Sono numerosi i racconti di resilienza che popolano l'industria dei videogiochi, epopee di studi di sviluppo o di singoli individui così innamorati delle loro creature da fare di tutto pur di vedere pubblicate le proprie fatiche. Tra queste c'è la storia di Slow Bros., studio di sviluppo fondato nel 2015 da un gruppo di amici tedeschi con un obiettivo: dar seguito a una conversazione saltata fuori durante una cena undici anni prima.
Quest'idea è Harold Halibut, un gioco narrativo "fatto a mano", che utilizza la tecnica dello stop motion per mettere in scena un'avventura piena di emozioni e umorismo. Durante la Gamescom 2023 abbiamo potuto provare diversi scenari, commentati per noi da Onat Hekimoglu, Game Director e Compositore, e Ole Tillmann, Art Director e Scrittore. Una mezz'ora intensa, fatta di tante risate e qualche lacrima.
Chi è Harold
Harold Halibut racconta la storia del suo omonimo protagonista, partito con una nave spaziale arca dalla Terra durante la Guerra Fredda. Dopo un viaggio lunghissimo e complesso, l'intero equipaggio realizza che la terra promessa non è altro che un pianeta ricoperto da vasti oceani e dall'atmosfera tossica. L'unica alternativa per gli abitanti della nave arca è atterrare sulle profondità del mare e insediare lì la loro piccola città sottomarina. Harold è uno dei tecnici manutentori della nave, che, una notte, fa una scoperta che cambierà la sua vita e quella di tutti gli altri suoi compagni.
Essendo un'avventura narrativa, conversazione ed esplorazione saranno le due attività principali che caratterizzano l'azione di gioco, ma vi possiamo assicurare che non vi stuferete mai di fare "solo" quello. Tutti gli scenari sono liberamente esplorabili e ricchi di interazioni, spesso commentati dalla voce interiore del protagonista. I dialoghi con altri personaggi sono sempre stimolanti e incredibilmente doppiati e influenzeranno chiaramente la progressione dell'avventura in base alle scelte fatte.
Durante la prova ci siamo fatti incastrare dalla pasticcera, che ci ha chiesto di aiutarla a convincere gli altri commercianti della via principale della nave a concedere più visibilità alla sua attività. Siamo poi saltati qua e là nel resto dell'avventura assistendo al primo momento topico della storia: la visita di una caverna sottomarina. A colpirci in particolare è stato l'accompagnamento musicale, sempre incredibilmente evocativo. "La colonna sonora è un mix di brani sotto licenza e composizioni originali, molte delle canzoni le ho scritte personalmente, ma altrettanta cura l'abbiamo riposta nello scegliere tracce già esistenti" ci dice Hekimoglu. Si passa da pezzi di musica tedesca anni '60 a melodie di solo pianoforte, tutte straordinariamente in sintonia con le lo stile delle scene.
La realizzazione di Harold Halibut
In ogni momento dell'avventura, è possibile ingrandire la scena premendo il tasto di zoom per godere degli incredibili dettagli di scenari e modelli dei personaggi. Come detto, ogni asset di Harold Halibut è fatto a mano e nella stanza in cui abbiamo provato il gioco era possibile vedere alcuni dei pupazzi e degli oggetti di scena utilizzati. La dimensione tra cose e persone era però diversa, con le prime molto più piccole delle seconde, ma c'è un motivo, che ci spiega Tillmann. "I personaggi e gli scenari sono stati creati su due scale diverse per via delle esigenze di scanning, con i pupazzi grossi di solito il doppio. Sugli ambienti abbiamo eseguito pochissima post produzione, gli unici due ostacoli erano dati essenzialmente dalle superfici trasparenti, che non possono essere scannerizzate, e dall'illuminazione e alcune animazioni come effetti particellari, aggiunti poi digitalmente".
"Per quanto riguarda i personaggi ci siamo mossi su due fronti, iniziando con la creazione a mano dei pupazzi e successivamente scansionandoli in 3D. Parallelamente abbiamo creato i modelli animati partendo da registrazioni in motion capture, così da conferire loro l'effetto in stop motion. Una volta ottenuto lo scheletro digitale, eravamo pronti ad adattargli sopra le scansioni delle marionette. Il risultato è un incrocio molto strano tra movenze incredibilmente naturali e fluidi e la goffaggine, in senso positivo, che ci si aspetta da un pupazzetto. Tutti i movimenti sono molto basilari, comprese le animazioni dei volti, ma che acquistano una forte personalità attraverso il doppiaggio (attualmente la durata complessiva dei dialoghi presenti nel gioco ammonta a nove ore).
Bastano davvero pochi minuti per capire la grande preparazione e competenza cinematografica di Slow Bros. Anche se il team è formato da poche persone e ha conosciuto negli anni momenti di stanca, se non addirittura di arresto, quello che abbiamo potuto provare alla Gamescom di Harold Halibut ci è sembrato decisamente solido, al netto di qualche bug di cui gli sviluppatori erano a conoscenza. Il risultato finale è molto vicino alle produzioni animate di Wes Anderson, come Fantastic Mr. Fox e L'isola dei Cani, ma non solo per il fattore stop motion. Ambientazioni, storia, musica, tutto è al posto giusto. Il tono dei dialoghi in alcuni momenti ci ha ricordato lo stile di alcune sceneggiature, ad esempio quelle di Bill Lawrence, caratterizzate da conversazioni realistiche e leggere ma, al contempo, capaci di spiazzare lo spettatore con qualche battuta molto affilata, di quelle che entrano in profondità perché sai che sono dolorosamente vere. Gli sviluppatori ci dicono che il gioco uscirà nel 2024 e sarà disponibile al lancio per tutti gli iscritti a Xbox Game Pass. Non concedere ad Harold Halibut nemmeno una possibilità, sappiatelo, è davvero un crimine.
CERTEZZE
- Tutto fatto a mano
- Autentico e toccante
DUBBI
- Non innova particolarmente la formula narrativa