L’aspetto altamente verosimile degli atleti è poi ulteriormente incrementato da due elementi anch’essi davvero realistici, ovvero le animazioni e la fisica dei tessuti: nel primo caso vanno registrate le movenze fluide e convincenti dei tennisti, nel secondo il modo in cui magliette e pantaloncini “accompagnano” ogni singolo spostamento dei giocatori su schermo. Insomma, Virtua Tennis 3 è quanto di più lontano da alcuni di quei prodotti next-gen dal look oltremodo plasticoso e finto. Anche perché lo scenario non è assolutamente inferiore ai modelli poligonali degli atleti in termini di complessità e ricchezza grafica. La resa delle diverse tipologie di terreno (erba, terra battuta e cemento) è ottima, raccattapalle, giudici ed arbitro sono semplicemente “veri”, sul campo di gioco non manca nulla (sono visibili ombrelloni, panchine e perfino le borse dei tennisti) e i palazzetti offrono un colpo d’occhio notevolissimo, grazie anche al pubblico 3D che li occupa. In linea con la qualità cosmetica appena descritta è il comparto sonoro, che si fa notare soprattutto per i realistici effetti ambientali. Ma Virtua Tennis 3 non è ovviamente solo grafica, è soprattutto il terzo episodio di quella che è probabilmente la miglior serie tennistica di sempre. E sotto il profilo del gameplay, il nuovo prodotto Sega non sembra certo deludere le aspettative: la struttura ludica verte sempre attorno ad uno stile più arcade che simulativo, che contempla l’utilizzo di soli tre tasti per effettuare i diversi colpi (diretto, con effetto e lob). Il gioco è come sempre molto veloce e divertente, e oltretutto estremamente immediato: inoltre, per quanto sia ancora piuttosto presto per dare giudizi veri e propri, l’AI degli avversari sembra più raffinata, imponendo all’utente l’attuazione di una certa tattica durante gli incontri. Previsto per il 2007 su Xbox360 e PS3 -versione da noi testata ma che non dovrebbe differire da quella per la console Microsoft- Virtua Tennis 3 sembra davvero curato in ogni aspetto: l’esperienza di Sega con il franchise dovrebbe assicurare a quanto di buono visto finora una struttura adeguata, quindi non resta che guardare al futuro con grande ottimismo.
Virtua Tennis 3 era presente sullo showfloor di Lipsia in una versione simile a quella vista all’E3, ma l’assoluta tranquillità dello stand privato Sega ci ha consentito di giocarci molto più intensamente di quanto non avessimo potuto fare a Los Angeles. Completo circa al 40%, Virtua Tennis 3 continua la brillane tradizione della serie in termini di qualità grafica, offrendo un autentico spettacolo per gli occhi. I modelli poligonali dei giocatori sono anzitutto estremamente dettagliati: non si parla semplicemente di somiglianza con le controparti reali, ma di vere e proprie chicche visive come rughe, imperfezioni della pelle, espressioni facciali, sudore e quant’altro.