Meta Quest Pro è realtà. Il velo sul nuovo visore per la realtà virtuale della compagnia di Mark Zuckerberg è stato alzato nel corso dell'evento Meta Connect, e ha rivelato un prodotto che si presenta come una notevole evoluzione nella linea di headset.
Dalle prime caratteristiche emerse, la nuova creatura di Meta appare tecnologicamente avanzatissima, tuttavia ha già fatto storcere il naso a molti per un motivo specifico: ha un prezzo folle. Tanto che sembrerebbe persino fuori mercato. E in un certo senso lo è. Seguiteci che vi spieghiamo perché.
Specifiche Tecniche
Partiamo dalle caratteristiche tecniche: Meta Quest Pro è un vero mostro, a cominciare dal suo display da 1800 x 1920 pixel per occhio a 90Hz di refresh rate, oltre a una nuova tecnologia che offre il 75% in più del contrasto rispetto a Meta Quest 2. Il processore è uno Snapdragon XR2-Plus, i gigabyte di RAM sono 12, mentre quelli della memoria interna sono 256; il tutto a fronte di un peso di poco superiore ai 700 grammi.
Il nuovo gioiello lanciato da Zuckerberg è inoltre completamente retro-compatibile con il software di Meta Quest 2, pur utilizzando nuovi controller con sistemi di rilevazione più efficaci e batterie integrate ricaricabili. Direttamente da Oculus Rift torna lo slider per la modifica della distanza interpupillare delle lenti, che va da 55 a 75 millimetri, con varie opzioni per ridurre l'affaticamento degli occhi: visione periferica completamente libera, parzialmente ostruita o immersione totale.
Per portarci a casa tutto questo ben di Dio, però, dovremo far compiere al nostro portafoglio uno sforzo non indifferente: Meta Quest Pro costerà infatti 1500 dollari negli Stati Uniti e 1.800 euro in Italia, un prezzo che lo posiziona davvero molto distante dai suoi predecessori, che vantano prezzi decisamente più contenuti. La data di uscita è fissata al 25 ottobre 2022.
Che cos'ha in più
Ma cosa offre in più Meta Quest Pro rispetto a Meta Quest 2 e Pico 4, due modelli sicuramente più alla portata di tutti, se non altro dal punto di vista economico? Tanto per cominciare, Quest Pro utilizzerà nuove lenti pancake brevettate e una tecnologia che curva la luce all'interno del modulo ottico.
Lo schermo LCD, invece, garantirà una densità di pixel del 37% maggiore rispetto ai modelli precedenti e una scala di colori 1,3 volte più grande, per una resa cromatica più brillante e un'esperienza VR ancora più coinvolgente. Le fotocamere interne consentiranno inoltre il tracking delle nostre espressioni in tempo reale riflettendole poi sull'avatar, elemento che aprirà a nuovi modi di comunicare all'interno dello spazio virtuale in vista anche del metaverso.
Oltre alla rilevazione di movimento attraverso 3 fotocamere, faranno la loro entrata in scena anche i nuovi controller Meta Quest Touch Pro, ciascuno dotato di processore mobile Snapdragon 662 e feedback aptico TruTouch per la rilevazione del movimento delle dita. Il nuovo processore Snapdragon XR2-Plus sostituirà l'XR2 montato su Meta Quest 2 e su Pico 4; i gigabyte di memoria raddoppieranno così come quelli relativi allo spazio di archiviazione, sebbene anche Pico 4 preveda una versione da 256 gigabyte.
Purtroppo anche il peso aumenterà rispetto a Quest 2, raggiungendo i 722 grammi, lontanissimi dai 300 grammi scarsi di Pico 4, ma Meta Quest Pro promette di essere molto meglio bilanciato se paragonato ai modelli che lo hanno preceduto, e con un livello di comfort davvero senza precedenti.
A chi si rivolge
Oltre a un design completamente nuovo che determina nette variazioni in termini di ergonomia, Meta Quest Pro si concentra sia sulla realtà virtuale che sulla realtà aumentata, fornendo dunque soluzioni di "realtà mista" tra le due tecnologie, consentendo di lavorare e provare esperienze di vario tipo. Tuttavia presenta caratteristiche hardware di fascia decisamente alta, che si traducono in un target di riferimento molto specifico.
Non è insomma un visore pensato per i giocatori. Come specificato da Mark Zuckerberg in persona, infatti, il dispositivo si rivolge principalmente al mercato business, rappresentando una sorta di kit di sviluppo per professionisti del settore. Permetterà quindi di sperimentare alcune delle tecnologie della prossima generazione di realtà virtuale. Certo, con l'avveniristico visore di Meta sarà possibile anche giocare - fattore che non esclude il suo ingresso nelle case di giocatori dal portafoglio particolarmente capiente - ciononostante sembra trattarsi di un prodotto orientato più che altro verso figure professionali che fanno della realtà virtuale e aumentata il proprio lavoro. Non sarà dunque un concorrente diretto di Playstation VR 2, il nuovo headset targato Sony la cui uscita è prevista per il 2023.
E voi? Quale prezzo di lancio vi aspettate per PS VR 2? Diteci la vostra nei commenti e non dimenticate di seguire Multiplayer.it su sito, social e ovviamente su YouTube.