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Un mazzo tanto

Ogni carta un'avventura, ma varrà la pena estrarne un'altra ancora?

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   23/07/2014
Hand of Fate
Hand of Fate
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La vita è una partita con se stessi in cui non sai mai che carta il destino pescherà per te. Puoi curare il tuo mazzo quanto ti pare, ma ci sarà sempre qualcuno con il mazzo più grosso del tuo che ti farà sfigurare sulla spiaggia dell'esistenza, di fronte alle muse in topless (è un riferimento al mondo classico, non fraintendete). In fondo la vita non è solo un'ombra che cammina? Un essere o non essere bagnato dalla pioggia della pineta sugli irti colli? Vogliamo continuare a infilare impunemente citazioni a caso? Insomma, il mazzo conta, c'è poco da fare. Ce lo insegna anche Hand of Fate, titolo di Defiant Games finanziato tramite Kickstarter e disponibile nell'accesso anticipato di Steam che, specifichiamo per i due vecchi che se lo stanno domandando, non ha niente a che vedere con il secondo capitolo della serie di avventure grafiche Kyrandia di Westwood Games.

Secondo accurati test, Hand of Fate mescola giochi di ruolo e giochi di carte in un modo coinvolgente

Gioca le tue carte

La campagna di Hand of Fate, introdotta da una trama davvero esile, quanto ininfluente, è formata da una lunga serie di partite a carte. Un mazziere misterioso le dispone su un tavolo davanti al giocatore, formando dei percorsi da percorrere scoprendo una carta per volta.

Un mazzo tanto

Il giocatore ha due mazzi a sua disposizione: uno di eventi e uno di bottino. Il primo, insieme alle carte evento del mazziere, determina gli incontri che si possono avere durante la partita, mentre il secondo contiene le ricompense che si possono ottenere dalle vittorie e gli oggetti in vendita dai mercanti (generici, magici, guaritori e così via). Alcune carte evento hanno sopra un sigillo rosso: significa che sono legate a missioni ancora non concluse con successo. Per togliere il sigillo e ottenere la ricompensa bisogna riuscire a ottenere un risultato ottimale, spesso legato alla pesca di carte o ai combattimenti. Nel paragrafo successivo dedicheremo ai secondi lo spazio che meritano, intanto spendiamo qualche riga nello spiegare la prima. Le carte evento offrono sfide e situazioni differenti, che spesso richiedono una prova di fortuna per essere superate. Dopo una breve descrizione il mazziere può chiederci di pescare una carta da un mucchio di quattro accuratamente mischiato. A seconda dei casi il risultato può essere la pesca di una carta successo, di una fallimento, di una successo pieno o di una fallimento completo (a queste ultime due sono legate le ricompense e le penalità maggiori).

Un mazzo tanto

Le carte che si pescano variano a seconda della difficoltà dell'evento. Ad esempio calarsi in un crepaccio per raccogliere i resti di un guerriero morto è un'azione molto semplice e tre carte su quattro assicurano il successo, mentre schivare dei massi che ci vengono tirati addosso di sorpresa è più difficile, quindi tre carte su quattro saranno dei fallimenti, con una delle tre che comporterà un fallimento completo. La difficoltà degli eventi può variare a seconda dei progressi fatti nella campagna. Vedremo più avanti le implicazioni di questa meccanica sull'economia di gioco. Intanto torniamo a parlare della formazione dei mazzi specificando che ognuno di essi può essere modificato prima di ogni avventura per decidere quali carte portarsi dietro. In questo modo si evitano doppioni o si possono escludere eventi già conclusi con successo, inserendo i nuovi che sono stati guadagnati nel corso del gioco, completando i precedenti. Alcune carte, caratterizzanti la missione principale, saranno sempre scelte dal mazziere, che le inserirà nel mazzo prima di cominciare la distribuzione sul tavolo da gioco.

Impugnamo le armi

Ogni movimento sulle carte consuma una razione di cibo, uno dei tre valori fondamentali da tenere in considerazione e monitorare costantemente, curando allo stesso tempo le ferite subite in combattimento.

Un mazzo tanto

Purtroppo, una volta esaurite le riserve alimentari, che si rimpinguano tramite ricompense o facendo shopping, l'eroe sarà colto dalla fame e inizierà a perdere preziosi punti salute dopo ogni passo (esauriti i punti salute, la partita finisce inesorabilmente). Il terzo valore base, anche in ordine d'importanza, sono le monete d'oro, la cui funzione dovrebbe esservi abbastanza chiara e che non va specificato essere le ricompense predilette per ogni avventuriero che si rispetti. Spesso e volentieri le missioni richiederanno di combattere contro gruppi di nemici più o meno nutriti (il loro numero viene determinato dalla pesca delle carte). Siano essi banditi, o scheletri viventi, o uomini lucertola, bisognerà darsi da fare per riempirli di mazzate. Nei combattimenti Hand of Fate cambia radicalmente prospettiva e chiede al giocatore di affrontare gli avversari direttamente, dentro arene diverse a seconda della carta cui sono legate. Così può capitare di combattere dei pirati sulla loro nave, oppure di affrontare dei goblin in una zona boschiva piena di trappole, o ancora di subire un'imboscata da dei banditi vicino a un guado e così via.

Un mazzo tanto

In combattimento l'eroe userà automaticamente le carte equipaggiamento selezionate in precedenza (ovviamente prima deve trovarle), che comprendono armi e corazze, così come benedizioni e maledizioni che danno sia bonus sia malus. Ci sono anche carte speciali attivabili, che ad esempio regalano degli attacchi velenosi, oppure riempiono l'area di letali coltelli. Lo stesso equipaggiamento base può avere dei poteri collegati, così, ad esempio, si può trovare una mazza che diventa più potente al diminuire dei punti salute, oppure un elmo che aumenta la velocità di movimento. L'importante, alla fine della fiera, è riuscire a ripulire le varie arene dai nemici, dotati ognuno di caratteristiche proprie. Almeno all'inizio non è difficile vincere gli scontri, anche se l'approccio da "button masher" furibondo non paga mai, ma nelle missioni avanzate, e soprattutto contro i boss, bisogna sviluppare tecniche più raffinate ed evitare di farsi prendere dalla foga per avere la meglio. Si deve, per dirne una, imparare a sfruttare bene gli scudi, che non solo offrono una maggiore difesa dai colpi dei nemici, ma permettono anche di eseguire contrattacchi mirati e di riflette i proiettili, magici o fisici che siano. Quando si diventa particolarmente abili, si possono infilare serie di colpi contro nemici differenti che sono piacevoli da osservare, nonostante qualche compenetrazione poligonale di troppo.

Il mazzo vince

Nonostante la trama davvero esile e nonostante alcuni difetti di gioventù, non esitiamo ad affermare che Hand of Fate è uno di quei titoli che vale la pena giocare anche in versione Accesso Anticipato.

Un mazzo tanto

Manca ancora qualcosa rispetto alla versione finale, come ad esempio il combattimento contro l'ultimo boss e parecchie rifiniture, ma in generale non possiamo negare di essere stati coinvolti in modo irreversibile dalle sue dinamiche, nonostante a volte il doversi affidare troppo alla fortuna possa fare imbufalire. È capitato infatti che partite dallo svolgimento impeccabile siano state rovinate da un tiro di carte sfortunato, seguito da effetti fin troppo penalizzanti. Certo, è anche vero che è possibile modulare il mazzo in modo da renderlo più o meno abbordabile a seconda della nostra progressione (il personaggio non cresce di livello, ma sconfiggendo boss ottiene carte speciali che gli forniscono un equipaggiamento di partenza migliore), così come è vero che a volte si prova un piacere quasi sadico a trovarsi di fronte a una difficoltà inattesa. Il risultato finale è che si cade facilmente vittima della sindrome da ultima partita, anche solo per vedere se si riesce ad andare avanti di una carta in più rispetto alla partita precedente, oppure per sapere cosa ci riserva il fato. Riuscire in un tiro fortunato lì dove si era miseramente fallito, ha il suo perché. Insomma, acquistando la nuova fatica di Defiant vi porterete a casa un titolo che sfrutta l'idea delle carte in modo abbastanza originale e che è in grado di tenere incollati davanti allo schermo per ore e ore. Non male, davvero.

Conclusioni

Versione testata PC Windows Beta 11479
Digital Delivery Steam
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it

Lettori (12)

8.5

Il tuo voto

PRO

  • Buona varietà di situazioni
  • Il sistema di gioco tende a mantenere a lungo vivo l'interesse
  • Le meccaniche basate sul caso hanno sempre il loro fascino

CONTRO

  • A volte la sorte sopravanza di troppo l'abilità
  • Sicuramente da rifinire