Assetto Corsa Competizione rappresenta una sfida davvero impegnativa per Kunos Simulazioni. Dopo il grande, ed inaspettato successo (oltre ogni previsione poi, si parla di due milioni e mezzo di copie!) di Assetto Corsa, era facile pensare che il team romano si cullasse sugli allori e sfornasse velocemente un Assetto Corsa 2 per sfruttare il momento e invece con abile colpo di teatro ha sorpreso tutti mettendo in pista un titolo dedicato ad una sola serie, la Blancpain GT 2019, al posto del format "generalista" del titolo originale. Il boss di Kunos Simulazioni, Marco Massarutto, è stato molto sincero nello spiegare il perché di questa scelta. Realizzare un secondo capitolo sarebbe stato un semplice "more of the same", troppo ravvicinato rispetto al primo Assetto Corsa per proporre qualcosa di davvero nuovo e innovativo come da pedigree del team, senza dimenticare poi che col supporto prolungatosi per molti mesi dopo l'uscita i due giochi si sarebbero di fatto sovrapposti finendo per scontentare tutti, vecchi e nuovi fan. Competizione è quindi un prodotto tutto nuovo ma complementare ad Assetto Corsa. Kunos ha così riempito tutti gli spazi che volevano occupare.
Parola d'ordine: specializzazione
E per rendere questa differenziazione più netta c'è stato anche il cambio di motore grafico, da uno proprietario all'Unreal Engine (al momento della prova i ragazzi stavano testando la versione 4.22), all'interno del quale è stato innestato il loro motore fisico, vero fiore all'occhiello della produzione. Una bella fatica ci è stato detto, ma i risultati sono eccezionali, per un rigore simulativo che meglio della scorsa edizione ben si sposa col piacere di pilotare bolidi da centinaia di cavalli, al netto degli aiuti e della scalabilità del modello di guida. Col volante o col pad, niente figli e figliastri questa volta. Ma cosa ha comportato il passaggio da oltre centosettanta vetture a soli dieci costruttori? La risposta è una e solo una: specializzazione. Meno macchine vuol dire minor approssimazione, a tutto vantaggio dei parametri simulativi messi in campo. C'è da dire anche che i piloti poi sono stati davvero collaborativi utilizzando loro stessi il "vecchio" Assetto Corsa e l'Early Access di Competizione per allenarsi. Ci è stato detto che, oltre al legittimo orgoglio di vedersi all'interno del gioco, alcuni si sono dimostrati davvero zelanti nel fornire informazioni utili per la massima fedeltà simulativa.
Uno di loro dopo aver testato il gioco ha voluto che i tecnici di Kunos Simulazioni registrassero un particolare suono all'interno dell'abitacolo, che evidentemente solo chi guida poteva ascoltare. Ma questa è solo la punta dell'iceberg del salto in avanti fatto da Assetto Corsa Competizione. Pirelli, fornitore ufficiale degli pneumatici per tutte le vetture ha fornito una mole impressionante di dati, dati reali, col risultato che il comportamento della gomma sul tracciato è molto più complesso rispetto ad Assetto Corsa. Basta dire che la temperatura incide realmente sulla tenuta del pneumatico e non è raro forare su un cordolo quando ancora non si è sono raggiunti i giusti gradi. Il tutto poi che va a incidere sul pressione dello stesso, con ovvie ricadute sul grip. Alla stessa maniera quando si corre sotto la pioggia si avrà un feeling di guida diverso da Assetto Corsa. La guida sul bagnato, da sempre croce e delizia di tutti i piloti, sim racer e semplici appassionati, è decisamente più godibile. Attenzione, questo non vuol dire che Assetto Corsa Competizione sia improvvisamente diventato permissivo. Tutt'altro. Il nostro test ha dimostrato quello che ci era stato detto in sede di presentazione: i dati digeriti dal motore fisico sono di più certo, ma questo non significa un modello di guida più complesso da padroneggiare. Tutte queste informazioni "parlano" in modo più accurato al giocatore, in maniera più intuitiva, col risultato che la curva di apprendimento si fa meno ostica, ripida lo stesso per i neofiti, ma caratterizzata da un percorso meno spigoloso. Insomma si sente prima e meglio l'arrivo del limite.
Intendiamoci, chi si affaccia ad Assetto Corsa Competizione per la prima volta scegliendo un settaggio medio e lasciando inalterata l'elettronica di base farà fatica a fare una semplice staccata, ma anche partire senza far girare le vettura per la troppo potenza. Il nostro provato si è svolto sia con un postazione volante e pedaliera da mille e una notte, anzi da svariate migliaia di euro, un Fanatec DD1, motore più volantino strapieno di manettini e paddle posteriori più un monitor Samsung curvo 4K ultra wide 49 pollici. Sensazioni brucianti, con un force feedback che strappava letteralmente le mani, ma che giro dopo giro abbiamo saputo domare imparando a pennellare le curve nel modo migliore. Sotto la pioggia, con la pista bagnata si capisce subito che è possibile spingere, non c'è insomma quella divisione netta tra grip si e grip no di tanti giochi, anche quelli con velleità simulative. Le gomme da bagnato scaricano a dovere l'acqua, le distanze di frenata si allungano certo, ma non così tanto, e grazie anche al meteo dinamico, bisogna capire quando e se rientrare per cambiare pneumatici, visto che pneumatici rain e asciutto non vanno proprio d'accordo. Pensate ad una gara endurance, anche di dodici ore vere quante varianti ci sono in gioco. Per fortuna c'è la possibilità di "salvare" la gara, o di cedere il volante ad un nostro amico per portarla avanti.
Pad o volante?
Ma la cosa che più ci ha sorpreso è quando abbiamo preso in mano il pad.
La versione console di Assetto Corsa era un semplice porting della versione PC, con minimi aggiustamenti (interfaccia esclusa). Il pad era utilizzabile certo, ma non ottimizzato a dovere, e di fatti da subito si è iniziato a dire che Assetto Corsa andasse giocato solo ed esclusivamente con volante e pedaliera per goderne appieno.
In Competizione questa disparità di trattamento è stata presa in carico e a conti fatti l'esperienza di gioco col pad è decisamente migliorata, lo stick è preciso e reattivo alla luce soprattutto della fisica sempre più raffinata che anche qui viene trasmessa al giocatore in modo preciso e fedele. Davvero non male. I duri e puri del volante non temano che Kunos Simulazioni abbia intrapreso una strada diverso rispetto al passato. Hanno semplicemente preso atto che solo una piccola frazione degli utenti ha un set up da vero sim racer e che visto quello che gira sotto il cofano sarebbe un peccato che tutti coloro che magari giocano sul divano a tre metri dallo schermo non possano goderne appieno. A conferma di ciò non è stata confermata, ad oggi, una versione console.
Tecnicamente il passo in avanti rispetto ad Assetto Corsa si nota, ma non è così evidente come qualcuno potrebbe pensare. Unreal Engine ha portato in dote un dettaglio maggiore, soprattutto sul bordo pista e sugli elementi in secondo piano, e una maggior velocità di sviluppo che si è concretizzerà con l'uscita dell'Early Access a fine maggio.
I modelli erano molto belli prima e sono molto belli ora, c'è poco da dire in tal senso, Kunos Simulazioni ha fatto davvero un bel lavoro.
Dove si sono superati è nelle condizioni atmosferiche. Correre sotto la pioggia, quando sta per fare buio è uno spettacolo vero, terribile certo, ma dannatamente elettrizzante. Peggio ancora di notte e con la pioggia battente. Assetto Corsa Competizione ha raggiunto quindi lato prettamente visivo anche i team più blasonati e ciò non non può non farci piacere. Concludiamo parlando di multiplayer: essendo un titolo iper simulativo, dove vengono applicate alla lettera i regolamenti ufficiali è d'obbligo un matchmaking all'altezza, per evitare che le gare vengano rovinate da personaggi che non vogliono correre con tutti i crismi del caso. Kunos Simulazioni ha implementato un sistema di valutazione con diversi parametri come ritmo e pulizia di guida, risultati e correttezza, il tutto per fare in modo che non ci siano incontri spiacevoli in rete. Anche perché il settore e-sports sarà fondamentale per il gioco, con replay estesi e tutti gli strumenti del caso per streaming e regia.
Assetto Corsa Competizione ha scelto la strada più difficile per evolversi e sembra proprio che quella imboccata sia giusta. La scelta di concentrarsi su una sola serie ha portato enormi benefici con palpabili miglioramenti sul modello di guida grazie all'estrema specializzazione sulle (relativamente) poche vetture e alla collaborazione attiva di squadre e piloti al progetto. Un bel rischio per Kunos Simulazioni l'abbandono del "format generalista" di Assetto Corsa a tutto vantaggio del cuore simulativo del gioco.
CERTEZZE
- Simulazione ancor più evoluta e raffinata
- Più intuitivo rispetto a Assetto Corsa
- Pad ottimizzato a dovere
DUBBI
- Solo una serie. Scontenterà i maniaci del collezionismo di vetture?