Nonostante il fascino di armature, cavalieri, castelli, armi d'assedio e spadoni a due mani, la vita medievale non era propriamente un luogo di divertimento, simpatia ed epicità. Se non nascevi nella famiglia giusta dovevi farti un mazzo così, vivevi poco e morivi probabilmente per il calcio di un cavallo o per un'infezione che oggi sarebbe curabile in trenta secondi. Obiettivo di Life is Feudal è portarci in questo mondo e farci vivere l'esperienza medievale più completa possibile, passando da un uomo che vive mangiando radici a un prode cavaliere che combatte assieme ai suoi compagni per difendere la propria terra. Quella di BitBox sarà stata una buona idea?
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Benvenuti nel duro medioevo di Life is Feudal, un nuovo MMO survival!
Esordio bagnato esordio sfortunato
Life is Feudal è un progetto ancora tutto in divenire, come tale quindi è abbastanza rozzo sia nell'interfaccia che nella struttura di gioco, tuttavia è comunque presente un piccolo tutorial iniziale che permette di capire come costruirsi un'ascia rudimentale e imparare le basi del crafting e della raccolta delle risorse. La prima cosa da fare è ovviamente creare un personaggio, scegliendo tra tre razze differenti che modificano l'aspetto e alcune caratteristiche di partenza, dovremo poi impostare abilità primarie e secondarie per definire fin da subito il percorso del nostro alter ego.
In Life is Feudal non esistono classi preimpostate, quindi tutti possono imparare tutto, ma ovviamente partire con un boost alla raccolta piuttosto che al combattimento può fare la differenza. Scelto il nostro alter ego ci ritroviamo con l'acqua fino alle ginocchia dentro quello che sembra un lago costeggiato da una macchia mediterranea. Piove, il cielo è grigio e sulla sponda più vicina ci sono dei tizi impalati sotto una struttura di legno. Dopo aver appreso i rudimenti minimi per muoverci e come sbloccare o bloccare il puntatore per guardarci in giro o utilizzare l'interfaccia, ci avviciniamo ai tizi, non prima di aver indossato uno straccio per coprirci e impugnato una torcia. Giunti sulla riva sentiamo un ringhio, un lupo ci viene incontro e purtroppo non abbiamo ancora capito come diavolo si fa a difendersi, quindi veniamo mestamente uccisi dopo appena un minuto di gioco, perdendo anche una piccola percentuale delle nostre abilità. Una volta risorti torniamo velocemente a riva per recuperare i pochi oggetti rimasti sul nostro corpo per poi allontanarci velocemente e cercare di imparare le basi del gioco senza venire disturbati. Il sistema di abilità si basa sul loro utilizzo, più fate qualcosa, più l'abilità aumenta, più potete farla salire, più se ne sbloccano altre. Quindi sì, fondamentalmente sappiate che per salire di livello nella lavorazione dei metalli, nella cucina o in altre abilità di raccolta e artigianato dovrete svegliare il vostro lato più coreano. E lo stesso vale per le abilità legate alla guerra, più sconti fate, più nemici uccidete e stordite, più animali abbattete e più salirete di livello.
Raccogli e impara
Il processo di raccolta e trasformazione delle risorse di Life is Feudal non è particolarmente complesso: cliccando su una porzione di terreno potremo prendere sassi, radici o piazzare una trappola che abbiamo nell'inventario. Con gli strumenti giusti potremo anche alzare o abbassare il terreno per creare fossati, tunnel o trappole elaborate. Se troviamo un albero potremo spezzargli un ramo, combinarlo al volo con una pietra e creare una rudimentale accetta, con la quale abbattere un albero e così via.
Ormai certe dinamiche survival le abbiamo viste e riviste. Life is Feudal non pone al giocatore alcun limite, se non quelli dettati dalla natura: dovremo nutrirci, proteggerci dal freddo, costruire un fuoco e in futuro un riparo, in una escalation che col tempo ci permetterà di costruire avamposti, addomesticare cinghiali o usare armi d'assedio per reclamare i castelli dei vicini. Ovviamente tutto questo al momento può essere soltanto intuito perché Life is Feudal è un progetto grande, persino eccessivo per il team che lo sta portando avanti, ma per il momento è molto difficile poterne apprezzare le sottigliezze e la vastità senza un gruppo di supporto, esattamente come succedeva per Ark. Tutto ciò che ci è stato concesso nel breve lasso di tempo in cui i server sono rimasti aperti è stato esplorare un po' l'ambiente di gioco, scappare dalle bestie feroci e capire come costruirci un accampamento e portare in giro enormi tronchi. L'artigianato, pur essendo estremamente articolato, è abbastanza semplice: basta aprire un menù dedicato, trascinare le risorse necessarie negli spazi appositi e decidere se creare un solo oggetto o tutti quelli disponibili in base alle nostre risorse. Per quanto riguarda il combattimento, abbiamo potuto solo vendicarci del lupo che ci aveva ucciso prima, ma secondo gli sviluppatori tutto si basa su peso, movimento e fatica. Per il momento ci sembra tutto molto rigido e abbastanza lento, forse la parte più da rivedere. L'ambiente di gioco, essendo un MMO sviluppato da un team modesto, presenta alti e bassi: dal punto di vista visivo non è particolarmente bello da vedere, anzi, in certi momenti è al limite dell'essenziale, con animazioni al minimo e texture grossolane, se invece consideriamo tutto ciò che sta alle spalle del visibile, gli algoritmi e la profondità del world building, senza dubbio il risultato è impressionante.
Un mondo in divenire
Il progetto Life is Feudal è senza dubbio interessante: un enorme mondo di gioco persistente che, grazie a una serie di server condivisi, evita ogni tipo di caricamento. Un ecosistema raffinato e dettagliato in cui gli alberi e la vegetazione cresce seguendo algoritmi che simulano il mondo reale, in cui è possibile isolarsi nella boscaglia per vivere come eremiti che cacciano pelli o creare una fattoria di tutto rispetto.
Una gestione del PvP basata sul karma che prevede penalità per chi uccide o stordisce gli altri giocatori in situazioni non regolamentate (come ad esempio una guerra dichiarata) che trasforma i giocatori più rissosi in fuorilegge che possono essere eliminati senza alcuna penalità (ma che ovviamente possono godere della ricchezza accumulata con le loro malefatte). Inoltre, può già contare su una base di giocatori che, a giudicare da Reddit e dalla Wiki dedicata, sono molto attivi e sono pronti a creare server alternativi, mod e organizzarsi per collaborare allo sviluppo di una vera e propria civiltà. Life is Feudal sembra allineato alla gran parte dei survival che hanno visto la luce in questi anni: ambiente vastissimo, un sacco di possibilità, una iniziale rozzezza che rischia di scoraggiare i meno avvezzi e un'esperienza che in solitaria può dire veramente poco. Inoltre, l'ambientazione volutamente di basso profilo non contribuisce a renderlo spettacolare. Adesso tutto è in mano ai suoi seguaci: se BitBox riuscirà a soddisfarli e ad aumentare la popolazione la situazione potrebbe farsi interessante, altrimenti vorrà dire che la vita feudale era troppo dura anche per un gioco moderno. Per il momento vi consigliamo di aspettare e vedere come si evolve la situazione, ma se proprio siete curiosi di carne al fuoco ce n'è comunque tanta, a patto di apprezzare il genere.
Conclusioni
PRO
- Ambiente enorme e ricco di variabili
- Sviluppo del personaggio totalmente libero
- Un sacco di possibilità
CONTRO
- Non giocateci da soli
- Per il momento piuttosto rozzo
- Non particolarmente innovativo