Giana Sisters: Twisted Dreams di Black Forest Games, software house nata dalle ceneri di Spellbound (quelli dei Desperados), racconta della giovane Giana che deve partire alla ricerca di Maria, sua sorella, rapita da un drago obeso. Che se ne farà il drago di Maria? La sposerà?
La mangerà? La farà partecipare a un reality? Chi può dirlo... ma c'è veramente bisogno di un motivo razionale per rapire qualcuno e incarcerarlo in un tetro castello? Andiamo, siamo all'ABC delle trame dei videogiochi e delle favole in generale. Comunque la nostra eroina Giana non è una ragazzina sprovveduta qualsiasi e decide di sfruttare i suoi poteri da adolescente, che le permettono di trasformarsi quando vuole in una ragazzaccia dai capelli viola che ascolta musica metal e rutta a tavola, per andare a salvare la sorella e mettere a dieta il drago. Purtroppo tra lei e il castello ci sono una miriade di livelli da attraversare e dei boss da malmenare, il che ci dà l'idea del perché chi vive in luoghi del genere rapisca le persone: si sente solo. Ecco, ora che ci siamo commossi tifiamo per il drago.
Il capolavoro letterario qui sopra serve a giustificare un platform game d'impostazione classica, quindi con un gameplay derivato dai titoli 2D come Super Mario Bros., che tenta di riportare in auge un nome molto discusso degli anni '80: The Great Giana Sisters (leggete il box dedicato per saperne di più). Oltre al tentativo di riesumazione, Giana Sisters: Twisted Dreams è anche il primo gioco di alto livello finanziato su Kickstarter ad aver trovato la via del mercato. Cosa ne sarà venuto fuori?
Meccaniche di gioco
I poteri di Giana, oltre a quello di mutare nella sua versione dark, di cui parleremo nel dettaglio poco più avanti, sono due: trasformarsi in una palla di fuoco capace di eliminare i nemici e sfondare i muri più fragili; e poi diventare una trottola che permette di planare dopo il salto. Si tratta di capacità molto più articolate di quello che sembra, perché se ad esempio si colpisce un nemico trasformati in palla di fuoco, si ottiene la possibilità di usare di nuovo un potere, così da poter sfruttare, ad esempio, gli avversari come piattaforme mobili per raggiungere delle aree nascoste. Altre situazioni tipo richiedono di rimbalzare contro le pareti di un pozzo per raggiungerne la cima, oppure di usare la trottola per evitare degli ostacoli.
Ci sarebbero anche altri esempi fattibili, ma l'importante è che capiate quanto il gameplay sia articolato. Curata e profonda è anche la gestione della trasformazione. Quando Giana muta, insieme a lei cambia anche il mondo di gioco in tempo reale. Non si tratta solo di un vezzo estetico (l'effetto rimbalzante della trasformazione è particolarmente riuscito), ma di uno dei cardini del gameplay. Le due versioni del mondo infatti, differiscono per numerosi dettagli: ad esempio alcune piattaforme, solidissime in uno dei due stati, possono diventare intangibili nell'altro, i ponti possono aprirsi lasciando aperti dei baratri letali, i nemici cambiano aspetto, spesso mutando anche il proprio comportamento, alcune piattaforme mobili invertono la direzione di movimento e così via. Queste differenze sono state sfruttate ampiamente dagli sviluppatori per disegnare livelli molto vari che offrono sorprese fino alla fine del gioco. Ad esempio in alcune fasi avanzate appariranno dei fantasmi che inseguiranno o meno Giana a seconda dello stato in cui si trova, mentre in altre occasioni ci saranno dei veri e propri enigmi da puzzle game (non complessissimi) da risolvere per andare avanti.
Segreti
Lo scopo di ogni livello è di arrivare all'uscita, tranne nei livelli con i boss che richiedono, ovviamente, di sconfiggere un nemico particolarmente potente. In realtà andare avanti nell'avventura non è così semplice: alla fine di ogni livello si riceveranno delle stelle premio, determinate dal comportamento tenuto.
Ossia il gioco terrà conto dei cristalli raccolti (le mappe ne sono piene), delle gemme speciali trovate (sempre in aree segrete) e di quante volte si è morti prima di arrivare alla fine, quindi assegnerà la ricompensa. Attenzione, perché non il bonus non è neutro: se non si riescono a ottenere abbastanza stelle, il livello del boss non si aprirà e si dovrà rigiocare qualche livello per migliorare il proprio rendimento. Per questo motivo diventa importantissimo esplorare ogni meandro delle mappe ed evitare mosse troppo avventate per non morire, possibilità non troppo remota vista la presenza di passaggi parecchio difficili. In realtà anche se si muore spesso, il game over non arriva mai visto che non ci sono vite. Rimane però il fatto che bisogna dimostrare una buona capacità con il gioco se si vuole arrivare alla fine, stimolo eccezionale per imparare a usare al meglio tutti i poteri di Giana e per capire come sfruttare la conformazione delle mappe.
Giana Sisters DS
In realtà Giana Sisters: Twisted Dreams non è il primo tentativo di ridare onore (vedi altro box) alle sorelle spettinate. Fu la stessa Black Forest Games, quando ancora si chiamava Spellbound, a sviluppare Giana Sisters DS per Nintendo DS nel 2009. Il gioco non ebbe una grossa risonanza e non crediamo neanche che sia stato distribuito ufficialmente in Italia. Si trattava ovviamente di un platform, ma molto più classico rispetto a Twisted Dreams e molto più simile, graficamente parlando, alla serie Super Mario. Non era malvagio. Se vi capita, giocatelo.
The Great Giana Sisters
Pubblicato nel 1987 per Commodore 64, Amiga 500 e molti altri sistemi, The Great Giana Sisters di Thomas Hertzler e Manfred Trenz (Time Warp) passò alla storia perché fu fatto ritirare dal mercato da Nintendo per la troppa somiglianza con Super Mario Bros. per NES. In realtà Nintendo non portò mai Rainbow Arts e Time Warp in tribunale, come alcuni credono erroneamente per colpa di articoli di allora non proprio precisissimi sulla questione, limitandosi a minacciarli di fargli causa per plagio.
Tanto bastò e il gioco scomparve dai negozi, ma si diffuse enormemente grazie alla pirateria. Le poche copie originali vendute divennero oggetti di culto e ancora oggi sono molto ricercate tra i collezionisti.
Un lavoro ben fatto
Dal punto di vista tecnico ci troviamo di fronte a un titolo eccellente. Giana e i vari mostri che popolano le mappe sono realizzati molto bene, ma di particolare effetto è la già citata animazione elastica con cui le mappe mutano il loro aspetto, soprattutto in virtù della qualità generale degli scenari, davvero alta. Black Forest Games ha azzeccato lo stile e la palette dei colori, dando alle due versioni del mondo di gioco un aspetto molto differente. Bello il fatto che anche la musica viene trasformata tra un mondo e l'altro, passando da un sound più rilassante della Giana bionda a uno più metal della Giana dark. Certo, c'è il rovescio della medaglia di avere musiche molto ripetitive, ma crediamo che sia normale visto l'effetto ricercato. Insomma, Giana Sisters: Twisted Dreams è davvero ben fatto anche tecnicamente, nonostante non sia una grossissima produzione. Ci sono comunque alcuni aspetti del gioco che lasciano interdetti. Ad esempio non c'è nessun elemento che renda partecipi della storia: all'inizio si vede il drago rapire Maria e da lì più nulla, né sequenze animate, né semplici scritte, né altro che tenti di coinvolgerci in quello che stiamo facendo. Per sapere qualcosa di nostra sorella bisogna arrivare alla scontatissima conclusione. Anche l'acquisizione dei poteri è automatica, senza che sia mai giustificata in nessun modo narrativamente. Qualcosa di meglio, senza troppo impegno, si poteva fare. Altro aspetto controverso potrebbe essere la già citata difficoltà: morire è la norma, anche perché basta un colpo di qualsiasi cosa per uccidere Giana (tranne nel caso abbia raccolto un cristallo protettivo). Come specificato sopra, morire fa parte del gameplay e non ci vuole molto ad imparare a superare i vari ostacoli, ma alcuni giocatori potrebbero trovare Giana Sisters: Twisted Dreams fin troppo complicato, soprattutto se non ha vissuto gli anni '80 e '90.
Conclusioni
Giana Sisters: Twisted Dreams è un buonissimo gioco. Ha i suoi problemi, ma per il prezzo che costa vale sicuramente la pena giocarci. Certo, i giocatori meno pazienti troveranno alcuni passaggi sin troppo difficili, mentre ad altri potrebbe non piacere il dover esplorare accuratamente ogni scenario, ma in generale gli appassionati di platform se la godranno un bel po'. Meno giustificabile è la pochezza narrativa, inferiore anche ai titoli simili degli anni '80.
PRO
- Impegnativo
- Gameplay articolato
- Tecnicamente ben fatto
CONTRO
- Narrativamente poverissimo
- Per alcuni potrebbe essere fin troppo difficile
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
- Processore Intel Core i7 2600
- 8 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
- Sistema operativo Windows 7
Requisiti minimi
- Sistema operativo: XP/Vista/7
- Processore: Intel Core 2 Duo @ 2.8 GHz / AMD Athlon II X2 @ 2.8 GHz o equivalenti
- RAM: 2 GB
- Scheda video: con Shader Model 3.0 (Nvidia GeForce 6800, ATI X1800 XT o superiore)
- Spazio su disco: 3.3GB
- DirectX: 9.0c
Requisiti consigliati
- Sistema operativo: Vista/7
- Processore: Intel Core i5 @ 2.66 GHz / AMD Phenom II X4 @ 3.0 GHz (o qualsiasi altro CPU dual core)
- RAM: 3 GB
- Scheda video: Nvidia GeForce GTX 280, ATI HD 4800 o superiore