Mateusz Tomaszkiewicz - il creative director di The Blood of Dawnwalker, nuovo GDR a tema vampiri di Rebel Wolves - è stato anche il director di The Witcher 3: Wild Hunt. I due giochi avranno quindi delle caratteristiche simili, ma anche varie differenze.
Ad esempio, secondo quanto svelato da Tomaszkiewicz stesso, in The Blood of Dawnwalker sarà possibile eliminare vari PNG (personaggi non giocanti), alcuni dei quali anche molto importanti per il gioco.
In The Witcher 3 non era possibile farlo, sia per scelta di game design, sia perché a livello narrativo non avrebbe avuto senso che Geralt uccidesse persone innocenti.
Le parole del creative director di The Blood of Dawnwalker
"È un sandbox, ovvero stiamo cercando di darti più opzioni e scelte possibili nel gioco", dice Tomaszkiewicz in una intervista con GamesRadar+. "Non si tratta però solo di possibilità di gameplay. Stiamo cercando di sfruttare i nostri punti di forza, perché i nostri progetti passati erano molto focalizzati sulla narrazione, su una buona storia, su personaggi interessanti e tanti elementi di 'lore' da trovare".
"Non si tratta di possibilità infinite, perché ovviamente abbiamo un personaggio predefinito - Coen - che ha una propria personalità e via dicendo, ma all'interno dei limiti della sua personalità stiamo cercando di darti la capacità di creare il tuo Coen".
Anche le missioni possono cambiare in modo significativo, "ad esempio, possiamo permetterti di uccidere tanti personaggi non giocanti, e molti di essi possono essere molto importanti." Aggiunge poi: "Alle volte questo può causare un diverso finale [della missione] o anche bloccare certe missioni. E ovviamente questo è integrato negli altri sistemi di gioco".
Sappiamo poi che The Blood of Dawnwalker punta alla qualità di The Witcher 3, ma le dimensioni saranno necessariamente diverse.