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Assassin's Creed Crossover Stories: il passato e il futuro della serie Ubisoft?

Dopo 2 missioni di Assassin's Creed Crossover Stories, tiriamo le somme di un'esperienza che parte dal passato per disegnare il futuro della serie Ubisoft.

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   22/12/2021
Assassin's Creed Crossover Stories
Assassin's Creed Crossover Stories
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Assassin's Creed Crossover Stories rappresenta, molto probabilmente, un inedito videoludico. Parliamo, infatti, di un pacchetto associato a un unico nome, ma che in realtà va a indicare due aggiornamenti distinti e separati, uno per Assassin's Creed Odyssey e uno per Assassin's Creed Valhalla, contenenti altrettante missioni gratuite: "Chi trova un amico trova un tesoro" e "Un incontro voluto dal fato".

In entrambe le quest ritroviamo Kassandra: se non riuscite a spiegarvi come sia possibile, è meglio che torniate a dedicarvi al completamento della campagna (e dei DLC) di Assassin's Creed Odyssey onde evitare clamorosi spoiler che tuttavia ci risultano inevitabili per mettere in piedi il discorso che vogliamo fare circa il passato e il futuro di Assassin's Creed nelle Crossover Stories.

Assassin's Creed Odyssey

Assassin''s Creed Crossover Stories, Kassandra in compagnia di Erodoto
Assassin''s Creed Crossover Stories, Kassandra in compagnia di Erodoto

Partiamo dalla missione "Chi trova un amico trova un tesoro" di Assassin's Creed Odyssey (qui la recensione), con cui è possibile cimentarsi già dopo aver completato il primo capitolo della campagna (in maniera francamente inspiegabile, visti i risvolti narrativi del pacchetto che infatti avvisa più di una volta del rischio spoiler), recandosi presso il molo di Cefalonia. Lì Kassandra incontra una donna che le rivela un concetto nuovo, quello della vacanza, da sperimentare sul meraviglioso sfondo dell'isola greca di Corfù.

Lasciatasi convincere dalla prospettiva di un periodo più o meno lungo di riposo assoluto, in cui tirare il fiato rispetto alle battaglie e alle estenuanti ricerche per dedicarsi soltanto al sole, al vino e alle feste, la guerriera spartana accetta l'invito e parte, ma viene raggiunta alcuni mesi dopo da Barnaba ed Erodoto, preoccupati per lei.

Assassin's Creed Crossover Stories, Kassandra esplora a cavallo la nuova mappa al tramonto
Assassin's Creed Crossover Stories, Kassandra esplora a cavallo la nuova mappa al tramonto

Nel tentativo di smuovere la loro amica dal torpore in cui da troppo tempo si culla, i due la coinvolgono in una caccia al tesoro chiedendole di trovare una serie di indizi e quindi il prezioso forziere che li renderà ricchi: si tratta di una messinscena, che però a quanto pare ha un concreto fondo di verità visto che anche un gruppo di spietati pirati sta cercando qualcosa sull'isola.

L'avventura si rivela godibile e sfaccettata, in particolar modo se avete la possibilità di giocarla utilizzando un salvataggio a metà campagna e dunque un personaggio non ancora potentissimo, specie considerando che da un certo punto in poi dovremo fare a meno delle abilità speciali di Kassandra e finanche del suo occhio dell'aquila, affidandoci dunque solo all'equipaggiamento e alla prontezza di riflessi per sopravvivere a scontri discretamente impegnativi.

Volendo muovere una critica alla missione gratuita di Assassin's Creed Odyssey, si può dire che in questo caso non si verifica alcun crossover propriamente detto, se non ciò che accade nella scena post-credit (ebbene sì, c'è una scena post-credit) e restituisce un'idea di ciò che gli sviluppatori potrebbero fare con questo personaggio, le cui avventure cominciano nel 432 avanti Cristo e terminano nel 2020.

Kassandra è in effetti una vera e propria viaggiatrice del tempo, resa immortale dal suo stesso sangue e dal bastone di Ermete Trismegisto. Ha dunque vissuto tutti i periodi storici affrontati nella serie di Assassin's Creed, con la possibilità di influenzare gli eventi in qualche modo, di muoversi nell'ombra o di interagire con i più celebri protagonisti del franchise, come accade appunto con Eivor.

Assassin's Creed Valhalla

Assassin's Creed Crossover Stories, Kassandra ed Eivor
Assassin's Creed Crossover Stories, Kassandra ed Eivor

Nel caso della missione gratuita di Assassin's Creed Valhalla (recensione) i requisiti sono un pochino più stringenti, nel senso che bisogna aver completato almeno le prime esperienze oniriche presso la capanna di Valka in quel di Ravensthorpe per poter accedere al nuovo contenuto. Sul molo incontreremo una donna in cerca di aiuto: gli abitanti dell'isola di Skye sembrano impazziti da quando è arrivata una guerriera che secondo la veggente potrebbe essere Randvi.

Eivor parte immediatamente per scoprire come stanno davvero le cose, ma non è Randvi quella con cui si trova a combattere dopo essere giunto sull'isola, bensì Kassandra. I due si affrontano in maniera feroce e lo scontro è assolutamente spettacolare, ma inspiegabilmente non giocabile: dovremo limitarci ad assistere allo scambio di colpi e all'inevitabile chiarimento fra i due protagonisti di Assassin's Creed.

Assassin's Creed Crossover Stories, Eivor alle prese con l'esplorazione dell'isola di Skye
Assassin's Creed Crossover Stories, Eivor alle prese con l'esplorazione dell'isola di Skye

In questo caso il crossover è dunque effettivo, ma la missione in sé risulta breve e piuttosto lineare: non dovremo far altro che trovare una serie di frammenti per poter aprire una porta e lì scoprire finalmente cosa abbia fatto impazzire le persone, cercando un modo per sventare la minaccia. Peraltro cimentarsi con la quest con un personaggio completamente sviluppato trasforma tutti i combattimenti in una banale passeggiata.

Lato fanservice non c'è dubbio che la collaborazione fra Eivor e Kassandra abbia un suo perché, e in tal senso è difficile rimanere insoddisfatti dal loro incontro: prima avversari, poi alleati e infine amici, i due personaggi si comportano in maniera coerente con il proprio vissuto e il doppiaggio in italiano valorizza ulteriormente il tutto, ma avremmo preferito un contenuto di più ampio respiro.

Considerazioni sull'operazione

Assassin's Creed Crossover Stories, Kassandra durante un combattimento
Assassin's Creed Crossover Stories, Kassandra durante un combattimento

Natale si avvicina e non c'è dubbio che Ubisoft ci abbia fatto un gran bel regalo con Assassin's Creed Crossover Stories, introducendo il concetto di base con la missione di Odyssey e concretizzandone alcuni risvolti con quella di Valhalla, sebbene a livello qualitativo i due contenuti non siano affatto paragonabili: la caccia al tesoro condotta da Kassandra sull'isola di Corfù appare molto più interessante e ispirata.

Merito anche dello scenario: sebbene il divario tecnico fra i due giochi sia evidente, così come tutta una serie di aspetti che in Valhalla sono stati migliorati, dal layout dei comandi alla resa degli impatti durante i combattimenti, lo scenario di Corfù si rivela generalmente migliore, più denso e affascinante rispetto all'isola di Skye, un po' desolata.

Assassin's Creed Crossover Stories, Eivor e Kassandra durante il loro primo incontro
Assassin's Creed Crossover Stories, Eivor e Kassandra durante il loro primo incontro

Il motivo per cui questa operazione risulta interessante è però un altro: con la piattaforma Assassin's Creed Infinity all'orizzonte, è lecito chiedersi se sarà questo il modo di impostare la struttura del live service prodotto da Ubisoft, e se Kassandra svolgerà un ruolo centrale per via della sua lunga vita e delle sue potenziali interazioni con tutti gli altri protagonisti della saga.

Certo, Crossover Stories ha anche sollevato qualche perplessità e confermato i limiti di un brand che soffre di grossi problemi di bilanciamento quando i personaggi sono potenziati al massimo, e che non è in grado di offrire esperienze significative se non nell'ambito di missioni multiple, che possiedano una struttura tale da consentire il necessario build-up narrativo prima dell'inevitabile conclusione.

Assassin's Creed Crossover Stories, Kassndra in compagnia di Erodoto e Barnaba
Assassin's Creed Crossover Stories, Kassndra in compagnia di Erodoto e Barnaba

Ci piace considerare dunque questa coppia di missioni come un interessante esperimento con cui tastare il terreno prima di compiere qualche passo concreto nella direzione che probabilmente tutti auspicano: un grosso hub da cui accedere a tutte le esperienze dell'Animus, ma anche a nuove avventure ambientate all'interno di location iconiche come l'Italia rinascimentale, la Francia rivoluzionaria e naturalmente l'antico Egitto.

Insomma, gli appassionati di Assassin's Creed farebbero bene a spolverare la lama celata, perché dopo la nuova espansione L'Alba del Ragnarok il franchise potrebbe sorprenderci con un entusiasmante mix di epoche storiche, nuovi e vecchi personaggi ma anche - si spera - un'attenzione in più nei confronti del bilanciamento e della progressione.