutano a velocizzare ogni intervento e a non fare disastri. Un esempio lampante di questa impostazione è che l'intero edificio può venir spostato dalla sua sede in un'altra, senza alcuna complicazione extra.
…e condivisione
Dato che non si vive di sole geometrie, in The Sims 4 sono stati inseriti oggetti, dettagli e abbellimenti in quantità maggiore rispetto alle iterazioni precedenti. Nonostante ancora non si possano disegnare pareti tondeggianti, le staccionate godono ad esempio di questo "avanzamento tecnologico" che quindi può quantomeno essere utilizzato negli esterni.
Decine di dettagli architettonici, come le decorazioni per i sottotetti e le finestre, rappresentano comunque solo una frazione di quanto disegnato e modellato per gli interni. Gli oggetti sono molti e finalmente ci sono strumenti come i filtri e un campo di ricerca per aiutare a facilitare la scelta. Inoltre gli sviluppatori ci daranno una serie di stanze precostruite a tema, divise per funzione e stile: questi ambienti possono essere utilizzati integralmente oppure come spunto, magari per poi aggiungerci qualcos'altro o togliere ciò che non ci piace. Dato che però uno dei pezzi forte della serie è anche la condivisione tra utenti dei propri contenuti, EA ha pensato un ambiente di scambio tutto nuovo chiamato Gallery. Qui andranno caricate le proprie creazioni, direttamente in game senza dover passare da client esterni o dal browser web, quindi scaricate quelle altrui. Ovviamente ci sarà dato modo di votare i download preferiti, osservare quelli suggeriti da EA stessa e poter dire la nostra. Dovrebbe insomma esserci sufficiente sostanza da non deludere chi ha fatto del Build Mode di The Sims la propria versione computerizzata del classico LEGO. Si tratta comunque di migliorie ad un elemento ludico già presente nei capitoli precedenti. Delle modifiche strutturali potremo parlarvi solo il prossimo 9 giugno: rimandiamo a quell'appuntamento una disamina approfondita di tutte le novità sviluppate per The Sims 4.
CERTEZZE
- Build Mode potenziato
- Intuitivo e profondo allo stesso tempo
- Condivisione dei contenuti semplificata
DUBBI
- Restano alcuni limiti creativi, come l'impossibilità di creare pareti curve
- Il salto in avanti tecnico non è marcatissimo