Sono sei, no anzi sette e magari a quando questo articolo sarà online in realtà saranno otto o addirittura nove. Di cosa stiamo parlando? Dei milioni di unità vendute di Palworld, la grande sorpresa di questo inizio 2024. Il gioco di Pocket Pair sta avendo un successo strepitoso e lo si nota anche per la quantità di giocatori contemporanei attivi su Steam (oltre i due milioni, al nostro ultimo controllo, ma chissà cosa ci riserva il futuro).
Si tratta di un successo incredibile, soprattutto per la foga con la quale le persone stanno giocando. Sette milioni di copie in 5 giorni è un numero notevole per qualsiasi gioco, ma per un prodotto non ad alto budget disponibile in accesso anticipato è qualcosa di incredibile.
Molti quindi potrebbero chiedersi quali siano i motivi del successo di Palworld e in questo nostro articolo parleremo proprio di questo.
Palworld (non) è Pokémon
Palworld, in maniera criminosa o meno, non è questo il momento per deciderlo, è volutamente basato su Pokémon, sebbene solo in una componente: il design e la gestione delle creature. Tanto è bastato però perché sin da subito venisse naturale definirlo "il Pokémon con le pistole" e questo elemento lo ha reso subito facile da comprendere.
È così che funziona: serve una singola frase, meglio ancora due o tre parole, per vendere facilmente al pubblico un videogioco che può vantare un'identità chiara. Presentarlo come il Pokémon con le pistole ha fatto in modo che chiunque lo vedesse, o ne leggesse anche solo di sfuggita, riuscisse a capire di cosa si stesse parlando e "salvasse" nel cervello una nota positiva: "è come Pokémon". Pokémon è odiato, amato o ignorato, ma di certo non sconosciuto o dimenticato e, grazie al suo successo stratosferico, mettersi a fianco di esso fa sì che anche solo inconsciamente si consideri Palworld qualcosa da tenere sott'occhio.
Certo, essere una mera copia può facilmente far sfigurare il tuo nuovo gioco. Palworld però sovverte istantaneamente le aspettative ("con le pistole" appunto) e raddoppia quindi la possibilità di essere ricordato. Invece di essere un Pokémon-like nel cuore, Palworld va nella direzione opposta.
Palworld ha reso chiaro sin dal primissimo trailer che le creature, i Pal, sono sì compagni in stile Pokémon (li vediamo correre con noi, tirare la slitta, coltivare i campi in allegria...), ma anche scudi viventi, armi da guerra, prede da uccidere, lavoratori asserviti e quasi schiavizzati (le facce tristi e affaticate, le catene di montaggio...). Si tratta di qualcosa che dalla frase "è come Pokémon" non ti aspetteresti.
Palworld riesce quindi (anche) nel delicato compito di essere qualcosa, ma al tempo stesso non esserlo, traendo il meglio da entrambe le caratteristiche risultando subito intrigante, nelle sue caratteristiche superficiali.
Nessuna originalità
Potrebbe sembrare un po' strano dirlo ma uno dei grandi punti di forza di Palworld è che, nel suo nucleo, non è affatto originale. Tutta la sua particolarità risiede nella patina che lo ricopre (il suddetto "Pokémon con le pistole"). Se sfreghiamo un po', però, ci rendiamo conto di cosa sia realmente: un gioco di sopravvivenza a mappa aperta, con sistemi di creazione di oggetti e strutture, con tanto di modalità cooperativa e PvP in arrivo.
Si tratta in breve del genere di punta su Steam di milioni di giocatori. I "survival crafting game" spuntano come funghi continuamente sulla piattaforma di Valve e ogni settimana vi è un nuovo progetto che tenta la fortuna in tale categoria.
Palworld ha semplicemente optato per la soluzione più facile e meno rischiosa. Non è un caso ovviamente e il CEO stesso afferma che la strategia di Pocket Pair è di inseguire le mode del momento, per assicurarsi il maggior pubblico potenziale possibile. Il loro prossimo progetto ricorda infatti facilmente Hollow Knight (pur avendo vari elementi che lo rendono diverso).
Palworld, in breve, sta avendo successo (anche) perché è esattamente quello che tantissimi giocatori vogliono giocare: lo stesso gioco di sempre, con però una piccola spolverata di originalità.
È abbastanza bello
Questo punto è abbastanza breve: Palworld è molto semplicemente valido in termini qualitativi e non si deve cercare di sminuire questo fattore. Non esistono solo i capolavori senza tempo e la spazzatura: ci sono un'infinità di sfumature nel mezzo e Palworld rientra nella parte positiva dello spettro.
Non è perfetto, questo è certo, anche perché si tratta di un gioco in accesso anticipato. Nel nostro provato vi abbiamo spiegato tutto quello che non va con il gioco a questo stadio, ma a conti fatti Palworld diverte. Non sarà originale, ma fa quel che deve fare in modo corretto e intrattiene per più di qualche ora, cosa non poi così scontata.
La qualità media dell'opera è abbastanza elevata da far sì che la gente che lo gioca lo consigli e (anche) questo aiuta a piazzare qualche copia in più.
Viralità online
Un altro fattore che di questi tempi è sempre più importante per un videogioco (chiedete ad Among Us) è il suo tasso di viralità online. La patina "Pokémon con le pistole", la qualità più che sufficiente e il suo appartenere a un genere amato da tantissimi hanno aiutato a dare una prima botta di vendite e, poi, tutto è accaduto a cascata.
I giocatori che non avevano degnato di uno sguardo il gioco sono rimasti travolti dal successo e dalla quasi isteria che ha colpito i neo-fan di Palworld. Gli streamer, quindi, hanno subito colto la palla al balzo per dedicarsi a questo nuovo successo, il che a propria volta ha permesso a molti altri di scoprire l'opera e farsi incuriosire. La stampa stessa (colpevoli, vostro onore!) non ha potuto non seguire passo passo le ultime novità, ben sapendo che vi era un ampio pubblico interessato a contenuti dedicati.
Aggiungiamo anche che parliamo di un prodotto non costoso - 28,99€ di base, 26,09€ (-10%) con lo sconto di lancio - e il gioco è fatto. La natura virale di Palworld è un circolo virtuoso: più vende, più se ne parla e quindi continua a vendere. Non andrà avanti all'infinito, ma si fermasse anche solo a 7 milioni di copie sarebbe notevole, anche perché ancora non ci sono le versioni mobile, Nintendo e PlayStation. Se il team riuscirà ad aggiornare in modo regolare e significativo il gioco e a pubblicare in tempi non biblici nuove versioni, è facile che svariati altri milioni di unità vengano venduti.
Il successo di Palworld è quindi (anche) merito del suo stesso successo.
Il tempismo
A nostro parere questo è uno dei fattori più importanti, almeno per la vendita del primo milione di copie: il tempismo. Palworld è arrivato nel momento perfetto, supponiamo non per caso.
Le prime settimane di gennaio sono un periodo veramente vuoto per il mondo dei videogiochi. La maggior parte dei grandi titoli esce a fine autunno, poche sono le novità che arrivano in inverno e tendenzialmente optano nel peggiore dei casi per la fine di gennaio e il mese di febbraio, per evitare la ressa di marzo (ovvero la fine dell'anno fiscale: le compagnie hanno bisogno di gonfiare i resoconti finanziari).
Palworld si è posizionato quindi in un periodo dove non c'era quasi nulla a distrarre i giocatori. Inoltre, era abbastanza lontano dal Natale e dagli acquisti di fine anno da far sì che molti giocatori fossero alla ricerca di qualcosa di nuovo da spolpare e... puff, spunta il gioco che è tipo Pokémon ma (anche) qualcosa di diverso, che è (anche) di un genere amato ed è (anche) abbastanza bello ed è (anche) così chiacchierato da renderlo irresistibile.
Quando tutti gli "anche" si sommano, il conteggio finale parla di... mettete voi il numero di milioni di copie, non possiamo certo aggiornare la cifra in questo articolo ogni mezza giornata.