Zombie Army 4: Dead War introduce diverse novità rispetto ai precedenti episodi della serie, fra cui una modalità Orda decisamente potenziata, frenetica ed entusiasmante, che dà ovviamente il meglio quando viene affrontata in cooperativa online insieme ad altri tre amici.
È possibile accedere a questa opzione dalla schermata principale del gioco, scegliendo se affrontare le ondate da soli o in gruppo, selezionando eventualmente una fra le quattro mappe disponibili, trovando una partita rapida con regole random, ospitando un match oppure sfogliando i server alla ricerca della combinazione che più ci aggrada.
Una nota senz'altro positiva: in questi giorni abbiamo sempre trovato molti utenti online, dunque basteranno davvero pochi secondi per lanciarsi nella mischia.
Struttura e regole
Sebbene il nome richiami la celebre modalità di Gears, l'Orda di Zombie Army 4: Dead War si pone in realtà come una via di mezzo fra quel tipo di interpretazione e gli Zombie Mode classici di Call of Duty, quelli in cui ci si trova all'interno di scenari di ristrette dimensioni che però a un certo punto vedono lo sblocco di nuove aree e esplorabili man mano che il grado di difficoltà aumenta.
Anche la gestione delle armi è simile, visto che si parte equipaggiati con la sola pistola e bisogna attendere l'arrivo di rifornimenti per poter arricchire il proprio equipaggiamento con una mitragliatrice o una doppietta e infine con un fucile da cecchino.
Lo stesso discorso vale, ovviamente, per gli esplosivi e gli eventuali medikit, fatta salva la possibilità di curare i compagni atterrati prima che incomba il game over e si debba aspettare l'ondata successiva perché possano rientrare in partita.
Per il resto, strutturalmente si tratta di un'Orda tradizionale, composta nominalmente da dodici ondate che però possono protrarsi all'infinito laddove lo si desideri, evitando semplicemente di raggiungere l'uscita quando questa si sblocca e continuando a eliminare gli zombie per stabilire nuovi record.
Tornare sulla stessa mappa in una partita personalizzata consente inoltre di decidere se cominciare il match dalla prima ondata, dalla quarta, dall'ottava o dalla dodicesima. Un'ulteriore variante è rappresentata dal livello difficoltà, selezionabile fra tre gradi: facile, normale o difficile.
Scenari e gameplay
Le quattro mappe disponibili per la modalità Orda sono tratte dagli scenari presenti nella campagna di Zombie Army 4: Dead War, con porzioni discretamente generose che consentono di muoversi e attuare diversi tipi di strategia insieme alla propria squadra.
Nell'Oscurità è probabilmente quella più semplice da affrontare, visto che è ambientata in un tunnel abbandonato e consente di colpire i nemici da una certa distanza, concentrando il fuoco verso i boss laddove necessario e lasciandoci qualche riparo in caso di pericolo.
Villa della Morte è invece una mappa più ariosa e aperta, con un edificio centrale da cui possiamo controllare la situazione mentre orde di non-morti si avvicinano minacciosi dai territori circostanti.
In Cattive Acque ci riporta a Venezia, con uno scenario che a un certo punto si espande in maniera considerevole grazie all'arrivo di un vaporetto che funge da ponte sul canale e ci permette di entrare in una struttura in cui, eventualmente, ripararci dal fuoco dei cecchini demoniaci.
A Oltranza ci catapulta invece fra le macerie di una città bombardata, a difendere la posizione mentre centinaia di morti viventi provano ad ammazzarci, finché finalmente il cancello alle nostre spalle non si aprirà consentendoci di fuggire.
Come accennato in apertura, la modalità Orda di Zombie Army 4: Dead War va affrontata rigorosamente in cooperativa: trovare una partita richiede pochi secondi, il matchmaking è rapido e sono rari i casi di latenza alta, le cui conseguenze in un contesto co-op risultano comunque gestibili.
La coordinazione e la collaborazione fra i giocatori sono fondamentali per il successo, ma bisogna anche conoscere i punti di comparsa delle casse con le munizioni, così da poterci tornare non appena necessario per una veloce ricarica.
Durante le ondate più affollate e impegnative, con vari boss che si uniscono alle frotte di zombie con l'intenzione di ucciderci, si nota ancora di più la qualità del gunplay di quest'ultimo episodio della serie Rebellion e l'ottimo lavoro fatto per quanto concerne la rilevazione delle collisioni: si spara fra spazi ristretti, da dietro un muro, da una feritoia, alle spalle di un compagno e il tiro va perfettamente a segno, senza svarioni.
Infine l'idea di mantenere le abilità speciali rovesciandone il funzionamento, ovverosia aumentando la velocità dei nostri movimenti anziché rallentare il tempo, si rivela perfetta e contribuisce efficacemente a tenere vivo l'interesse e il divertimento.