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Android 10 Q: tutte le novità

In occasione del lancio di Android Q, facciamo un riepilogo delle sue nuove caratteristiche

SPECIALE di Giorgio Melani   —   04/09/2019

Dall'alto di oltre 2,5 miliardi di utenti attivi per il sistema operativo Google, l'uscita di Android 10 Q rappresenta un evento di grande rilevanza, anche se il suo impatto sarà inizialmente limitato, vista l'adozione selettiva che lo caratterizza, destinata comunque a crescere in breve tempo e in maniera progressiva. I primi smartphone ad ottenere il passaggio ad Android Q sono ovviamente i Google Pixel, che hanno già attraversato diverse fasi di beta attraverso un programma aperto a tutti coloro che ne hanno richiesto l'accesso. Presentato ufficialmente nel corso del Google I/O 2019, il nuovo sistema operativo è stato messo a disposizione in queste ore, confermando dunque le novità che lo caratterizzano. Cerchiamo dunque di fare una raccolta generale delle informazioni emerse finora sul nuovo Android 10 Q.

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Android 10 Q è la decima release maggiore per Android, dunque successiva ad Android 9 Pie e la prima ad abbandonare la classica denominazione legata ai dolci, che giunti alla Q (la lettera identifica le release progressive in ordine alfabetico) cominciava a farsi complicata, sebbene sembra che la scelta iniziale fosse ricaduta su Queen Cake.

Come spesso capita con le release di Android, per la maggior parte si tratta di evoluzioni sulla base delle caratteristiche precedenti del sistema operativo, ma si individuano comunque delle linee guida generali che identificano in maniera particolare Android Q rispetto alle versioni precedenti: una maggiore attenzione alla privacy, alla stabilità e alla sicurezza del sistema da una parte e una maggiore fluidità nell'utilizzo dell'interfaccia, in connubio con la tendenza a una standardizzazione che possa unificare il più possibile gesture e caratteristiche sulle diverse interfacce proprietarie.

Interfaccia: grafica e gesture

Arriva finalmente il famoso Tema Scuro: introdotto già nella beta 3 di Android 10 Q, la nuova visualizzazione fa esattamente quello che dice il suo nome, colorando di nero e tonalità scure le finestre del sistema operativo tra impostazioni e notifiche, così come le principali app ufficiali tenderanno a questo nuovo stile grafico che si associa meglio all'utilizzo degli schermi nelle situazioni di luce più bassa e nelle ore più tarde.

Il sistema di controllo viene arricchito dalle nuove gesture di navigazione, che in Android 10 Q richiamano un'esperienza in stile iPhone: anche queste si sono viste per la prima volta nella beta 3 e fluidificano l'esperienza dell'interfaccia rendendola attiva a tutto schermo, facendoci passare in maniera più intuitiva e veloce da un'app all'altra, avanti e indietro. Ancora da valutare il supporto ai temi: si tratta di una caratteristica inserita nel programma di aggiornamenti di Android 10 Q, che dovrebbe ampliare la personalizzazione del sistema operativo anche al di là degli elementi finora modificabili come forma delle icone, font e colori del sistema. L'idea è la tendenza a una maggiore customizzazione di stili, sfondi, orologi ed elementi visibili in maniera più profonda, almeno per quanto riguarda i Pixel in un primo momento. Non ultimo, il nuovo Android è progettato per supportare la visualizzazione su smartphone pieghevoli come Samsung Galaxy Fold.

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Foto e multimedialità

Sul fronte multimediale, con Android 10 Q fa il loro ingresso ufficiale il Live Caption, ovvero un sistema in grado di creare e inserire sottotitoli automatici all'interno di qualsiasi contenuto come video, podcast, messaggi audio e video registrati con lo smartphone. In sostanza, il sistema è in grado di catturare l'audio in tempo reale e trascriverne i contenuti direttamente in formato testuale, apparendo come classici sottotitoli a schermo.

Sul fronte audio, la nuova release introduce un Sound Amplifier, ovvero un amplificatore audio in grado di agire sulle tracce aumentando il suono e "pulendolo", attraverso filtri che possono isolare le parti principali dai rumori di fondo. Queste sono le introduzioni certe e presentate ufficialmente da Google, ma ci sono ulteriori sviluppi interessanti per il sistema operativo: in base a quanto emerso nel corso della beta, Android 10 Q prevede il supporto a nuovi codec audio/video come l'AV1 che consente uno streaming di alta qualità con banda dati ottimizzata e HDR10+, oltre a un'API nativa per i MIDI sul fronte audio. Inoltre, per quanto riguarda le foto, Google punta su una sorta di nuovo formato chiamato Dynamic Depth image che consente modifica e applicazione di effetti in post-produzione anche alle app third party sulla base di metadati XMP relativi alla profondità di campo, con la possibilità di creare immagini 3D o AR.

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Sicurezza e privacy

Come abbiamo detto, uno degli elementi fondamentali su cui Google si è concentrata nello sviluppo di Android 10 Q è il potenziamento della sicurezza del sistema e della privacy per gli utenti. Rientra in questo principio la riorganizzazione delle opzioni relative alla sicurezza e alla gestione dei dati sensibili, ora tutte disponibili in un unica sezione delle impostazioni in modo da poter essere accessibili in maniera più semplice e diretta.

All'interno di questi principi rientra anche una maggiore attenzione e controllo sulla possibilità di condividere la posizione dell'utente: la nuova release del sistema operativo consente di restringere il tracciamento della posizione, con l'introduzione di nuovi permessi da concedere o meno a seconda delle applicazioni, con la possibilità di fare in modo che la nostra localizzazione GPS possa essere rilevata solo dall'app che si trova in primo piano, dunque evitando che applicazioni in background continuino a tenere traccia della posizione. Queste nuove misure rientrano in generale nella nuova tendenza di Google a prediligere la sicurezza degli utenti, all'interno di quell'ampia manovra che viene definita Project Strobe e che dovrebbe portare anche a un maggior controllo sulle possibilità di condivisione dei file. Inoltre, sono previsti aggiornamenti di sicurezza più tempestivi con la distribuzione attraverso Google Play.

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QoL e comunicazioni

Smart Reply è una funzione che potenzia la risposta semi-automatica, proseguendo sulla strada già intrapresa in questo senso da vari anni a questa parte. In Android 10 Q il sistema presenta soluzioni più intelligenti, in grado di supportare l'utente con una gamma più ampia di soluzioni per semplificare e velocizzare l'invio delle risposte ad altri utenti, suggerendo parole e frasi con maggiore attenzione al contesto e maggiore velocità e reattività. Si tratta di un misto di testo predittivo, riempimento automatico e collegamenti ad altre applicazioni che scattano automaticamente, come quando il sistema riconosce la presenza di un indirizzo nel testo e propone la possibilità di aprire Maps.

In Android 10 Q sono previste inoltre nuove funzionalità per il benessere digitale, con una certa attenzione alla misura nell'utilizzo dello smartphone: rientra in quest'ottica la Focus Mode che ferma le app e limita le caratteristiche più visibili del dispositivo in modo da permetterci ci concentrarci su altro senza incappare in distrazioni. In linea con questi principi, il Family Link consente di impostare alcune limitazioni, in maniera simile ai controlli parentali delle console: in questo modo è possibile limitare la quantità di tempo in cui si può utilizzare lo smartphone, effettuare delle restrizioni sui contenuti e in generale controllare l'attività digitale dei figli.

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Sviluppi su applicazioni e impostazioni

Al di là di quanto annunciato ufficialmente con la release di oggi, ci sono varie informazioni emerse nel corso del beta testing che gettano un po' di luce sugli sviluppi di Android 10 Q attraverso le API rilasciate a disposizione degli sviluppatori. Nell'ottica di un utilizzo più fluido e dinamico delle applicazioni, Android Q adotta alcune nuove soluzioni per velocizzare e rendere più intuitivo il ricorso ad alcune funzionalità generali per le applicazioni. I Setting Panels, ad esempio, consentono di accedere a un menù standard per le diverse applicazioni in maniera particolarmente facile, sfruttando la funzionalità Slices vista già in Android 9 Pie: si tratta di una finestra che compare come pop-up a scomparsa senza occupare l'intero schermo, che consente l'accesso ad alcune impostazioni e opzioni di base delle diverse applicazioni senza uscire da queste. In questo modo, ad esempio, è possibile accedere alle impostazioni di connettività direttamente dal browser internet, oppure modificare il volume e altre impostazioni in un media player, il tutto senza uscire dall'app e dalla schermata visualizzata. In questo design "streamlined" rientra anche Sharing Shortcuts, ovvero una funzionalità studiata appositamente per la condivisione di contenuti tra app diverse.

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Download

Al momento Android 10 è disponibile in forma stabile sui Gogole Pixel ma sta arrivando anche su altri dispositivi come OnePlus, Redmi ed Essential. Qua sotto intanto riportiamo i link da dove effettuare il download del nuovo sistema operativo, come riportato da anche HDblog:

Uscita

Le tempistiche di rilascio di Android 10, come spesso accade con le realese del sistema operativo Google, non sono ancora certe e dipendono dai vari produttori. Al momento, Android 10 risulta disponibile sui Google Pixel e su OnePlus 7 e OnePlus 7 Pro anche se in versione ancora non stabile, corrispondente alla Open Beta 1, mentre sembra sia in versione stabile su Essential Phone e Redmi K20 Pro in India e Cina. È attualmente in sviluppo sui Samsung Galaxy e restiamo in attesa di tempistiche, considerando che nella timeline ufficiale si parla di uscita della versione stabile in generale nel terzo trimestre del 2019.

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