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Indiana Jones e l'Antico Cerchio: tutti i dettagli e le nuove informazioni dal gameplay mostrato alla Gamescom

Protagonista dell'Opening Night Live che anticipa la Gamescom, Indiana Jones e l'Antico Cerchio torna a mostrarsi con una nuova sequenza di gameplay ricca di dettagli e informazioni.

ANTEPRIMA di Pierpaolo Greco   —   20/08/2024
Primo piano di Indiana Jones
Indiana Jones e l'antico Cerchio
Indiana Jones e l'antico Cerchio
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Che Indiana Jones e l'Antico Cerchio sia il gioco più atteso dell'anno per Xbox è ormai un dato di fatto. Fin dal suo annuncio, l'opera ha sorpreso anche per il suo essere frutto del lavoro congiunto di realtà solo all'apparenza lontane: la produzione esecutiva di Todd Howard, l'uomo di The Elder Scrolls e Fallout, lo sviluppo di MachineGames, il team campione di sparatutto in prima persona come i vari Wolfenstein, il patrocinio di Bethesda e Lucasfilm che si preoccupano di metterci i soldi e di supervisionare la coerenza dell'intero progetto.

E Indiana Jones si ritrova così con l'onere di tenere sulle spalle la sorte della piattaforma di Microsoft almeno per quello che concerne la fine del 2024: un prodotto che deve essere di massa, che deve riuscire a superare i disastri vissuti dal personaggio nelle sue due più recenti apparizioni cinematografiche e che deve saper approfittare del vuoto pneumatico che si sta vivendo in casa PS5 da fin troppi mesi.

E a questo proposito cade a fagiolo l'annuncio dell'arrivo del gioco anche su PS5 dopo una breve esclusiva temporale, a dimostrare per l'ennesima volta come il capitano Phil Spencer continui a cambiare rotta forse per una mancanza di direzione lucida e precisa. Ma per ora focalizziamoci su quello che è stato lo splendido epilogo dell'Opening Night Live che ha ufficialmente dato il via alla Gamescom 2024 e che ha visto per protagonista proprio il nuovo progetto videoludico di MachineGames.

Niente più filmati o sequenze dall'elevato impatto narrativo colme di fasi scriptate: stavolta il focus è stato il gameplay nella sua accezione più pura, per quanto tagliuzzato per ragioni di ritmo, e in questa anteprima cercheremo di fare il punto della situazione su quello che è stato mostrato approfittando anche di una breve presentazione a cui abbiamo potuto assistere in anticipo e che ci ha permesso di scoprire qualcosa in più sugli elementi fondanti di Indiana Jones e l'Antico Cerchio. Ma prima di andare al dunque ne approfittiamo anche per ricordarvi che il gioco arriverà sul mercato il 9 dicembre su PC e Xbox Series X|S ovviamente in day one sul Game Pass e a primavera, circa 6 mesi dopo come si vociferava da un po' di tempo su PS5..

La perfetta atmosfera alla Indiana Jones

La sequenza mostrata è probabilmente la prima che davvero riesce a evocare quella tipica atmosfera che ha reso così iconico il franchise di Indiana Jones: c'è il costante scambio di battute tra Indy e Gina, la coprotagonista interpretata da Alessandra Mastronardi, l'esplorazione ricca di suspence, il senso di pericolo generato dagli inevitabili trabocchetti, la meraviglia causata dalle ricchezze che si schiudono davanti agli occhi dell'archeologo una volta superati gli enigmi.

Un bel primo piano di Indiana Jones
Un bel primo piano di Indiana Jones

Ciò che si nota probabilmente con più forza durante il gameplay ambientato nei pressi della Grande Sfinge di Giza e all'interno della stessa, sono quei costanti rimandi soprattutto alla prima pellicola di Steven Spielberg, I Predatori dell'Arca Perduta, da cui l'Antico Cerchio attinge con forza per quello che concerne immaginario e sensibilità artistiche, pur portando in scena, lo ricordiamo ancora una volta, una storia completamente inedita e originale che si piazza a cavallo tra i primi due film.

Più in generale quello che abbiamo percepito durante la presentazione riservata alla stampa è una precisa volontà del team di sviluppo di dedicare grande cura ed enorme attenzione proprio alla creazione delle varie ambientazioni anche attingendo a piene mani dagli archivi di Lucasfilm e agli innumerevoli bozzetti e concept art realizzati all'epoca a cui si aggiungono, ovviamente, quelli creati dagli artisti di Bethesda e MachineGames nel corso dello sviluppo.

Nel gioco Giza sarà soltanto una delle location che potremo esplorare: come visto anche nei precedenti trailer, Indy attraverserà le montagne dell'Himalaya e svolgerà una parte cardine della sua investigazione anche nel Vaticano che, da quanto ci è sembrato di capire, rappresenterà una sorta di hub per alcune parti del gioco. In generale comunque, l'obiettivo di MachineGames è di evocare quel fascino tipico delle avventure di Indiana Jones, dove ogni luogo è intriso di mistero e pericolo.

Indiana Jones e Gina in una base nazista sull'Himalaya
Indiana Jones e Gina in una base nazista sull'Himalaya

Non dovrebbero mancare persino quei momenti tipici dei film dove Indy si trova in situazioni di pericolo estremo e riesce a cavarsela un po' per (poco) ingegno e un po' per (molta) fortuna. Nel trailer si intravede chiaramente una sequenza a bordo di un caccia che dovrebbe concludersi con un assurdo salto in volo da un velivolo a quello vicino controllato da un avversario.

E ovviamente gran parte del lavoro del team è stato rivolto alla creazione di luoghi completamente inventati, ma in linea con l'immaginario della serie e coerenti con templi e luoghi sacri realmente esistiti e di cui magari oggi è possibile scorgere solo qualche rudere avvolto dalla vegetazione.

Avventura, shooter o stealth?

L'altro elemento che esce fuori con forza durante la presentazione del gameplay è la capacità de l'Antico Cerchio di allontanarsi con forza dalle esperienze estremamente frenetiche, run and gun, per cui si è fatta notare in passato MachineGames con il suo lavoro su di Wolfenstein, pur mantenendo la visuale in prima persona.

Indiana Jones sarà infatti prima di tutto un'avventura con un grandissimo focus sulla componente esplorativa e sulla risoluzione di enigmi, un po' una sorta di Uncharted o Tomb Raider, dove chiaramente la dinamica action sarà sì presente ma, dato lo sbilanciamento numerico e di forze di Indy, costringerà il giocatore a ricorrere alle armi e al combattimento come ultimissima spiaggia, magari sfruttando il più possibile gli elementi di copertura offerti dallo scenario e le numerose suppellettili e armi di fortuna che potremo raccogliere durante le nostre fughe e studiando a dovere l'ambiente prima di agire.

Il diario di Indiana Jones è un elemento cruciale per la soluzione degli enigmi
Il diario di Indiana Jones è un elemento cruciale per la soluzione degli enigmi

La componente stealth sarà alla base delle infiltrazioni negli accampamenti nemici o per raggiungere i luoghi sacri e le reliquie in essi nascosti, senza farci beccare dai nazisti e dalle truppe al servizio di Emmerich Vossenhouse, l'antagonista di Indiana Jones. Non sembra esserci una sorta di indicatore di rumore o luminosità, ma è chiaro che nel momento in cui Indy si muoverà accucciato, risulterà molto meno visibile agli avversari e, probabilmente, anche più silenzioso. Si intravede invece chiaramente nel trailer un indicatore di adrenalina che impedirà al protagonista di utilizzare a ripetizione la frusta e anche di correre e saltare con eccessiva agilità e frenesia in giro per lo scenario.

Quando però si tratterà di menare le mani, sembra che MachineGames non si sia fatta trovare impreparata e anzi abbia studiato a fondo il personaggio per tentare di portare su schermo quelle interazioni che ben rappresentano lo stile iconico di Indy. Si potrà sparare qualche colpo con il revolver che Indiana porta con sé e sarà sempre possibile raccogliere al volo un mitragliatore lasciato cadere da un qualche nemico, ma dove il gioco sembra riversare gran parte della sua profondità è nelle scazzottate. Da quanto si intravede infatti, sarà necessario utilizzare la giusta combinazione di strategia, tempismo e creatività. I giocatori possono decidere se usare la forza bruta, combinando attacchi potenti e colpi più leggeri e rapidi in una serie di combo che comprendono anche schivate, blocchi e parate difensive. E chiaramente sarà sempre possibile raccogliere al volo un oggetto da lanciare contro il malcapitato di turno nel tentativo di stordirlo prima che arrivi a distanza di braccio.

La frusta di Indy non servirà solo per combattere ma è fondamentale per esplorare gli ambienti
La frusta di Indy non servirà solo per combattere ma è fondamentale per esplorare gli ambienti

E poi c'è la frusta che gioca un ruolo centrale non solo nell'esplorazione e nella risoluzione degli enigmi, ma anche nel sistema di combattimento. Con la frusta potremo disarmare i nemici, colpirli dalla distanza e soprattutto renderli inabili per un tempo limitato, facendo cadere all'avversario l'arma che sta imbracciando prima che possa prenderci di mira, oppure facendolo rovinare a terra dopo averlo sbilanciato con un colpo di frusta ben piazzato contro una gamba.

La capacità di combinare la frusta con le armi e con gli oggetti trovati sul campo, dovrebbe permettere grande libertà di azione e anche una discreta dose di varietà alle situazioni in cui Indy dovrà vedersela con i nazisti, ma chiaramente queste sono soltanto impressioni e valutazioni a partire dai trailer e dovremo per forza di cose verificare quanto appena scritto in occasione di una prova con mano che speriamo possa esserci prima dell'uscita del gioco.

E poi ci sono gli enigmi

Indiana Jones non è solo la sua frusta e un elemento cardine del gameplay de l'Antico Cerchio è rappresentato dagli enigmi che dovrebbero arricchire e soprattutto rendere ben distinto questo titolo da tutti gli altri adventure in prima persona arrivati sul mercato in questi anni e per risolverli avremo a disposizione altri 2 strumenti che hanno fatto la fortuna dell'archeologo più famoso del mondo: il suo diario e la fotocamera di Gina.

Partiamo proprio da quest'ultima che, da quanto si intravede nel trailer, dovrebbe essere uno strumento fondamentale per documentare il viaggio di Indiana e raccogliere indizi cruciali per poter proseguire nell'avventura. Ogni fotografia scattata può fornire informazioni vitali per comprendere meglio l'ambiente circostante e scoprire quei segreti nascosti che potrebbero sfuggire ad una prima occhiata rapida. Probabilmente l'uso della macchina fotografica è anche alla base di un immancabile sistema di collezionabili e per raccogliere quei punti avventura che dovrebbero consentire la personalizzazione di Indiana Jones secondo un albero di talenti e abilità di cui ancora si sa poco o nulla.

MachineGames ha investito moltissimo tempo nella creazione di ambienti e strutture credibili e coerenti
MachineGames ha investito moltissimo tempo nella creazione di ambienti e strutture credibili e coerenti

Il diario di Indy è l'altro strumento indispensabile che si andrà a popolare in automatico nel corso del gioco riempiendosi con le annotazioni, le foto e gli schizzi a mano relativi alle scoperte fatte dal giocatore. Man mano che si esplorano nuovi luoghi e si raccolgono informazioni, il diario archivia tutto diventando una sorta di enciclopedia dettagliata del viaggio, contenente mappe, appunti, fotografie e lettere che non solo fungono da promemoria, ma offrono anche indizi utili per risolvere gli enigmi e valutare le successive destinazioni da raggiungere in quella che dovrebbe essere una struttura abbastanza lineare suddivisa in missioni con tutta una serie di missioni svolgibili in modo facoltativo.

Tornando invece ancora un attimo a parlare della frusta, questa non servirà solo come strumento di offesa, ma anzi per gran parte del tempo la utilizzeremo per gestire l'esplorazione dell'ambiente visto che ci servirà per arrampicarci, superare burroni e anche attivare meccanismi e marchingegni dalla distanza, aggirando magari grate o blocchi che non ci consentono di avere un accesso diretto a leve e pulsanti.

Infine, durante l'Opening Night Live è stato possibile notare l'introduzione dei travestimenti che, specie con le vecchie avventure grafiche di LucasArts, hanno sempre fatto parte dell'iconografia di Indiana Jones. Anche nel titolo di MachineGames sarà necessario in determinate parti del gioco, indossare abiti che renderanno l'archeologo meno riconoscibile durante l'esplorazione di luoghi protetti o ben sorvegliati e, da quel poco che siamo riusciti a carpire, non dovrebbe trattarsi di una dinamica completamente scriptata che si attiva in automatico solo in determinati contesti, ma dovrebbe essere un aspetto del gameplay che andrà gestito in modo manuale dal giocatore nelle situazioni che lo consentono. La scelta del travestimento giusto al momento giusto dovrebbe fare la differenza tra il successo e il fallimento di una missione o comunque dovrebbe rendere nettamente più semplice affrontare alcune parti dell'avventura.

La macchina fotografica sarà molto utile per studiare indizi ed elementi dello scenario in un secondo momento
La macchina fotografica sarà molto utile per studiare indizi ed elementi dello scenario in un secondo momento

Sappiamo invece ancora molto poco degli enigmi, ma da quanto visto sembra che questi siano integrati in modo molto naturale nella prosecuzione del gioco, non rappresentando dei semplici cambi di ritmo o dei modi per riprendere fiato dopo un combattimento, ma dovrebbero essere stati progettati per amalgamarsi con l'esplorazione offrendo puzzle di difficoltà molto varia che richiedono l'uso di molteplici abilità e di una sana dose di ingegno per essere portati a termine. Tra l'altro, molti di questi dovrebbero addirittura essere facoltativi e collegati ad un sistema di missioni secondarie opzionali di cui vi parlavamo poco sopra e che siamo assolutamente curiosi di scoprire maggiormente nel dettaglio in futuro.

Sarà essenziale osservare l'ambiente circostante, combinare l'uso di macchina fotografica e diario al proprio pensiero logico e quindi muoversi nello scenario per attivare nel giusto ordine gli elementi con cui si potrà interagire per sbloccare tesori, accessi secondari e, chiaramente, per portare avanti la narrazione.

Emmerich Vossenhouse è l'antagonista di Indiana Jones ne l'Antico Cerchio
Emmerich Vossenhouse è l'antagonista di Indiana Jones ne l'Antico Cerchio

Chiaramente la nostra principale speranza è che questi puzzle non siano mai semplicemente delle prove isolate, ma siano intrecciati con la trama e con l'esplorazione dell'ambiente.

Rimangono ancora moltissimi elementi del gameplay di Indiana Jones e l'Antico Cerchio che vogliamo assolutamente scoprire e verificare, magari con una prova fatta in prima persona, ma per ora quello che continuiamo a vedere del gioco dimostra sempre di più la bontà del progetto di MachineGames. Sembra proprio che il team sia riuscito a fare un lavoro straordinario di aderenza all'iconografia del personaggio ed a quanto visto nelle pellicole che lo hanno reso ben noto al pubblico. E anche sul fronte del gameplay sembra che ci siano tutte le condizioni per un titolo vario, divertente e soprattutto capace di offrire un qualcosa di originale dove gli enigmi e i puzzle non sono sullo sfondo, ma sono parte integrante dell'esperienza ludica.

CERTEZZE

  • Estremamente aderente al personaggio e ai suoi film più apprezzati
  • Gli enigmi sembrano davvero ben congegnati
  • I combattimenti a mani nude appaiono vari e tattici

DUBBI

  • Tantissimi elementi vanno verificati alla prima partita
  • Quanta libertà sarà concessa al giocatore nella prosecuzione dell'avventura?
  • La personalizzazione di Indiana Jones rischia di generare sbilanciamenti?