Una nuova ricerca portata avanti dalle università di Plymouth e Wolverhampton è arrivata alla conclusione che vi è un legame tra le casse premio e il gioco d'azzardo. Affermano infatti che le loot box "sono strutturalmente e psicologicamente simili al gioco d'azzardo".
La ricerca afferma: "La nostra analisi ha dimostrato che la relazione tra l'utilizzo regolare di casse premio e i problemi di gioco d'azzardo sono stati verificati in dozzine di studi. Questi dati provengono da varie nazioni e ora includono campioni preregistrati e rappresentativi a livello nazionale."
Il report spiega che le persone che acquistano loot box, inclusi molti bambini, lo fanno per paura di "perdere l'accesso" a oggetti o elementi estetici speciali. "Inoltre, i giocatori sono spesso spinti all'acquisto tramite una serie di tecniche psicologiche ben note, come ad esempio dando accesso a casse premio "gratis", ma richiedendo poi di pagare per aprirle." Si parla poi del fatto che vengono usate offerte speciali a tempo e viene reso meno chiaro il costo dell'acquisto, usando valute in-game invece che direttamente denaro reale.
Non è la prima volta durante la quale si parla dell'argomento. Le casse premio sono un argomento scottante da tempo e alcune nazioni, come il Belgio, hanno completamente proibito l'utilizzo, il che ha costretto diverse compagnie a annulla la pubblicazione di alcuni giochi o comunque modificarne la struttura.
Inoltre, le casse Premio sono state proibite ai minori in Germania, FIFA 21 potrebbe finire in fascia 18+.