Questa prima espansione che Bethesda dedica al suo sofferto Starfield è chiaramente pensata a chi di Starfield è ancora affamato. Nonostante un nuovo pianeta, una nuova fazione, nuove armi e corazze da utilizzare contro nuovi nemici, Starfield: Shattered Space ripropone esattamente quel che abbiamo già visto nel gioco base, con tutti i suoi limiti e nessun miglioramento tangibile alla formula.
Il meglio e il peggio
Starfield è una bell'avventura, decisamente grossa e con i suoi buoni momenti; presenta però diversi problemi e di certo non può dirsi l'opera più riuscita di Bethesda. Nel corso degli ultimi mesi il gioco è stato aggiornato, i bug sono stati risolti ed è stata anche fatta qualche aggiunta interessante, come l'introduzione del rover che ha reso l'esplorazione e la raccolta delle risorse più veloce e divertente. Ecco, in Shattered Space non c'è niente di paragonabile, non è un'espansione che fa crescere il progetto, ma si limita ad allargarlo ancora un po'.
Ci sono però dei problemi. Shattered Space non sempre intesse le sue trame sopra le scelte migliori fatte con l'originale, indugia invece spesso sugli aspetti meno riusciti. I dialoghi per esempio, dove ora le scelte sono ancora meno interessanti. Ma quel che davvero non funziona, al netto della trama e dell'ambientazione e di tutte le critiche già espresse quando Starfield ha debuttato poco più di un anno fa, è il design delle missioni. Non solo, ci sono anche diversi problemi nei trigger che ne attiveranno i diversi passaggi: un paio di volte abbiamo raggiunto la soluzione prima che il gioco se ne accorgesse, e per continuare siamo stati costretti a tornare indietro fino a dove la missione si era interrotta per un dialogo che ci eravamo persi. Sono piccole cose che però rendono il gioco fastidiosamente meccanico.
Tutto a terra
Il mistero che vi si dipanerà davanti non è male, incrocia scienza e misticismo e li mette anche a confronto, ma la terribile fretta con la quale è raccontato a volte porta a risultati desolanti. La trama di Shattered Space è una maratona nei cliché: t'imbatti nei nuovi contenuti attraverso un segnale radio, vieni accolto come l'eletto e, in men che non si dica, la fazione per anni isolata da tutto e da tutti ti spalanca porte e braccia, con solo qualche cittadino un po' reclutante da convincere.
E per andare avanti, ecco le tre classiche missioni per ottenere le simpatie dei tre gruppi presenti nella nuova città. A differenza del classico Starfield, dove spesso si è chiamati a raggiungere diversi pianeti, tutte le missioni di Shattered Space sono ambientate su un'unica mappa: un quadrato grande esattamente come gli spazi esplorabili del gioco base, ma questa volta completamente costruito "a mano" e non la solita landa più o meno desolata a cui ci eravamo abituati. Che poi desolata lo è comunque, ma al suo interno troverete tanti piccoli punti di interesse che potrete esplorare e chissà, anche tirarci fuori qualche quest aggiuntiva.
Teocrazia aliena
La città dei Var'uun però non versa in buono stato: non aspettatevi una metropoli in espansione. Qualche tempo prima della nostra visita è avvenuta una gigantesca esplosione che ha distrutto buona parte degli edifici, lasciando al suo posto un enorme cratere che è poi dove vivremo buona parte delle avventure che l'espansione propone.
In questo piccolo open world ci passerete circa una decina di ore, qualcosa di più se vi lascerete prendere dall'esplorazione, perlopiù sgasando in giro con il nuovo rover e portando a termine missioni che serviranno dapprima a riunificare la popolazione, successivamente a risolvere questa stasi che si è venuta a creare da quando i Var'uun hanno cercato di raggiungere la loro divinità utilizzando le tecnologie più moderne. Eventi che hanno attirato delle entità fantasma che compaiono e riappaiono durante il combattimento, e intrappolati alcuni membri della fazione tra cui il loro capo spirituale supremo. I Var'uun sono una teocrazia a tutti gli effetti con tante domande e pochissime risposte, la maggior parte sbagliate.
Chi cerca...
Per giocare Shattered Space è consigliato essere almeno di trentacinquesimo livello e per attivare la quest è necessario viaggiare in qualsiasi settore privo di missioni attive. Una volta dentro potrete comunque lasciare la zona della missione e tornare ai contenuti classici, cosa che abbiamo fatto un paio di volte per recuperare risorse difficilmente reperibili da quelle parti.
Se le risorse sono scarse, e ce lo potevamo anche aspettare, è stato davvero deludente non aver trovato qualcosa di davvero interessante nemmeno esplorando la mappa. Sì, Shattered Space introduce una manciata di nuove armi e armature, ma non sembra esserci nulla in grado di rivaleggiare davvero con l'equipaggiamento già utilizzato dal personaggio del livello minimo necessario per accedere ai nuovi contenuti. Nemmeno mettere le mani sull'oggetto degli oggetti di Shatter Space è eccitante come sembra.
Doppia velocità
Il design delle missioni è spesso blando, pur contando su un paio di momenti decisamente avvincenti incluso il rush finale che però, fatevi anticipare, è una sorta di cliffhanger di cui non ci è dato sapere (ancora?) il risvolto. Non ci sono puzzle veri e propri, solo qualche momento d'interazione messo lì più per rubare tempo che per far lavorare il cervello.
C'è però una strizzatina d'occhio ai The Elder Scrolls molto, molto piacevole; ma che a dire il vero fa anche un po' rosicare. Anche gli scontri con i nuovi nemici alla fine non richiedono chissà quali nuove tattiche, ma nella prima fase senza gravità, anche perché arrugginiti dal tempo passato lontani da Starfield, tre o quattro volte siamo stati spazzati via brutalmente. Ci piace quando veniamo strapazzati così dagli avversari. Le cose tendono a farsi più morbide strada facendo, con un picco finale per il quale vi consigliamo di prepararvi a dovere.
In queste dieci ore passate con Shattered Space ci sono stati momenti in cui ci si è accesa effettivamente la scintilla, momenti in cui Shattered Space ha questi bagliori di grandezza che i fan di Starfield meritano assolutamente di vedere di persona. In altre occasioni però vi ritroverete a fare cose che non hanno nulla di epico o che siano almeno vagamente interessanti, vi ritroverete davanti a pretesti di poco conto e personaggi stanchi. In queste porzioni di gioco Shattered Space rallenta terribilmente, però ha sempre saputo come risvegliarci e questa è comunque una qualità perché ti porta poi alla fine del gioco: se inizierai questa espansione molto probabilmente vorrai anche vedere come finisce. Fortunatamente c'è spazio anche per qualche bell'incontro, personaggi divertenti o almeno peculiari. E no, non può bastare se ti porti dietro un nome altisonante come Starfield, e hai un pedigree esplosivo come quello di Bethesda che a questo punto inizia a preoccuparci un po'.
Percepiamo infatti questo allarmante scollamento con i gusti del pubblico che potrebbe essere passeggero, legato unicamente a Starfield e ce lo auguriamo, come anche più grave ed endemico. Serve una reazione, serve una direzione, serve fare delle scelte che ad accontentare tutti, lo sappiamo, non si accontenta nessuno.
Conclusioni
Come spesso accade a Bethesda, la prima espansione è quella che serve a prendere le misure. Shattered Space è un'estensione di tutto ciò che abbiamo visto nel gioco base, tra punti di forza e come sappiamo diversi importanti punti deboli. La nuova mappa è affascinante ma non così interessante da esplorare, fortunatamente il rover la rende più che altro un piacevole sfondo. In che direzione si sta muovendo Starfield? Per il momento è rimasto immobile e per i super appassionati, probabilmente, sarà anche sufficiente. Almeno questa volta...
PRO
- La trama propone tematiche interessanti
- È una buona scusa per scorrazzare in ambienti diversi e più curati del solito
- Le nuove armature sono scarse, ma certe nuove armi no
CONTRO
- Il design delle missioni non è dei migliori
- Finisce un po' troppo brutalmente
- Non aggiunge meccaniche nuove