Quando pensiamo al processo creativo che dovrebbe portare a creare il seguito perfetto, a meno di avere i mezzi economici e creativi di Naughty Dog, uno degli esempi più fulgidi che ci viene in mente è quello di XCOM 2. Firaxis Games, infatti, non ha semplicemente arricchito la formula originale, ma ha destrutturato il suo capolavoro e l'ha ricomposto in una forma esternamente molto diversa, ma estremamente fedele nell'anima.
Il paragone con XCOM 2 sembra molto calzante quando pensiamo a Darkest Dungeon 2. Red Hook Studios, infatti, conferma di essere un team davvero talentuoso, sufficientemente sicuro di sé e ambizioso da non accontentarsi di riproporre un more of the same del suo blockbuster e nemmeno limitarsi, tanto per continuare con gli inglesismi, ad un bigger, better and more badass di Cliffyana memoria.
Red Hook ha preso la sua opera primaria, ha ascoltato le impressioni della sua comunità ed è partita con un'opera di martello e scalpello per creare un'esperienza che sia originale, ma anche profondamente fedele al materiale originale.
Scopriamo come nel nostro provato della versione early access di Darkest Dungeon 2, disponibile in esclusiva su Epic Games Store.
Early Access
Prima di cominciare, facciamo un po' di ordine. Darkest Dungeon 2 è disponibile da qualche giorno in accesso anticipato su Epic Games Store, dove può essere liberamente acquistato per 24 euro circa. Se tutto andrà come previsto, resterà in questo stato per circa un anno, dopo di che il gioco dovrebbe arrivare nella sua versione definitiva anche su altri store PC (Steam, GOG, etc...) e forse anche su console, così come è stato per il primo capitolo.
A quel punto il team deciderà anche il prezzo finale di Darkest Dungeon 2, ma non aspettatevi grandi sconti: il primo capitolo ha recentemente superato i 5 milioni di copie vendute e continua ad essere molto venduto e richiesto nonostante il prezzo "elevato". Non male per essere l'opera prima di uno studio indipendente.
Tutto cambia affinché nulla cambi
Come dicevamo, l'ossatura di Darkest Dungeon 2 è rimasta pressoché immutata: stiamo parlando di un gioco di ruolo a turni nel quale bisogna cercare di far sopravvivere un gruppo di 4 guerrieri alle disavventura che il fato gli vomiterà contro. Esattamente come il primo capitolo, infatti, il gioco di Red Hook non è una cavalcata verso la gloria o l'onnipotenza (sì, Skyrim, stiamo guardando te!), quando un faticoso e sanguinoso incedere verso la fine di un viaggio infestato da mostri, predoni e tutta una serie di amenità di questo tipo.
Per colpa di scorte limitate, abilità insufficienti e schiere di nemici pronte a farci la pelle, ogni partita di Darkest Dungeon 2 è una lotta per la sopravvivenza, per uscire nel miglior modo possibile da situazioni difficili, come avvisa il gioco ad inizio di ogni sessione.
Questo perché non solo bisognerà far sopravvivere i propri eroi, ma anche fare in modo che questi non impazziscano lungo il viaggio. Essere circondati dall'oscurità, con legioni di esseri feroci e corrotti pronti a farci la pelle non è una cosa semplice da metabolizzare, soprattutto se le uniche persone sulle quali si può fare affidamento sono una cacciatrice di tombe, un lebbroso, un giullare o uno degli altri 6 "eroi" che compongono il cast di Darkest Dungeon 2.
Anche per questo motivo la salute mentale dei guerrieri sarà quasi più difficile da mantenere rispetto alla salute fisica. Crollare psicologicamente non solo avrà ripercussioni fisiche, ma rovinerà i rapporti con gli altri compagni di squadra, rendendo le battaglie ancora più penose e difficoltose. Red Hook Studio ha reso molto centrale l'aspetto mentale dei guerrieri che, in questo seguito, saranno molto più influenzati dalle crisi di nervi, ma anche più propensi a stringere rapporti positivi coi compagni di viaggio più affini. Basta però poco e tutto si incrinerà, portando la squadra in una spirale sempre più profonda che costringerà inevitabilmente a confrontarsi con il labirinto più oscuro (2) che fa da titolo al gioco.
In carrozza!
La storia di Darkest Dungeon 2 riparte esattamente laddove avevamo lasciato il capostipite, peccato che presto scopriremo che i nostri sforzi sono stati vani e non solo non abbiamo debellato il male che dimorava nelle profondità del dungeon del primo gioco, ma adesso questo si è diffuso in tutto il mondo, influenzando anche la rotazione dell'asse terrestre.
Un manipolo di eroi parte alla ricerca di una soluzione: come già accennato il viaggio sarà ricco di insidie, ma perlomeno sarà più comodo che in passato. Al posto che a piedi, i quattro eroi proveranno a raggiungere la sommità della montagna a bordo di una carrozza potenziabile che servirà per recuperare un po' di energie, cambiare l'equipaggiamento, oltre che spostarsi lungo i livelli di gioco. Al posto di labirinti bidimensionali, in Darkest Dungeon 2 bisognerà guidare l'ingombrante diligenza lungo percorsi prestabiliti lungo i quali sono disseminati nemici o bonus di varia natura. Al termine di ogni tappa c'è un "evento" principale (potrebbe essere un combattimento, la possibilità di scoprire il passato di un personaggio o aiutare i sopravvissuti) superato il quale ci potrebbe essere la possibilità di scegliere il percorso da intraprendere, così da dare al giocatore un minimo controllo sugli eventi.
Anche i passaggi fondamentali dell'esplorazione possono essere talvolta evitati, ma questo avverrà a discapito delle scarsissime risorse. Evitare uno scontro o rischiare di restare al buio lungo il tragitto? Ogni scelta ha delle conseguenze in Darkest Dungeon 2 e spesso queste sono drammatiche.
Eroi
Per il momento il gruppo di eroi a disposizione è il medesimo del primo capitolo. Le differenze principali riguardano l'evoluzione delle loro abilità e soprattutto il loro reclutamento. Partendo dalla fine, in Darkest Dungeon 2 gli eroi sono unici, hanno un passato ben definito (che potrete scoprire durante l'avventura in determinati luoghi) e quindi non sono sostituibili. L'altra conseguenza è che non si potranno più fare gruppi composti dagli stessi guerrieri, ma ci si dovrà concentrare solo su 4 di loro alla volta. Non sarà, quindi, più necessario reclutarli, ma si potranno sbloccare facendo salire il livello del proprio account, fallimento dopo fallimento.
Per farli crescere e diventare più forti si potrà far crescere il livello delle loro mosse o l'affinità coi compagni di squadra. Niente livelli di armi e armature cose del genere: il sistema di combattimento è stato asciugato da alcune superfetazioni viste come superflue. Per esempio non c'è più il parametro di mira, ma la possibilità di colpire un nemico è determinata da eventuali buff applicati in battaglia. Da questo punto di vista la leggibilità degli status è molto più chiara e di fianco ad ogni guerriero sarà possibile vedere cosa gli sta potenziando o cosa gli sta consumando la vita.
Non sempre, però, la leggibilità delle mosse e della partita è ottimale. Spesso si viene colpiti da malus inaspettati o non si capiscono bene gli effetti di una determinata mossa. Ma Red hook avrà tempo di lavorare anche su questo.
I colpi ricevuto sembrano meno mortali che in passato, non punendo in questo modo eccessivamente il giocatore, ma resta ancora l'impressione che spesso la sfortuna possa rovinare anche le strategie migliori e che talvolta si sia impotenti di fronte al fato e non si abbiano le contromisure per limitare tutto quello che succede sul campo di battaglia. Una cosa che, da un lato, fa parte del fascino di Darkest Dungeon 2, dall'altra crea frustrazione il non poter in nessun modo intervenire mentre il gruppo scivola lentamente in una spirale di morte. Spirale che non è possibile nemmeno accelerare e che lascia imbambolati, impotenti (e un po' nervosi) a fissare lo schermo in attesa dell'inevitabile destino.
Una volta che tutti i guerrieri moriranno bisognerà ricominciare tutto da capo, facendo sembrare Darkest Dungeon 2 un roguelike. Dopo ogni partita, però, il livello del giocatore salirà sbloccando nuove classi dei personaggi, bonus e abilità.
3D
Un altro aspetto sul quale Red Hook ha lavorato molto bene è sotto il profilo tecnico. Darkest Dungeon 2, infatti, mantiene lo stile visivo molto particolare e il tratto marcato del primo capitolo, ma lo converte in un una piacevole grafica 3D ricca di dettagli. Durante i combattimenti sarà più difficile notare le differenze, dato che la visuale è la medesima e gli scontri sono ancora piuttosto statici e a turni. Un occhio attento, però, noterà tante nuove animazioni che impreziosiscono ogni mossa, come una lama raschiata a terra dopo un colpo inferto e tanti dettagli di questo tipo.
Il nuovo engine risplende in tutto il suo fulgore durante le fasi di esplorazione a bordo della carrozza. Decisamente belle da vedere, grazie ai toni cupi e il design graffiante di tutta l'opera, anche se dopo un po' diventano monotone, per via di paesaggi tutti uguali e della poca interattività dei viaggi. L'unica cosa che si può fare, infatti, è "investire" i rottami lungo la strada, nella speranza che celino qualche tipo di bonus. Il rovescio della medaglia è che questa azione potrebbe generare stress nei già provati combattenti.
Buono anche il comparto sonoro, con la voce narrante di Wayne June che torna a "commentare" le fasi salienti di ogni partita. Nota di merito per l'adattamento dei testi in italiano che, nonostante alcuni buchi, è già presente in questa edizione in early access.
Darkest Dungeon 2 è finalmente arrivato e tutti i fan della serie di Red Hook hanno l'opportunità di immergersi in questo nuovo incubo. La struttura del gioco è apparentemente mutata molto, ma il cuore dell'esperienza, dagli implacabili combattimenti alle classi dei combattenti, è rimasto praticamente immutato. Sono cambiati alcuni elementi di gestione del gruppo e di evoluzione della partita, alcune mosse e il modo di gestire gli status durante gli scontri, ma nel prossimo anno lo studio sarà impegnato non solo ad espandere i contenuti, ma anche a trovare un perfetto bilanciamento dell'esperienza, anche grazie alle indicazioni che arriveranno dai loro fan. L'unico motivo per cui non dovreste considerarlo è che volete preservarvi la sorpresa per la versione finale. Se non è così fatevi un favore: scendete nelle viscere di Darkest Dungeon 2.
CERTEZZE
- Stile unico
- Gameplay profondo e magnetico
- Lo sviluppo non è ancora concluso
DUBBI
- Può essere frustrante
- L'interfaccia non è sempre leggibile