La recensione di Insidia

Insidia è sostanzialmente uno strategico a turni mescolato a un MoBA. L'obiettivo di ogni partita è di distruggere la base della squadra avversaria, e i modi per farlo sono sostanzialmente due: riuscirne a penetrare lo scudo difensivo per farla esplodere dall'interno, oppure esaurirne la scorta energetica eliminando tutti i difensori (la distruzione in questo caso è automatica). Entrambe le modalità hanno i loro pro e contro e sono più o meno attuabili a seconda della squadra contro cui ci si confronta e delle tattiche dell'avversario. Il sistema di gioco è molto semplice e viene spiegato con grande accuratezza dal tutorial integrato. All'inizio di ogni partita il giocatore deve comporre la sua squadra, selezionando quattro tra i dieci eroi disponibili (al momento di scrivere questo provato, ma presto si spera ne arrivino altri).

Ognuno di essi ha una sua classe e delle sue abilità peculiari, attive e passive, che lo rendono più o meno utile a seconda delle situazioni. In generale le prime partite, che vi consigliamo di giocare contro la CPU nella modalità pratica, servono per conoscerli e studiare un proprio stile, che deve sempre essere orientato al gioco di squadra. Entrati in un match ci si ritrova su di una piccola arena suddivisa in caselle quadrate, con diversi punti di interesse posti tra loro in posizioni simmetriche. I più importanti sono le piattaforme di spawn, da cui evocare i personaggi; le due basi, poste sui lati minori dell'arena; e una croce centrale che, dominata per tre turni consecutivi senza interruzioni, fa apparire un cannone che distrugge uno dei tre scudi della base avversaria, creando un varco. In più l'arena contiene dei generatori di cristalli energetici, utili per caricare le super abilità dei personaggi, mentre il terreno ha diverse asperità, come ad esempio degli speroni di roccia, che creano un po' di varietà visiva e sono utili come coperture. Il gameplay in sé è basato su di un sistema a turni sincronici: ognuno dei giocatori può far agire un singolo personaggio per turno, personaggio diverso da quello mosso durante il turno precedente, senza sapere quale sarà la mossa dell'avversario.

L'otuput delle mosse di entrambi sarà contemporaneo e seguirà una precisa gerarchia: prima i movimenti, poi gli attacchi, quindi le abilità speciali. Si tratta di un accorgimento necessario per rendere le partite più interessanti e per costringere i giocatori a tentare di anticipare le mosse del nemico o, quantomeno, a influenzarne le tattiche con un'accorta gestione delle forze in campo.

Passione e limiti

Il gameplay di Insidia è solido e funziona davvero bene, grazie a meccaniche leggere e ben studiate, che non pesano mai sull'azione. L'ambizione esportiva del gioco è evidente: tutto è pulito ed essenziale, a partire dall'interfaccia, quest'ultima realizzata con grande competenza, che permette con pochi click di eseguire tutte le azioni. I personaggi sono equilibrati e, se ben combinati, anche quelli apparentemente più difficoltosi da gestire possono portare a situazioni di gioco davvero interessanti e inattese, soprattutto grazie al sistema di combo legato alle azioni passive. Insomma, dal punto di vista del game design puro Insidia è un ottimo titolo. Lì dove pecca un po' allo stato attuale è nella quantità di contenuti, che non esitiamo a definire esigua. Qualche arena e qualche personaggio in più non gli avrebbero nuociuto, così come non lo avrebbe danneggiato una migliore distribuzione delle classi.

In effetti un solo tank e un solo specialista a fronte di quattro assassini non suonano proprio bene. Altro problema, non certo dovuto agli sviluppatori ma comunque da segnalare, è la carenza di utenti sui server. Allo stato attuale giocare online non è facilissimo e, se vi interessa provarci, vi conviene passare dalla comunità su Discord. Del resto provarlo non costa nulla, visto che è un titolo free-to-play (tranquilli, con i soldi veri non è possibile acquistare contenuti pay-to-win). L'unico vero difetto che abbiamo riscontrato è nella direzione artistica, fin troppo alla Overwatch. Insomma, lo stile cartoon e i personaggi sanno di già visto e rivisto. Niente di drammatico, considerato il genere, ma è probabile che molti incrociandone gli screenshot non lo distinguano dalle decine di titoli simili che affollano i vari store. Badate bene: la grafica non è brutta, solo non spicca in niente e non ha elementi distintivi. Meglio chiarire così da non incorrere in fraintendimenti.