Digital Foundry ha pubblicato un nuovo video dove analizza i cambiamenti apportati alla versione PC di The Last of Us Parte 1 dopo la pubblicazione delle patch 1.05. Tirando le somme il risultato è positivo, con texture di qualità migliore e che impegnano meno VRAM, un miglior utilizzo della CPU, ma in compenso ora si verificano dei casi di stuttering assenti al lancio.
Ma andiamo per step. Stando ai risultati dei tech enthusiast le orrende texture del preset medio in giù con altre di qualità nettamente migliore. Non solo, ora impegnano in media circa 1,5 GB di VRAM in meno per qualsiasi preset, il che significa che i giocatori possono beneficiare di una grafica migliore mantenendo le performance stabili.
Inoltre è aumentato l'utilizzo della CPU del 10% in media, mentre quello della GPU è rimasto invariato. In generale le performance sono migliorate, ma secondo Digital Foundry c'è ancora del lavoro da fare. Nei loro test, una RTX 2070 Super a 1440p e preset alto non riesce a superare i 45-50 fps.
Ci sono anche buone notizie per la compilazione degli shader, che ora al primo avvio richiede "solo" 25 minuti di attesa contro i 40 necessari al lancio. Di contro, sono aumentati i casi di stuttering in-game. Sia chiaro niente che comprometta la giocabilità in maniera sostanziale, ma come viene fatto notare da Digital Foundry, alcuni stutter si verificano anche durante le cutscene, il che potrebbe risultare fastidioso.