Le nostre speranze nei confronti di questa serie erano rapidamente evaporate dopo il secondo episodio, ma The Last Place You Look rimette a posto un po' tutto e l'avventura acquista finalmente un po' di solidità. Se vi ricordate, abbiamo lasciato Jesse e i suoi amici in fastidiosa compagnia di Ellegaard e Magnus, due eroi stagionati che battibeccano tra loro come una coppia di bisbetici. Per fortuna nel terzo episodio non dobbiamo più sentirli parlare fino alla fine, quando gli scrittori danno loro la possibilità di riscattarsi.
Il nostro obiettivo adesso è trovare Soren, il quarto compagno del vecchio gruppo di eroi. Per trovarlo, dobbiamo cominciare a scavare. Per fortuna lo strano amuleto che Jesse ha con sé gli dice il punto esatto da cui cominciare. Da lì è tutto un premere di tasti fino a rivelare un mondo sotterraneo stupefacente. Siamo a pochi minuti dall'inizio dell'episodio e già siamo precipitati in un turbine di azione, con i titoli di testa mescolati ai combattimenti, un effetto che a Telltale riesce sempre molto bene. La prima cosa che ci ha colpiti è la maestosità architettonica degli scenari, realizzati con il motore grafico di Minecraft. Un chiaro omaggio all'ingegno visionario dei milioni di giocatori che hanno riempito la rete di costruzioni cubettose. Il piacere di guardarsi intorno, insieme al ritmo incalzante delle scene, ci trasporta piacevolmente fino a un mondo fatto tutto di lana, nel quale si nasconde il passaggio per incontrare finalmente Soren. Fra un colpo di spada e una schivata, gli scrittori introducono un po' di introspezione nel racconto. La salute di Petra peggiora visibilmente, e Lukas diventa sempre più irrequieto. Jesse deve decidere se mantenere il segreto su Petra e riflettere su quanto sono importanti le persone intorno a lui. Non siamo davanti a chissà quali esplorazioni psicologiche, ma ci ha fatto piacere vedere i personaggi acquisire un po' di spessore. Qualche battuta simpatica e la divertente gag di Axel che precipita sempre in testa a Lukas fanno da contrappunto ai momenti più emotivi, mantenendo fluido il ritmo di gioco. E quando arriviamo finalmente a conoscere Soren, siamo ancora a metà dell'episodio.
Il terzo episodio di Minecraft: Story Mode è più solido e soddisfacente, ma lontano dalla grandezza
Non solo Minecraft
Dicevamo dell'incontro con Soren. Questo eroe è un costruttore, perciò il suo estro architettonico si spinge oltre il buffo giardino di lana che nasconde la sua magione sotterranea. Una volta entrati in casa sua, basta girare lo sguardo intorno per capire che ci troviamo di fronte a un artigiano un po' eccentrico. Paranoico, maniacale, Soren è senza dubbio il personaggio più divertente incontrato dall'inizio del gioco.
Soprattutto il suo ingresso in scena marca il raggiungimento di un obiettivo minore. Il giocatore prova la soddisfazione di avere concluso qualcosa, nonostante la serie non sia ancora finita, ed è stimolato a proseguire verso il nuovo obiettivo: distruggere il mega nemico finale. Dopo una lunga fase esplorativa, l'azione riprende incalzante, con nuovi scenari e perfino una breve sequenza sottomarina. Gli sviluppatori si sono dati da fare per offrire un episodio completo, senza passaggi affrettati. Anche il confronto finale, benché non possa essere davvero l'ultimo, ci dà comunque la sensazione di avere compiuto fino in fondo un primo arco narrativo. Jesse è più consapevole di sé e il gruppo ha scoperto una nuova unità. Quando il nemico finale si prepara per il secondo round, un piccolo colpo di scena chiude l'episodio e ci rimanda al prossimo appuntamento con la serie. Il viaggio fino a lì è stato gradevole. Rispetto ai primi due episodi, in The Last Place You Look ci sono più battute divertenti, ma non tali da strappare risate ad alta voce, e qualche emozione genuina, sebbene ancora molto blanda. I doppiatori danno ancora un volta prova del loro talento e tanto le sequenze di azione quanto quelle di esplorazione servono il sacro scopo di mandare avanti la narrazione. Se dovessimo confrontare Minecraft: Story Mode con altre serie di Telltale, il giudizio sarebbe più severo. Ma il target è diverso, perciò è giusto tenerne conto. Speriamo solo che la serie non ci deluda al prossimo incontro.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7 2600
- 8 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
- Sistema operativo Windows 7
Requisiti minimi
- Processore Core 2 Duo 2 GHz o equivalente
- RAM 3 GB
- Scheda video ATI o NVIDIA con 512 MB RAM
- Direct X 9.0c
- Sistema operativo Windows XP SP3
Conclusioni
Se teniamo a mente che questa serie si rivolge a un pubblico più giovane rispetto al solito, la qualità del terzo episodio è sufficiente a soddisfare le aspettative. Le scene di azioni sono migliorate moltissimo rispetto all'inizio e i personaggi hanno acquistato finalmente un po' di spessore. Non è nulla di epico o indimenticabile, ma si gioca con piacere.
PRO
- Mantiene un buon ritmo fino alla fine
- Soren riporta un po' di brio nei dialoghi
- I personaggi acquistano un minimo di spessore
CONTRO
- Non stupisce mai
- A tratti simpatico, ma niente di più