Siamo ormai a diverse settimane dal lancio del titolo competitivo di BlueHole. Playerunknown's Battlegrounds è riuscito in pochissimo tempo a sbancare nel mercato attuale dei cosiddetti Battle Royale. Vuoi per un'impostazione più ragionata e simulata, che ha attirato anche giocatori più attenti e riflessivi, vuoi per la notorietà del suo game designer Brendan Greene, l'unica certezza sono i due milioni di copie vendute in circa un mese. Un risultato veramente pazzesco per un titolo arrivato in Accesso Anticipato ad un prezzo tutt'altro che competitivo. Dopo svariate ore passate sul gioco e una quantità smodata di patch di diversa entità, cerchiamo di fare ordine su ciò che Battlegrounds risulta essere al momento.
Playerunknow's Battlegrounds continua a fare centro, con il supporto e la capacità di tutta BlueHole
Lo stesso gioco, ma sempre meglio
Il supporto al quale il team di sviluppo ci ha abituati in queste prime settimane post lancio è qualcosa che difficilmente sarà replicabile per il resto del suo periodo in Accesso Anticipato. Altrettanto difficilmente il nostro client di Steam si è ritrovato a non scaricare patch quotidiane, anche di pochi mega, con il semplice scopo di risolvere un problema o mettere a posto qualche magagna del codice, di cui probabilmente nessuno di noi si sarebbe mai accorto. L'approccio al lavoro del team sta andando ben oltre lo sperato, avvicinandosi in un certo senso a quanto accaduto un paio di anni fa dopo l'uscita di ARK: Survival Evolved. Un paio di settimane fa ci siamo trovati di fronte al primo grande aggiornamento per il titolo. Mantenendo le promesse fatte - rilasciare piccoli aggiornamenti quotidiani, update di ottimizzazione settimanale e nuovi contenuti mensili - il team di sviluppo ha prodotto una serie di nuovi contenuti e ottimizzato il gioco in maniera quasi commovente.
Non ci prendiamo certo in giro, Playerunknown's Battlegrounds resta un titolo non in grado di girare al meglio su configurazioni medio basse, ma non si può nascondere che, ad un solo mese dal lancio, è avanti anni luce rispetto a titoli sul mercato da molto più tempo. Allo stato attuale è stato posto rimedio a quasi tutto quello che prima risultava essere un grande problema. Ecco quindi che non è più necessario abbassare drasticamente settaggi grafici come il post processing per evitare bruschi cali, elemento che inoltre andava a minare drasticamente la resa estetica del gioco; o la possibilità di andare in giro per alcuni dei piccoli insediamenti cittadini della mappa e non ritrovarsi d'un tratto a guardare una serie di diapositive ad alta velocità a causa dei cali di frame rate. Accanto a migliorie puramente tecniche, sono stati aggiustati elementi che incidevano sul coinvolgimento stesso, come la direzionalità del suono. Ciò che fino a pochi giorni fa era un delirio di rumori senza una specifica provenienza, si è ora tramutato in una melodia in grado di essere riconosciuta e distinta in ogni contesto. Questo comporta la possibilità di comprendere da dove un vostro compagno o un vostro avversario si stiano avvicinando, ad esempio. Volendo fare i pignoli, la verticalità del suono risente ancora di una certa mancanza di fedeltà, ma data la mole di lavoro già effettuata, non ci sorprenderebbe vedere sistemato questo elemento già dalla prossima patch. Parlando dei nuovi contenuti e dei cambiamenti all'equipaggiamento, fa sorridere vedere come H1Z1 presenti le stesse due armi da ormai tre anni a questa parte, mentre il titolo BlueHole ha già inserito all'interno del codice un nuovo fucile - un Vector caro a tutti i giocatori di The Division - e abbia accostato a questo elemento una serie di cambiamenti interessanti, come quello relativo alla padella. Per quanto ridicolo possa sembrare, trovare ed equipaggiare questo strumento ora significa rendersi invulnerabili a tutti i colpi che riesce a intercettare e, se questo vi sembra senza senso, sappiate che aggiunge un pizzico di strategia che è veramente il pepe di questa tipologia di giochi. Lì dove prima nessuno si interessava alla padella (dopo il primo cambiamento che ne aveva abbassato drasticamente il danno inferto) ora risulta un accessorio parecchio ricercato. Ultima, ma non certo per importanza, è l'introduzione di un nuovo mezzo di trasporto: una simpaticissima moto con tanto di sidecar. Questo mezzo, per quanto assolutamente privo di difesa, non fa che mettere in mostra una volontà di innovazione che nessun altro Battle Royale trasmette al momento. Sono segnali di un interesse verso il proprio lavoro e verso l'utenza che pochi titoli in Accesso Anticipato hanno mai regalato. Se si aggiungono piccoli aggiustamenti come la possibilità di aprire la mappa anche quando si è in modalità spettatore e di poter lasciare dei marker visibili a tutto il proprio team, non si può non fare un plauso ai ragazzi di BlueHole, sperando che continuino su questa strada.
E poi… Che altro?
Come muoversi da qui in poi per migliorare un lavoro che sta già dando enormi risultati e altrettanto grandi soddisfazioni ai giocatori? C'è sempre qualcosa in più da poter realizzare o mettere a posto.
Playerunknown's Battlegrounds, a nostro parere, soffre ancora di un'unica e semplice problematica: una mappa troppo grande, per un numero di contendenti troppo basso. È evidente, e lo avevamo sottolineato anche in fase di recensione, che il titolo voglia allontanarsi profondamente dalla "caciara" di H1Z1. Dopo diverse settimane però, alla luce anche di una certa esperienza maturata, cominciamo a credere che aumentare di qualche decina i partecipanti potrebbe giovare alla sensazione di guerriglia che il titolo regala quando ci si avvicina alle fasi finali. Accanto a questo, per quanto ne ridurrebbe il coinvolgimento, ci sentiamo talmente arroganti da affermare che togliere l'animazione di raccolta degli oggetti potrebbe probabilmente alleggerire tutto il processo di ottenimento delle risorse. Esiste un altro milione di elementi che Playerunknown's Battlegrounds potrebbe migliorare: a partire dalla resa del modello di guida, per passare all'ultima fase di lancio con paracadute, fino a gestire meglio la balistica con la discesa del proiettile. Siamo però certi di trovarci di fronte ad un lavoro in grado di migliorarsi sempre. E BlueHole ha dato prova di essere sul pezzo più di quanto non ci si potesse mai immaginare. Ne riparleremo, sperando di uscirne ancor più soddisfatti!
CERTEZZE
- Meccaniche già solide e divertenti
- BlueHole sta lavorando bene e gli aggiornamenti si susseguono con regolarità
DUBBI
- Ci sono ancora diversi elementi che potrebbero essere migliorati