Fra pochi giorni Goro Majima sarà il protagonista assoluto di Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii, ottenendo tale ruolo per la prima volta nella storia della serie SEGA. Immaginato in origine come un bizzarro avversario da contrapporre a Kazuma Kiryu, il Cane Pazzo di Shimano si è evoluto nel corso degli anni fino a diventare uno dei volti più popolari di Yakuza.
Gli appassionati hanno infatti imparato ad amare Majima e la sua follia attraverso le vicende narrate nei primi cinque capitoli della saga, ma è stato certamente il racconto del suo passato in Yakuza 0, quando il personaggio ha mostrato per la prima volta la sua "vita precedente" e tutti i suoi drammatici risvolti, a consolidare questa figura nel firmamento delle più grandi stelle di Ryu Ga Gotoku.
Yakuza 0 e le origini di Majima
Uno degli elementi caratteristici di Majima è sempre stato il suo rapporto con Taiga Saejima: i due hanno prestato giuramento insieme quando sono entrati nella Yakuza e questo legame li ha resi praticamente fratelli. Così, quando a Taiga viene ordinato di ammazzare il capo di un clan rivale della sua famiglia, Goro prova a supportarlo in ogni modo ed è lui che gli consegna la famosa borsa con le sei pistole.
È il 1985 e il ragazzo ha appena vent'anni, indossa abiti normali, porta i capelli corti, appare cauto e giudizioso a dispetto della giovane età. Le cose tuttavia non vanno come previsto e così Taiga e Goro finiscono in trappola: il primo viene rinchiuso in carcere, mentre al secondo tocca un destino ben peggiore: viene condotto in una prigione sotterranea della Yakuza e sottoposto a tortura, a cominciare dall'occhio sinistro.
Il suo spirito indomito gli vale la liberazione, ma solo dopo un anno di tormenti e a condizioni ben precise: la famiglia Shimano lo accoglierà nuovamente a fronte di un risarcimento pari a cento milioni di yen, che Majima dovrà guadagnare gestendo un cabaret club. L'iconica benda sull'occhio e i capelli lunghi raccolti in una coda, il personaggio si attiene al suo ruolo finché un giorno non gli si presenta la possibilità di saldare l'intero debito portando a termine un'unica, sporca missione: trovare ed eliminare il misterioso Makoto Makimura.
Il bersaglio è in realtà una donna cieca che è finita al centro di una disputa immobiliare e quando Goro scopre la verità decide di proteggerla piuttosto che ucciderla, scatenando per questo una vera e propria guerra che si conclude con l'immancabile sequenza di rivelazioni e colpi di scena: Makoto è salva e viene affidata al medico che sta cercando di restituirle la vista, mentre Majima torna a far parte del Clan Tojo, ma decide di vivere d'ora in avanti in maniera diversa, senza freni.
I due Yakuza Kiwami e il Cane Pazzo di Shimano
I capelli tagliati ancora una volta corti, la benda sull'occhio e una vistosa giacca aperta sul torace nudo, sempre pronto a qualsiasi sfida, Majima nei piani di Toshihiro Nagoshi doveva essere uno strambo avversario di Kazuma Kiryu ed è fondamentalmente questo il suo ruolo nel primo capitolo di Yakuza, al punto che nel remake Yakuza Kiwami viene introdotta una meccanica pensata per enfatizzare la sua ossessione per il Dragone di Dojima, "Majima Anywhere".
Il nuovo stile di vita di Goro gli è valso in breve tempo l'appellativo di "cane pazzo di Shimano" per il suo essere un combattente imprevedibile, letale in quanto non si separa mai dal suo lungo coltello, apparentemente privo di inibizioni eppure capace di riportare alla luce le proprie capacità imprenditoriali per applicarle a un settore ben distante da quello dei cabaret club, quando insieme a un manipolo di seguaci mette in piedi la Majima Construction. Ve lo ricordate il loro inno?
Da rivale a fedele alleato
Nelle sequenze iniziali di Yakuza 3, Kazuma chiede a Goro di assistere Daigo Dojima nel suo nuovo ruolo di presidente del Clan Tojo e, come da tradizione, il dialogo si svolge nell'ambito di un combattimento: i pugni esprimono concetti più profondi delle parole per questi due leggendari combattenti, che sono ormai diventati qualcosa di ben diverso da dei semplici rivali.
Majima si trasforma infatti nel jolly che non ti aspetti, l'aiuto imprevisto per l'adorato Kiryu-chan, che tira fuori dai guai in più di un'occasione, quando tutto sembra perduto. Nelle fasi finali del terzo capitolo della saga è infatti proprio il Cane Pazzo a irrompere a bordo di un camion per sbaragliare gli uomini che avevano circondato Kazuma e che sembravano troppi da affrontare persino per lui.
I capitoli dedicati a Saejima in Yakuza 4 sono cronologicamente i primi a rivelare il passato dei due fratelli di giuramento, con l'indimenticabile sequenza di Taiga che si reca all'appuntamento con il destino, armato letteralmente fino ai denti. Anche per loro vale la regola del confronto fisico e, durante la campagna, lo scontro diventa inevitabile, ma funge nuovamente da rito di passaggio.
Goro si conferma così una sorta di mentore per le persone che più gli stanno a cuore, spronandole a dare il meglio anche e soprattutto utilizzando le cattive maniere: un tema che nella serie SEGA viene esplorato in più occasioni; volendo anche in Yakuza 5, dove la figura del Cane Pazzo si muove per lo più sullo sfondo, ma risulta comunque capace di fare la differenza.
Personaggio di supporto o protagonista assoluto?
Se già nel quinto capitolo della serie il ruolo di Majima appare piuttosto limitato, in Yakuza 6: The Song of Life il personaggio compare in pochissime scene, principalmente intento a fare da guardia davanti alla stanza di ospedale in cui è ricoverata Haruka per consentire al suo amico Kazuma Kiryu di farle visita senza temere di essere disturbato.
Successivamente il minutaggio si alza, diciamo così, ma la funzione del Cane Pazzo di Shimano rimane quella della figura di supporto, capace a questo punto di esprimere tutto il proprio peso rispetto alle gerarchie del Clan Tojo e uno status che lo equipara ormai a una leggenda della Yakuza... giusto in tempo per lo sconvolgimento delle due organizzazioni malavitose più importanti del Giappone.
Ora, dopo alcuni anni passati fra le retrovie, Goro Majima si appresta a diventare il protagonista assoluto in Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii, un episodio che si è subito distinto per l'assoluta follia che porta sullo schermo e che ben si abbina al carattere di questo personaggio, costantemente sopra le righe e pronto alla consacrazione definitiva.
Dalla sua voce stridula mentre grida "Kiryu-chan!", spuntando dietro qualsiasi angolo di Kamurocho, alla pazzia priva di ogni limite che ha caratterizzato i suoi esordi, passando per il drammatico racconto del suo passato in quel di Sotenbori, Majima si è senz'altro guadagnato l'importante promozione all'alba dei sessant'anni: l'avventura piratesca sarà all'altezza del suo blasone?