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Horizon Forbidden West: la versione PS5 a confronto con quella PS4 e PS4 Pro

Abbiamo analizzato a fondo le differenze tecniche e grafiche tra le 3 versioni di Horizon Forbidden West, ovvero PS5, PS4 e PS4 Pro. Ecco il nostro dettagliato resoconto, anche in video!

SPECIALE di Pierpaolo Greco   —   15/02/2022
Horizon Forbidden West
Horizon Forbidden West
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Partiamo da un presupposto molto importante e anche adeguatamente raccontato nella nostra recensione di Horizon Forbidden West: non ha importanza dove siate intenzionati a giocare il sequel firmato Guerrilla perché questo action open world è semplicemente eccellente sotto il profilo visivo sia sulla vecchissima PS4, anche liscia, che sulla nuova, fiammante PS5.

Chiaro è che più potente sarà la console utilizzata e migliore sarà la resa grafica del gioco non solo in termini di risoluzione di rendering, ma anche e soprattutto per quello che concerne l'effettistica e la qualità di texture, particellari, modelli e orizzonte visivo.

In questo nostro speciale cercheremo di fare il punto della situazione su quanto emerso durante la nostra sessione di recensione, unito a quanto analizzato e approfondito da molteplici testate e Youtuber, in primis IGN, Digital Foundry ed El Analista de Bits con l'obiettivo di offrirvi la migliore sintesi possibile sulle differenze tecniche e grafiche tra le varie versioni disponibili di Horizon Forbidden West.

Prima di iniziare, un rapidissimo riassunto: il gioco è un'esclusiva PlayStation disponibile dal 18 febbraio su PS4 e PS5 con un aggiornamento gratuito in caso si decida di prendere la versione per console old-gen per poi passare in un secondo momento a quella next-gen. Tutte le valutazioni e i test che abbiamo effettuato sono basati sulla versione 1.003 del gioco.

Risoluzione e frame rate

Uno splendido paesaggio montuoso di Horizon Forbidden West
Uno splendido paesaggio montuoso di Horizon Forbidden West

Partiamo dagli elementi più ovvi: la risoluzione e il frame rate.
Forbidden West gira su PS4 e PS4 Pro con un'unica impostazione grafica che punta al migliore compromesso possibile tra qualità di rendering e risoluzione con l'obiettivo di raggiungere un frame rate fisso di 30 FPS. Nel caso della versione PS5 invece, è sempre possibile scegliere tra una impostazione con priorità alla "Risoluzione" e un'altra focalizzata sulle "Prestazioni". Nel primo caso il frame rate sarà bloccato a 30 FPS esattamente come nelle edizioni old-gen; selezionando l'opzione Prestazioni avremo invece 60 frame al secondo per tutto il corso dell'avventura.

Ma entriamo nel dettaglio delle risoluzioni.
Forbidden West gira a 1080p su PS4 liscia. Purtroppo l'utilizzo dell'upscaling rende molto complesso risalire alla risoluzione nativa di rendering, ma le prime analisi di IGN parlano di un output variabile che si spinge fino al limite inferiore di 900p.
Passando a una PS4 Pro risulta immediatamente visibile come la pulizia del rendering faccia un enorme passo in avanti e difatti ci troviamo davanti a una risoluzione di ouput di 1800p. Siamo ancora lontani dai 2160p del 4K raggiunto con il primo Horizon Zero Dawn ma l'onnipresente utilizzo del checkerboard riesce a offrire una qualità di molto superiore alla versione PS4 liscia, senza andare a intaccare le performance del rendering.

Lo stesso rendering di output a 1800p è quello utilizzato anche da PS5 nel caso in cui si opti per la modalità grafica Prestazioni e si vogliano quindi raggiungere i 60 FPS. Risulta comunque molto complesso calcolare con precisione la reale risoluzione di rendering, visto che a intervenire ci sono sia il checkerboard che tecniche più avanzate di anti-aliasing come il Temporal o l'FXAA, il Fast Approximate. Questi ultimi intervengono per cercare di coprire ogni artefatto grafico ma, nel caso di scenari particolarmente complessi dove i nemici sullo schermo sono molteplici e c'è tanta vegetazione, il rendering si spinge fino alla risoluzione inferiore di 1620p, riducendo ulteriormente il numero di pixel renderizzati su schermo nel tentativo, ben riuscito, di mantenere il frame rate ancorato sui 60 FPS.

Volumetrici e particellari in Horizon Forbidden West sono sbalorditivi
Volumetrici e particellari in Horizon Forbidden West sono sbalorditivi

Guardando con grandissima attenzione è possibile notare la riduzione nella pulizia e nella limpidezza dei singoli elementi su schermo, specie nei punti in cui si intersecano modelli e oggetti, ma la differenza di chiarezza tra la modalità Prestazioni e quella Risoluzione su PS5 è di molto inferiore alla differenza che è possibile notare tra il rendering di PS4 Pro e quello di PS4.

Nel caso in cui si propenda per la modalità Risoluzione su PS5, Forbidden West raggiunge i 4K nativi senza compromessi, ma bisognerà accettare il frame rate bloccato a 30 FPS.

Volendo scendere ulteriormente nel dettaglio di un confronto con l'originale Horizon Zero Dawn, la combinazione di una risoluzione nativa più bassa unita alle varie tecniche di anti-aliasing che tendono a lasciare una patina su tutti gli elementi del gioco e a generare un micro-blur durante i movimenti più concitati, comporta una qualità visiva inferiore in Forbidden West rispetto al prequel quando i due giochi vengono fatti girare su PS4 liscia, ma il contraltare è una maggiore quantità di elementi su schermo del titolo più recente, con, tra l'altro, una maggiore stabilità del frame rate.

Tutti gli effetti volumetrici sono superiori, i particellari sono molto più abbondanti, le ombre proiettate dai personaggi sono più precise e soprattutto c'è una densità di vegetazione e di fauna nettamente maggiore rispetto a quanto visto in Zero Dawn. Per non parlare poi delle interazioni con la flora che risultano sempre le stesse di altissimo livello indipendentemente da dove viene fatto girare il gioco: sia su PS4 che su PS5 erba, cespugli e fiori reagiscono al passaggio di Aloy.

Una questione di qualità

Le animazioni e l'espressività facciale dei personaggi di Horizon Forbidden West non temono confronti tra gli open world
Le animazioni e l'espressività facciale dei personaggi di Horizon Forbidden West non temono confronti tra gli open world

La prima cosa che si nota nel passaggio da PS4 a PS4 Pro a PS5 è il miglioramento della qualità dell'immagine che guadagna in pulizia e chiarezza e aiuta a rendere tutti gli elementi su schermo molto più facilmente identificabili ed evidenti soprattutto sulla media e lunga distanza. Cambia anche l'effettistica, la densità degli oggetti su schermo e la complessità della loro geometria, oltre ad essere presente un importante aumento della qualità di texure e asset. Come riportato anche da Digital Foundry, è incredibile il lavoro di rifinitura operato da Guerrilla per cercare di sfruttare davvero al massimo delle loro possibilità PS4 e PS4 Pro. È infatti presente una versione software del variable rate shading applicato alla vegetazione, mentre alcuni elementi accessori dello scenario sono stati tagliati in blocco come ad esempio il muschio che manca completamente sulla console più vecchia.

È invece incredibile come su PS5 il salto in avanti sia sensibile anche per quello che concerne la qualità delle texture e la conta poligonale di tutti gli oggetti e modelli che, in combinazione con una gestione eccezionale del Level of Detail, comportano la riduzione a zero di quel pop in tipico degli open world legato al cambio di qualità degli oggetti su schermo man mano che ci avviciniamo o allontaniamo da essi. La maggiore potenza di calcolo di PS5 ha permesso a Guerrilla di migliorare ulteriormente il suo engine proprietario per rendere l'esperienza visiva del mondo di Horizon fluidissima e senza effetti visivi stranianti.

Un lavoro similare ha toccato anche la gestione delle fasi subacquee con l'aggiunta di riflessi e rifrazioni molto più avanzate e un aumento sensibile della flora presente nelle profondità marine. Tutti elementi che sono invece assenti o fortemente ridimensionati su old-gen. Stesso discorso vale per il rendering dello splendido cielo: su PS5 le nuvole godono di formazioni più realistiche e stratificate laddove su PS4 e Pro sembra venire meno un certo grado di dinamismo con una riduzione sensibile della qualità.

L'illuminazione potenzia le colorazioni tipiche dei biomi di Horizon Forbidden West
L'illuminazione potenzia le colorazioni tipiche dei biomi di Horizon Forbidden West

I ragazzi di Guerrilla sono stati bravissimi anche a portare su un altro livello il realismo e la varietà delle interazioni di Aloy con il mondo di gioco. La sabbia, la neve e anche alcune parti dell'erba vengono concretamente deformati dal passaggio della protagonista, mentre le condizioni meteo e la forza del vento hanno ripercussioni credibili sulla vegetazione: cespugli e alberi si muovono in funzione dell'intensità delle masse d'aria, mentre la pioggia si trasforma in neve al salire dell'altitudine oppure cede il passo alle tempeste di sabbia quanto si gioca nel bioma desertico.

Come se questo non bastasse, la presenza di specchi d'acqua in cui Aloy può muoversi liberamente ha comportato lo sviluppo di una simulazione dedicata alle masse d'acqua che ora concorrono alla formazione di onde e schiuma in tempo reale, così come ad una gestione potenziata dei riflessi e delle rifrazioni al di sopra e al di sotto delle superfici liquide. Vi ricordiamo che Horizon Forbidden West non implementa il ray tracing, ma questa assenza non si fa mai davvero sentire.

Come ben evidenziato da IGN, il team di sviluppo ha saputo ulteriormente migliorare l'effetto bokeh che stacca Aloy dallo sfondo e dagli altri elementi presenti sullo scenario, anche nelle immediate vicinanze della protagonista. Il risultato visivo è ancora più piacevole e amalgamato rispetto a quanto visto in Zero Dawn e, in unione con i colori accesi e vibranti di questo sequel, contribuisce spesso a restituire un piacevole effetto miniatura e tilt-shift soprattutto quando ci troviamo all'interno dei villaggi.

Le animazioni

In Horizon Forbidden West sono state aggiunte moltissime animazioni inedite
In Horizon Forbidden West sono state aggiunte moltissime animazioni inedite

Si potrebbe discutere a lungo sulla questione delle animazioni riciclate che, abbiamo visto, ha fatto storcere il naso ad alcuni giocatori particolarmente molesti ma, a parte non poter criticare una pratica comune e naturale nel campo dello sviluppo dei videogiochi, ancora una volta è anzi evidente lo splendido lavoro svolto da un team PlayStation in questo ambito, con tantissime animazioni di attacco, finish e interazioni che contribuiscono a rendere la presenza di Aloy nel mondo di gioco credibile e soprattutto coerente con la sua fisicità e con la potenza dei colpi inferti.

Lo splendido lavoro svolto sulle animazioni, sulla gestualità e sulle espressioni visive si spinge ben lontano dalla sua protagonista coinvolgendo tutti i comprimari, le macchine e buona parte dei personaggi secondari, in modo perfettamente trasversale per tutte le versioni del gioco. Tra l'altro, proprio la qualità delle espressioni facciali e lo stacco netto tra i personaggi e lo scenario sono ulteriormente potenziati da un nuovo sistema di illuminazione che il team ha potuto realizzare esclusivamente su PS5 e che permette di utilizzare la profondità e la qualità della gestione dell'illuminazione che solitamente viene relegata soltanto alle cutscene, anche durante il normale flusso del gameplay con un aumento di profondità e credibilità delle ombre che si intersecano con i vari elementi del viso e del vestiario. Specie durante i primi piani o in presenza di più modelli su schermo, il passo in avanti compiuto da PS5 rispetto alle versioni old-gen è evidente.

Guerrilla ha saputo spingere in avanti anche la gestione della fisica dei capelli di Aloy e degli ammennicoli legati al suo equipaggiamento. Se si escludono alcune fasi in cui gli ondeggiamenti risultano eccessivi e poco coerenti con la fisica, specie per quello che riguarda i dreadlock della protagonista, i movimenti restituiscono grande credibilità soprattutto durante gli attacchi più violenti o quando si attivano le finish, restituendo un'ulteriore sensazione di "riempimento" dello schermo.

Le performance

Tutta la flora reagisce al passaggio di Aloy in Horizon Forbidden West
Tutta la flora reagisce al passaggio di Aloy in Horizon Forbidden West

È necessario anche approfondire un minimo la questione performance, anche se in questo caso dovremo basarci esclusivamente su quanto riportato da IGN e Digital Foundry.

Partiamo col dire che tutte e tre le versioni del gioco riescono a mantenere grandissima stabilità nel frame rate, ma con alcune peculiarità.
Partiamo da Forbidden West su PS4 liscia. Come già detto, il frame rate è bloccato a 30 FPS e non ci sono modalità grafiche selezionabili. Il gioco presenta una serie di micro-rallentamenti che diventano più visibili ed evidenti in presenza di alcuni scenari aperti o molto affollati. Nulla che mini in modo concreto la qualità del gameplay e la latenza dei comandi, ma è chiaro come la vecchia console di Sony abbia davvero raggiunto ogni suo limite. Da questo punto di vista il lavoro svolto da Guerrilla per far girare tutto questo ben di dio in modo perfettamente giocabile, ha quasi del miracoloso.

Su PS4 Pro i rallentamenti mentre si gioca sono sensibilmente ridotti, ma permangono alcuni scatti nel corso delle sequenze d'intermezzo. Scatti particolarmente evidenti durante i tagli di regia tra una scena e la successiva.

Semplicemente granitico invece l'output del rendering su PS5 con un frame rate stabilissimo in entrambe le modalità grafiche in tutti gli scenari di gioco, con l'unica eccezione rappresentata da alcune cutscene che sembrano soffrire del medesimo stuttering di PS4 Pro. Scegliere quindi tra la modalità Prestazioni e quella Risoluzione diventa quindi una pura questione di gusto personale. È chiaro che il passaggio dai 2160p nativi ai 1800p in checkerboard equivale a una riduzione sensibile del numero di pixel su schermo e quindi a un peggioramento generale della qualità e chiarezza visiva, ma avere il doppio del frame rate, stabilissimo, con evidenti ripercussioni sul combattimento e sulla latenza dei comandi, rende la selezione dell'impostazione Prestazioni una scelta obbligata a nostro parere. Il compromesso grafico con cui dovrete fare i conti, ovvero la riduzione di qualità dell'immagine e di complessità degli elementi su schermo, è facilmente sorvolabile vista e considerata la resa complessiva comunque raggiunta dal gioco anche in modalità Prestazioni.

Nonostante la grande distanza visiva del rendering il pop-in è praticamente inesistente
Nonostante la grande distanza visiva del rendering il pop-in è praticamente inesistente

Concludiamo con un riferimento rapido ai tempi di caricamento di Horizon Forbidden West. Il gioco impiega circa 50 secondi ad avviarsi su PS4 e poco più della metà a caricare la stessa mole di dati su PS4 Pro: ovvero 27 secondi. Notevole il loading su PS5 che viene ulteriormente dimezzato raggiungendo i 12 secondi o addirittura i 5 secondi nel caso del fast travel. Forse ancora troppi per un gioco che dovrebbe essere fulmineo su next-gen, ma comunque un buon risultato per un titolo cross-gen open world che presenta una così vasta mole di dati da precaricare in memoria, prima di garantire un gameplay completamente privo di ulteriori caricamenti.

Speriamo che questa sintesi degli elementi tecnici del gioco a partire dalla nostra esperienza e da quanto riportato in giro sulla rete, vi possa dare qualche elemento aggiuntivo per poter giudicare lo splendido lavoro svolto da Guerrilla e Sony anche con questa esclusiva. E vi invitiamo a scriverci le vostre considerazioni nei commenti qui in basso.