Quello degli esport è ormai un mondo completamente a sé, popolato in molti casi da competizioni che vanno di pari passo con quelle nel mondo reale. Soprattutto quando i giochi che ci sono di mezzo riguardano sport e discipline esistenti anche al di fuori dei nostri monitor, leghe, squadre e campionati vanno infatti a sovrapporsi tra la loro parte reale e quella virtuale. Mentre le squadre di calcio corrono ad assicurarsi i talenti di FIFA e PES come se fossero dei nuovi Ibrahimović, anche il mondo della Formula 1 negli ultimi anni ha fatto passi da gigante nello svolgimento dei suoi gran premi virtuali. Basti pensare che l'ultima edizione del torneo virtuale di Formula 1 ha raggiunto un montepremi di 500.000 dollari, godendo di una popolarità che come stiamo per vedere è andata a crescere durante gli ultimi mesi. Merito della promozione ufficiale della FIA e del circus iridato, ma anche delle possibilità offerte dalla serie F1 di Codemasters, arrivata oltre il suo decimo anno di vita come abbiamo avuto modo di vedere quando ne abbiamo ripercorso la storia pochi giorni fa. Con la diffusione degli esport, la società inglese specializzata in racing game ha dedicato sempre più spazio alla competizione online negli ultimi capitoli usciti, contribuendo così a formare anche all'interno di F1 quel mondo a parte di cui parlavamo in apertura. All'interno di questo mondo c'è naturalmente anche il neo arrivato F1 2020, anticipato nei mesi scorsi da una serie di eventi che hanno portato la Formula 1 virtuale a ottenere le luci della ribalta come non mai.
Gioco virtuale, piloti reali
L'emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid 19 ha scombussolato i piani di tutto lo sport. Lo abbiamo ricordato anche nella recensione di F1 2020, sottolineando come la natura itinerante del campionato di Formula 1 abbia costretto questa competizione a subire i danni maggiori trovandosi in una situazione d'incertezza dalla quale non è ancora uscita del tutto. Mentre nel mondo reale le gare venivano cancellate, quello virtuale è letteralmente esploso in popolarità grazie alla decisione di intrattenere il pubblico con la Virtual Grand Prix Series. Un'idea semplice ma allo stesso tempo geniale, disputando su F1 2019 i gran premi che si sarebbero dovuti svolgere nel calendario vero.
Col periodo di lockdown tenutosi nei mesi scorsi un po' in tutte le nazioni, le gare si sono rivelate un successo sia in termini di spettatori sia di partecipazione da parte di piloti veri. Partendo dal primo Gran Premio del Bahrein tenutosi il 22 marzo, al volante delle monoposto da casa loro si sono infatti uniti nomi come quello di Charles Leclerc, talmente preso dalla guida videoludica da lasciare la propria fidanzata fuori alla porta di casa mentre era in streaming su Twitch. Al pilota della Ferrari si sono uniti anche altri colleghi provenienti dal mondo della Formula 1, per un totale di undici piloti tra i quali Alex Albon, Nicholas Latifi, Lando Norris (o il suo LandoBOT, vista la connessione ballerina) e il vincitore finale George Russell.
Tra Facebook, Twitch, YouTube e televisioni la serie di gran premi è stata guardata da oltre 30 milioni di spettatori in tutto il mondo, con un tamtam che sui social network in pieno lockdown ha portato i GP virtuali a essere trasmessi anche da noi su Sky. La festa virtuale ha visto partecipare ad alcune gare anche persone famose di altri sport, come i nostri calciatori Ciro Immobile e Gianluigi Donnarumma, sfidato anche dal collega portiere Thibaut Courtois. Una serie di eventi che nella situazione tutt'altro che semplice dell'emergenza sanitaria ha permesso ai piloti di continuare a correre in qualche modo, dando risalto alla scena competitiva della serie F1 che comunque era già più viva e vegeta che mai.
F1 2020: le opzioni competitive
Se i GP virtuali con piloti veri sono una novità portata da questo pazzo 2020, sono ormai anni che la Formula 1 Esports Series ha luogo sulle piste della serie targata Codemasters. La prima edizione è quella del 2017 disputata su F1 2017, vinta così come la successiva dal britannico Brandon Leigh. Il titolo di campione della serie di gran premi virtuali dell'anno scorso è andato invece al nostro connazionale David Tonizza. Il formato della competizione esport vede chiunque possieda una copia del gioco possibile partecipante della fase di qualificazione online, in occasione della quale viene effettuata la prima grande scrematura tra i partecipanti. A questa fase iniziale segue poi la Pro Draft, durante la quale i dieci team ufficiali di Formula 1 scelgono i piloti destinati a rappresentarli nella fase finale. Le Pro Series rappresentano l'ostacolo ultimo da superare per raggiungere la gloria: nel 2019 sono stati organizzati quattro eventi da tre gare l'uno, con la data finale tenutasi il 4 dicembre. Tutti gli aggiornamenti sulle gare ufficiali possono essere seguiti anche all'interno del gioco, accedendo all'area esport dedicata.
Qualora non abbiate l'ambizione di diventare dei campioni virtuali di Formula 1, ma vogliate comunque cimentarvi nelle gare online di F1 2020, quest'ultimo offre anche a voi la possibilità di togliervi qualche soddisfazione. Il cuore centrale dell'esperienza è naturalmente il menu multigiocatore presente nella schermata principale, dal quale è possibile accedere a tutta l'esperienza online che F1 2020 ha da offrire. In particolare, gli amanti della competizione possono decidere di prendere parte a un GP virtuale classificato o non classificato, oppure cimentarsi in uno degli eventi proposti dagli sviluppatori. Si tratta in quest'ultimo caso di corse a tema legate alle gare che si svolgono nella realtà, ma anche altri tipi di competizioni riguardanti per esempio le vetture classiche. Vincendo negli eventi settimanali si ottengono i Competition Point da spendere per personalizzare livree e tute del proprio pilota virtuale, mentre i più meritevoli possono sbloccare trofei da esibire nella propria bacheca online.
I consigli per la guida
Viste le possibilità offerte da F1 2020 in termini di modalità di gioco sia in singolo che in multigiocatore, per i fan della Formula 1 sarebbe un peccato perdere l'appuntamento col gioco realizzato da Codemasters. Come tutti i titoli di guida, però, anche F1 2020 richiede un certo periodo di ambientamento, tenendo comunque presente la sua natura simcade che lo rende una via di mezzo molto scalabile tra arcade e simulazione. Da quest'anno poi, gli sviluppatori hanno compiuto ulteriori passi in avanti per permettere anche ai totali novizi di sentirsi subito a proprio agio, ricorrendo a uno stile di guida sportivo che offre tantissimi aiuti una volta in pista.
Nel caso in cui si volessero migliorare i propri tempi e competere nel mondo online, bisogna tuttavia passare allo stile di guida dotato di maggiore realismo, anch'esso comunque bilanciato da una serie di aiuti che è possibile impostare a proprio piacimento. Nel guidare una monoposto di F1 virtuale, gli aspetti critici sono essenzialmente tre: il tempo di frenata, l'imbocco di una curva e il controllo della trazione in fase di accelerazione. Fortunatamente, il gioco può aiutarci in tutti e tre gli aspetti, permettendoci per esempio di impostare una traccia sull'asfalto che ci dica quando frenare e che traiettoria prendere per affrontare al meglio una curva. In modo simile, l'aiuto sulla trazione ci permette di evitare il testacoda premendo troppo sull'acceleratore in fase di uscita. Giocando con il controller e non con il volante, può essere utile impostare anche il cambio automatico o l'automatismo sull'ERS, per evitare di dover premere troppi tasti durante la guida.
Il consiglio che vi diamo è quello di non sottovalutare l'apporto degli aiuti soprattutto nella fase iniziale di ambientamento, né di vergognarvi di farne uso. Una volta ottenuta la giusta dose di confidenza potrete iniziare a disabilitarli un po' per volta, imparando in primis ad aiutarvi per il punto di frenata con i cartelli posti su gran parte dei circuiti. Questi permettono di identificare chiaramente i 150, 100 e 50 metri che mancano alla successiva curva, ma anche nel caso in cui questi dovessero mancare uno dei trucchi sta nel prendere un elemento dell'ambiente circostante come riferimento.
In modo simile, un altro aspetto fondamentale da imparare è quello dell'entrata in curva. Minimizzare l'angolo di girata dello sterzo è la chiave per uscire nel modo più scattante possibile dalla fine di un rettilineo, tentando sempre di entrare da una posizione larga nella curva per poi uscirne dalla parte interna spalancando il gas. Tenete sempre presente il modo di dire "Slow in, Fast Out": un'entrata in curva adeguatamente lenta permette alla nostra vettura di ottenere la traiettoria migliore, per massimizzare l'accelerazione che andremo poi a imprimere grazie alla migliore traiettoria. Il contrario di quello che può tipicamente avvenire quando presi dalla foga arriviamo con eccessiva velocità all'interno di una curva, perdendo poi tempo prezioso per frenare e recuperare la linea di percorrenza migliore creando un angolo di sterzata troppo elevato. Avete altri consigli da dare a chi vuole iniziare adesso a giocare a F1 2020? Diteceli nei commenti!