Se è vero che il titolo d'esordio di un team di sviluppo può essere considerato alla stregua di un battesimo del fuoco, quello successivo si trasforma spesso in una prova di maturità. Ebbene, quanti possono vantarsi di aver superato questo difficile esame sulla fiducia? Perché possiamo girarci intorno quanto vogliamo, ma che i ragazzi di LKA abbiano gli attributi quando si parla di scrittura è ormai fuor di dubbio, e bastano pochi minuti per accorgersene.
Abbiamo provato Martha is Dead, il loro nuovo gioco in uscita su PC, PS5, PS4, Xbox Series X|S e Xbox One, e nonostante i problemi di una build tecnicamente ancora acerba, che ha bisogno di un decisa ripulitura da qui al lancio (nella speranza che il tempo basti), ci siamo ritrovati immersi anche stavolta in un'atmosfera a dir poco peculiare, in un'Italia che non c'è più, fra le pieghe di una vicenda disturbante e drammatica i cui presupposti da soli valgono il prezzo del biglietto.
Perché è vero, Martha è morta... ma non lo sa nessuno.
Storia
La storia di Martha is Dead comincia con il volto della protagonista, Giulia, che racconta di un suo ricordo da bambina, quando prima di addormentarsi la tata le leggeva la storia della Dama Bianca: una donna annegata dal suo grande amore, follemente geloso, e che dopo la morte si trasforma in uno spirito che dimora nell'acqua.
Avanti veloce, è il 1944 e Giulia è una ragazza di ventun'anni appassionata di fotografia, che si trova nel bosco antistante il lago di San Casciano per fare qualche scatto. Nell'acqua vede la figura di una donna che galleggia: si tuffa in acqua per capire se può ancora aiutarla e si ritrova davanti il suo stesso corpo privo di vita. È Martha, sua sorella gemella, la figura che il lago le ha restituito, e per qualche motivo indossa i suoi vestiti.
Così, quando la famiglia accorre per capire cos'è successo e le chiede "Martha, stai bene?", la protagonista del gioco prende una decisione tanto rapida quanto folle: strappa a sua sorella la catenina con il nome inciso e finge che quel cadavere sia davvero il suo; che a morire non sia stata Martha, la ragazza sordomuta che tutti amavano e coccolavano, bensì Giulia, la ribelle che impensieriva la madre.
L'uccisione della figlia di un generale tedesco residente in Italia fa chiaramente scalpore e ci si chiede se l'assassino abbia avuto un movente politico. Chi è stato e perché? Esplorando lo scenario alla ricerca d'indizi e documenti, con il supporto della macchina fotografica che nostro padre stava per regalarci, dovremo provare a scoprire la verità... per quanto dura, difficile e sconvolgente possa rivelarsi.
Demo
Be', chiamarla demo è un po' riduttivo: LKA ci ha messo a disposizione sette dei dodici capitoli che compongono la campagna di Martha is Dead, fornendoci dunque un assaggio piuttosto sostanzioso dell'esperienza che potremo giocare in versione completa a partire dal 24 febbraio su PC e console. Un pacchetto in cui trovano posto quasi tutte le meccaniche immaginate dagli autori, al netto però di una componente fondamentale: l'uso approfondito della macchina fotografica, solo accennato nella prima metà della storia.
Supportati dalla visuale in prima persona, abbiamo dunque vestito i panni di Giulia quando ritrova il cadavere di sua sorella, vivendo con lei i primi giorni di una vita rivoluzionata dall'impossibilità di parlare in presenza dei suoi genitori e dall'obbligo di far finta di non poter sentire ciò che dicono. La routine delle giornate nella tenuta di campagna sconvolta da un lutto ancora inspiegabile, e su cui dovremo cercare di far luce sfruttando tutto ciò che abbiamo a disposizione: un diario, la già citata fotocamera, un accendino per fendere l'oscurità e il coraggio di chi è lacerato dai sensi di colpa.
Gameplay
In termini di gameplay, l'esperienza di Martha is Dead è simile a quella che abbiamo descritto nella recensione di The Town of Light, sebbene in questo caso la pur ricca e sfaccettata componente descrittiva, che dimostra ancora una volta la cura che LKA pone nella ricostruzione storica e scenografica delle ambientazioni, non è l'ingrediente principale bensì un saporito contorno rispetto all'esplorazione, all'interazione e alla ricerca.
In generale la sensazione è di trovarsi di fronte a qualcosa di molto simile ai cosiddetti walking simulator, con un comparto narrativo che svolge un ruolo assolutamente centrale ma anche una serie di pur semplici elementi a supportarlo. Spiace non ci siano enigmi di stampo tradizionale ad arricchire un'avventura che, così com'è concepita, potrebbe rivelarsi un po' troppo breve e scivolare via lasciandoci in dote unicamente delle sequenze passive, per quanto forti e disturbanti.
Direzione artistica
A tal proposito, la direzione artistica di Martha is Dead appare fin da subito davvero interessante, riuscendo nel non semplice compito di allentare le catene di una realizzazione tecnica per forza di cose limitata (il team di sviluppo, dopotutto, è composto da sole dieci persone), ma tuttavia in grado di regalare qualche momento di grande intensità e una rappresentazione convincente dello scenario.
Merito anche di un ottimo sound design, di un'eccellente colonna sonora e di un doppiaggio in italiano per larga parte convincente, con solo un paio di strafalcioni (la voce di Giulia da bambina non va per niente bene, purtroppo) e dei problemi abbastanza rilevanti per quanto concerne il livello dei volumi, che dopo i primi minuti vede i dialoghi troppo bassi rispetto agli altri suoni.
Talento, visione e qualche espediente possono senz'altro coprire determinate mancanze tecniche, ma in questo caso è dura non far caso al grave stuttering che si verifica dopo qualche decina di minuti giocando a 4K e con tutti i parametri al massimo (a 1080p, per fortuna, non succede), ai crash che arrivano inevitabilmente quando si prova ad attivare il ray tracing e al DLSS che fondamentalmente non funziona.
Magagne che speriamo vivamente vengano sistemate da qui al lancio, perché potrebbero impattare negativamente e immeritatamente sulla godibilità di un'esperienza narrativa d'indubbio spessore, che al termine del settimo capitolo ci ha lasciati con un interrogativo sconvolgente e una gran voglia di cimentarci con la versione completa di Martha is Dead per capire come stanno davvero le cose.
Martha is Dead si presenta come un'esperienza caratterizzata da un comparto narrativo di grande spessore, impreziosito da quei tratti onirici e disturbanti che sembrano ormai un segno distintivo di LKA. Il team italiano pare intenzionato a consegnarci anche stavolta un thriller psicologico in grado di lasciare il segno, che forse si rivelerà un po' breve ma sicuramente intenso. Preoccupano un po' in questo momento l'ottimizzazione tecnica e i lavori di rifinitura su PC, nella speranza che tali mancanze non pesino sul debutto del gioco.
CERTEZZE
- Grande spessore narrativo
- Diverse scene rimangono impresse
- Interessante l'uso della macchina fotografica
DUBBI
- Varie meccaniche solo accennate nella demo
- Potrebbe rivelarsi un po' breve
- Il comparto tecnico necessita di qualche attenzione