Se c'è una cosa che abbiamo sempre odiato, anche nell'inevitabile periodo di fissa con i giochi di ruolo online, è stato l'obbligo di darsi al cosiddetto grinding, costringendosi fisicamente e psicologicamente a passare ore davanti al monitor per far avanzare di livello il proprio alter-ego virtuale. Chi ha preso almeno una volta in mano uno dei tanti giochi di massa online sa di cosa stiamo parlando: è proprio questo che, al momento dell'annuncio di Forge, ha suscitato una certa curiosità, visto che la fatica di Dark Vale Games sembrava offrire quel giusto compromesso tra componente ruolistica di crescita
e meccaniche più dinamiche appartenenti a un Team Fortress o addirittura, in alcuni casi, a uno shooter in prima persona. Nessun fronzolo PvE, ma solo e soltanto PvP: di fatto Forge non ha nemmeno una storia, ma solo un pretesto per mettere i giocatori in mezzo alla mappa per iniziare a tirarsi legnate, ottenendo punti esperienza da spendere per far crescere e specializzare il proprio personaggio. Un'idea in grado di fare la differenza ma allo stesso tempo una possibile arma a doppio taglio, che ha però convinto su Steam Greenlight arrivando appunto a ottenere la "luce verde" dalla piattaforma Valve: gioia infinita per il team di sviluppo, chiamato ora a mettere in atto tutte le promesse fatte.
Sono Pdor figlio di Kmer
Come dicevamo, Forge usa solo un pretesto per buttarci nella mischia: un'entità maligna, Il Divoratore, ha intrappolato gli dei che costringono alcuni tra i più grandi guerrieri ad affrontarsi all'interno di un mondo chiamato Forge, in uno scontro destinato a sacrificare i più deboli per accrescere i poteri delle divinità. Il gioco ci offre cinque diverse classi tra le quali scegliere il nostro personaggio all'inizio di ogni partita: sono tutte e cinque riprese da altri esponenti del genere dei giochi di ruolo fantasy. Troviamo quindi l'Assassino, abile a muoversi nell'oscurità per sferrare colpi alle spalle dei nemici; il Piromante, dotato di un potere distruttivo grazie all'uso della magia e del fuoco; l'Esploratore, ranger abile negli attacchi a distanza; lo Sciamano, classe difensiva capace di curare i compagni; e infine il Guardiano, tank in grado di sferrare attacchi ravvicinati.
Classi abbastanza comuni per chi è abituato a masticare giochi di ruolo, dotate di abilità altrettanto classiche da portare avanti attraverso i 99 livelli che il gioco mette a disposizione. L'unico modo per guadagnare esperienza consiste nel buttarsi a capofitto nelle quattro mappe di Forge, che offre modalità di gioco anch'esse abbastanza note: si va infatti dall'immancabile deathmatch al capture the flag (Capture the Relic, in questo caso), passando per King of the Hill. In un secondo momento, poco dopo l'uscita, è stata inserita la modalità Arena, nella quale il giocatore può contare su di una sola vita senza respawn da spendere in round da 10 minuti, con l'obiettivo di controllare la torre che appare a fine partita.
Botte da orbi
Passaggio obbligato prima di giocare è il tutorial: utile per apprendere le basi dei movimenti e l'uso delle abilità di ogni classe, è stato leggermente modificato da Dark Vale Games rispetto agli standard dei giochi di ruolo online. La prima peculiarità che salta all'occhio è quella di assegnare ai vari attacchi speciali le lettere della tastiera posizionate vicino alla combinazione di movimento WASD: una scelta che si rivela essere non casuale, visto che in Forge non è possibile
"bloccare" un bersaglio o cambiarlo automaticamente con il tasto Tab, ritrovandosi quindi obbligati a ricorrere alla propria mira per portare a segno un colpo. Una caratteristica più da shooter in prima persona, genere dal quale Forge eredita la necessità di essere costantemente in movimento. Da questo punto di vista, il team di sviluppo ha avuto un'idea brillante nel permettere di saltare sui muri, aggiungendo quindi verticalità alle battaglie. Ovviamente, anche le mappe sono pensate con questa possibilità in mente, supportandola a dovere. Il matchmaking del gioco è ridotto all'osso: escludendo la possibilità di unirsi a un amico, l'unica opzione disponibile è il quick play senza alcuna facoltà di vedere i server attivi. Come spesso accade nei giochi online, tutti i match finiscono per essere grossomodo un deathmatch, perdendo di vista gli obiettivi di Capture the Relic e King of the Hill anche a causa della scarsa abilità nel descriverli. Probabilmente una sezione aggiuntiva nel tutorial avrebbe potuto contribuire a educare meglio chi affronta una partita online. Alla fine comunque il gioco diverte, grazie al frenetico ritmo dell'azione. Ottimo anche il bilanciamento tra le varie classi, invitate a collaborare per andare avanti nel modo migliore.
Un gioco in divenire
Dal punto di vista tecnico, il lavoro fatto da Dark Vale Games sull'Unreal Engine 3 mostra alti e bassi, evidenziando quello che in realtà è un po' il difetto principale di Forge. In generale, pur essendo godibile, il gioco ha ancora tanti aspetti da completare, così come annunciato dagli sviluppatori che si apprestano a rilasciare patch su patch. È per esempio questo il caso dell'introduzione delle gilde e del sistema di party, promessi per un secondo momento, così come l'arrivo di nuove modalità e mappe per aggiungere varietà al gioco, arricchendo possibilmente anche le facoltà di personalizzazione degli alter ego attraverso un sistema di crescita più sofisticato. Pur risultando generalmente ispirata dal punto di vista stilistico nella realizzazione dei personaggi e dei livelli, la grafica perde un po' in termini di pulizia soprattutto nelle animazioni, soffrendo occasionalmente di perdite di frame per secondo che, tanto per cambiare, dovrebbero essere sistemate con le prossime patch.
Conclusioni
Se dei giochi di ruolo online di stampo classico amate principalmente il PvP, mentre tutto il resto lo sopportate a malapena, questo è il gioco che fa per voi. Nonostante le lacune evidenziate, Forge centra il suo intento principale: quello di divertire con scontri accesi, nei quali nulla è scontato. Il tutto grazie ad alcune idee indovinate, che vanno a costituire un'ottima base per gli sviluppi futuri che Dark Vale Games ha promesso. Allo stato attuale delle cose, Forge è un gioco che va sicuramente oltre la sufficienza, senza però eccellere: non ci resta che sperare quindi nella costanza degli sviluppatori e nel loro tener fede agli impegni presi, arricchendolo come senz'altro merita.
PRO
- Ottimo design di mappe e classi
- Combattimenti molto divertenti
- Richiede capacità nel giocare
CONTRO
- Sensazione costante di incompletezza
- Tecnicamente da ottimizzare
- Poca personalizzazione dei personaggi
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- SO: Windows 7
- CPU: Quad Core Intel o AMD
- RAM:4GB
- Scheda video:DirectX 9.0c NVIDIA o AMD ATI con 1GB di RAM (Nvidia GeForce GTX 260 o superiore; ATI Radeon 4890 o superiore)
Requisiti minimi
- SO: Windows XP
- CPU: Dual Core 2Ghz
- RAM: 2GB
- Scheda video: DirectX 9.0c con 512MB di RAM
- Spazio su disco: 6GB
- Scheda audio: Compatibile DirectX