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Più vivo che mai

Con o senza Itagaki Dead or Alive si è presentato all'E3 in grande forma

PROVATO di Matteo Santicchia   —   08/06/2012
Dead Or Alive 5
Dead Or Alive 5
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Direttamente sullo showfloor dell'E3 abbiamo passato molto tempo con l'ultimo episodio di una delle serie di picchiaduro ad incontri più importanti di questi ultimi anni, Dead or Alive, giunto ora al quinto capitolo. La demo presente in fiera ci ha permesso di provare dodici personaggi di un roster che presumibilmente sarà molto ampio, sia in single che in partite versus, testando finalmente le nuove feature del gioco. La prima cosa che salta subito all'occhio è il look più realistico, meno fumettoso dei personaggi, quasi più maturo potremmo dire. Anche se ovviamente non mancano personaggi comici come il d.j. clown Zack.

Più vivo che mai

Il dettaglio grafico è davvero alto, con tanto di alcune chicche come il sudore che scorre copioso sui visi dei lottatori quando il match finisce. Alla stessa stregua anche le animazioni sono assolutamente fuori parametro e esaltano la grande fisicità e l'impatto dei colpi quando vanno a segno. In tal senso vedere uno dei lottatori contorcesi a terra dopo una combo portata a compimento è estremamente gratificante, il tutto all'insegna di uno stile di gioco estremamente tecnico e complesso, che nega qualsiasi button mashing.

Colpi ambientali

Di fatto tra tra attacchi normali speciali, prese, e contrattacchi Dead or Alive 5 non è certamente un gioco adatto ad un utenza distratta, anche perchè è un titolo che potremmo definire per certi versi "anti spettacolare", non puntando su effetti di luce, esplosioni pirotecniche e amenità del genere a sottileare la forza dei nostri colpi.

Più vivo che mai

La spettacolarità qui nasce tutta dalla sostanza di un combat system davvero valido, dalla messa in scena di un combattimento in cui i protagonisti sono i corpi dei lottatori e le differenti arti marziali che praticano e non proiettili magici o inquadrature ad effetto. Ovviamente però non stiamo parlando di un gioco serioso, un grigio, ma efficace simulatore di arti marziali. Una delle tre novità portate qui a Los Angeles e mostrate estensivamente nella demo sullo showfloor è l'interattività ambientale, che gioca un ruolo importante nei match, non è solamente un mezzo per ravvivare la scena. Dopo aver effettuato un particolare tipo di attacco chiamato Power Blow nelle vicinanze di un hot spot predeterminato, si attiva una situazione scriptata capace di arrecare ulteriore danno all'avversario. Nel livello ambientato in una zona di guerra abbiamo visto una coppia di missili colpire l'altro giocatore, similarmente sul tetto di un palazzo in costruzione abbiamo assisisto alla caduta di alcune travi che hanno prima inclinato per il peso la base dello stage, facendo addirittura cambiare l'angolazione della telecamera, sino a far precipitare l'avversario con tanto di rovinosa caduta.

Più vivo che mai

Questi Power Blow non possono essere effettuati in ogni momento, ma sono disponibili solo quando la nostra energia è almeno al cinquanta per cento, una sorta quindi di mossa speciale che può cambiare le sorti della partita. Ovviamente un attacco del genere ha la sua massima efficacia nella partite tag, amplificando di molto il danno "base". Nuova è poi l'introduzione dei Critical Burst, una mossa questa che, più dei danni ambientali, fa la differenza e che richiede tempismo perfetto per essere messa a segno. In pratica, nel brevissimo momento in cui la barra dell'energia dell'avversario lampeggia per segnalare la perdita progressiva di salute, effettuando uno di questi colpi si manda letteralmente al tappeto l'avversario innescando una di quelle animazioni strepitose di cui parlavano in apertura. Inutile dire che questo è il momento migliore per continuare la combo, approfittando vigliaccamente dell'avversario a terra dolorante. Dopo diverse partire il nostro giudizio preliminare in attesa dell'uscita settembrina di Dead or Alive 5 non può che essere positivo. L'uscita da Tekmo di Tomonobu Itagaki non sembra aver pesato sul franchise, che per quanto giocato a Los Angeles sembra aver trovato una nuova via sempre nel rispetto dei dettami del franchise, molto bella tecnicamente e ricca di spunti e nuove addizioni.

CERTEZZE

  • Davvero bello tecnicamente
  • Le combo ambientali
  • Tecnico e profondo

DUBBI

  • Vogliamo conoscere al più presto tutta l'offerta di gioco