Soulframe è una creatura decisamente atipica: ha il gameplay di un soulslike, la progressione semplificata di un RPG vecchio stile, un impianto live service e sarà persino free to play. Come suggerisce il nome, questo gioco è un parente stretto di Warframe, il cavallo di battaglia dello studio di sviluppo canadese Digital Extremes, nonché il nuovo progetto del cuore di Steve Sinclair, il CEO della compagnia e una delle menti dietro il successo proprio di Warframe.
Alla Tennocon, la convention annuale dedicata allo sparatutto per ninja spaziali da cui scriviamo, abbiamo appreso molte novità sul gioco (che ha fatto molti passi avanti rispetto alla presentazione dell'anno scorso) e intravisto il suo grosso potenziale nel portfolio della compagnia. Grazie a un segmento di gameplay piuttosto lungo e a due chiacchiere con gli sviluppatori, infatti, possiamo dire di trovarci davanti a un prodotto quasi pronto al debutto e con l'obiettivo di creare e poi occupare una nuova nicchia nel mercato del gaming.
I videogiocatori, infatti, tendono ad associare al genere soulslike il classico modello di business dell'acquisto diretto del gioco finito. Soulframe, invece, adotterà la stessa monetizzazione di Warframe: free to play con la possibilità di ottenere ogni elemento di gioco grindando e senza spendere un euro, ma con la possibilità di pagare per saltare i tempi di attesa e per ottenere gli oggetti cosmetici. È ancora troppo presto per ipotizzare se questa formula funzionerà o no, quello che possiamo fare, invece, è esplorare l'universo che Sinclare e compagni stanno forgiando e le sue molte promesse.
Spazio per Soulframe
"Alla scorsa Tennocon abbiamo invaso lo spazio di Warframe con la nostra demo" ha detto Sinclair, "quest'anno il gioco sta gettando le sue fondamenta quindi, da ora, ora ci saranno dirette periodiche dedicate a Soulframe per mostrare ai giocatori cosa abbiamo in cantiere". Il lavoro da fare è ancora molto anche solo per arrivare a uno stato simile a quello in cui Warframe è stato lanciato nel 2013. "Noterete nelle scene di intermezzo l'assenza totale di battito di ciglia perché, come il resto del gioco, sono un work in progress. Siamo pronti a coinvolgere il pubblico in questo viaggio e, come è successo con Warframe, abbiamo bisogno dei feedback per raggiungere i nostri obiettivi in termini di qualità".
Soulframe inizierà durante una buia notte di primavera, durante una feroce battaglia per la conquista di un castello. Dal gameplay che abbiamo visto (narrato in rima da uno dei personaggi principali del gioco) la creazione del personaggio avverrà tramite la madre: scegliendo i tratti della figura materna, infatti, saranno scelti anche quelli del personaggio. Questa prima scelta è la dimostrazione della centralità dei temi dell'ascendenza e della discendenza in questo gioco dove tutto è fondato sui ricordi, sul rapporto con il passato e sull'imparare da chi è venuto prima.
Subito dopo il gameplay è passato all'azione, anche se gli sviluppatori hanno voluto precisare che la missione introduttiva sarà molto più elaborata e stratificata rispetto ai pochi minuti mostrati. La prima chicca di Soulframe è la sua schermata di login in cui l'Envoy (il personaggio del giocatore) è appoggiato a un tronco e circondato da animali, mentre si fa un pisolino. Al primo input, il personaggio si alza e tutti gli altri animali corrono via. In qualsiasi momento fuori dal combattimento (anche nei dungeon generati proceduralmente), poi, è possibile accedere al Nightfold, una sorta di ibrido tra il Sogno del Cacciatore di Bloodborne e l'Orbiter di Warframe. Qui è possibile personalizzare il proprio personaggio nelle abilità e nell'estetica grazie al sistema degli antenati.
Nel corso dell'avventura, infatti, incontrerete gli spiriti dei vostri lontani parenti venuti nel mondo prima di voi e potrete reclutarli per usufruire dei loro talenti. C'è uno storico che oltre a fare da voce narrante amministra l'enciclopedia e le missioni, un maestro d'armi che incastona i potenziamenti nelle spade e nelle alabarde, un fabbro per forgiare ciò che vi serve e (novità di quest'anno) una maga chiamata Verminia esperta di pozioni e tinture. Reclutare ciascuno di loro sarà una missione a sé stante di durata e difficoltà variabile. Nel Nightfold, infine, troverete anche tutte le vostre cavalcature (abbiamo visto solo un bellissimo lupo bianco) che saranno ampiamente coccolabili con carezze e grattini.
Come si gioca a Soulframe
Ogni Envoy ha tre statistiche principali in stile gioco di ruolo che influenzano il comportamento del personaggio, a queste si aggiunge il Patto ovvero la classe scelta. Questa garantisce tre incantesimi con tempo di ricarica e una ultimate il cui indicatore si riempie con le uccisioni. Dai video mostrati non siamo riusciti a identificare un'identità precisa nei patti ed è evidente che la loro struttura è ancora in sviluppo. Sappiamo però, che acquisire un nuovo patto, a livello concettuale, sarà come acquisire un nuovo frame in Warframe. Ce ne saranno diversi e ne arriveranno di nuovi col tempo.
Stessa cosa per le armi: abbiamo visto una lancia per tenere i nemici a distanza e una coppia spada-scudo (ognuna un oggetto differente nell'inventario), ciascuno strumnto può essere livellato, crediamo per potenziarlo. Il combattimento è simile, per velocità, ritmo e impatto dei colpi, a quello di un soulslike. Le parate sono importanti, i colpi leggeri e pesanti vanno alternati con maestria e i nemici sono pochi ma picchiano forte. Abbiamo visto anche un boss che sfoggiava i poteri del fulmine: era interamente doppiato, aveva almeno quattro routine di attacchi diverse e ha richiesto tre fasi di una missione per essere abbattuto.
Digital Extremes definisce la struttura della mappa di Soulframe come un Over World al posto di un Open World. "Potete immaginarvela grande come due volte un'area open world di Warframe" ha detto Sinclair, "e lì abbiamo nascosto le porte dei vari Dungeon che saranno generati in modo procedurale grazie a un set di tessere che stiamo lentamente ampliando". Non sappiamo ancora nulla sulla progressione, le ricompense, le valute o qualsivoglia equivalente ai sistemi di Warframe, sappiamo però cosa scandirà la progressione insieme agli antenati: le Omen Beast.
La storia di Soulframe vi vedrà vestire i panni di un Envoy, un paladino incaricato di sconfiggere l'Ode, un'organizzazione determinata a piegare la natura al suo volere. Per farlo non solo sta corrompendo con dei malefici foreste e fiumi, ma ha preso il controllo di spiriti naturali chiamati Omen Beast. L'anno scorso abbiamo visto la battaglia contro un grande cervo corrotto, quest'anno, è stato mostrato un teaser relativo a un arrabbiatissimo grizzly chiamato Bromius che i giocatori dovranno sconfiggere prima di poterlo purificare.
Il piano per Soulframe
Siamo rimasti piuttosto affascinati da quanto mostrato, non solo perché ci è sembrato ispirato sia a livello grafico sia narrativo, ma anche perché il team di sviluppo non si è mostrato in alcun modo reticente nei confronti della sperimentazione. A livello artistico, lo stile a metà tra carte dei tarocchi e miniature medievali dell'interfaccia è unico e ispirato, l'ambientazione naturale è piena di piante e animali ma non al punto da ostacolare l'orientamento e lo schiocco di dita con cui il personaggio chiama il pettirosso che gli fa da bussola è un'animazione davvero soddisfacente.
Il piano ora è di aprire la beta del gioco (chiamata "Preludi") solo su Pc a tutti a gli Envoy che vorranno partecipare in autunno. L'obiettivo è quello di avvicinarsi (non è stato specificato quando) a un'uscita simile a quella che Warframe ha avuto con la sua edizione per Fondatori. Durante questo primo periodo di test verrà messa a disposizione tutta la missione introduttiva, le prime armi a distanza, come l'arco, per chi non vuole fare affidamento solo sul corpo a corpo, e il sistema di ranghi di maestria che "sarà incredibilmente simile a quello di Warframe". Questo vuol dire che scandirà l'accesso alle armi più forti e sarà l'indicatore di progressione dell'inventario.
Ciò che è stato mostrato alla Tennocon di quest'anno non solo ci ha impressionato, ma ha anche lasciato contenti i presenti, tutti arrivati a London Ontario per Warframe ma che si sono lasciati intrigare da questo nuovo progetto fantasy. Ora non resta che aspettare la possibilità di provarlo con mano per capire se Digital Extremes riuscirà davvero a mettere sul mercato quello che, a tutti gli effetti, potrebbe essere il primo soulslike live service free to play.
Soulframe vuole prima creare e poi riempire una nicchia che al momento non esiste: quella dei soulslike live service. Gli sviluppatori hanno sottolineato come il gameplay sarà più accessibile ma ugualmente profondo e con una storia altrettanto intricata ma più semplice da sbrogliare. Meccanicamente molto interessante, stilisticamente ispirato e narrativamente promettente, questo gioco ha bisogno ancora di qualche rifinitura prima di arrivare sul mercato e quando lo farà dovrà rispondere all'annosa questione del grinding. Nel frattempo, però, Digital Extremes si è dimostrata una fucina di idee che speriamo di vedere presto implementate.
CERTEZZE
- Combattimento solido e vario
- Sistema degli antenati interessante
- Comparto artistico ispirato
DUBBI
- Varietà e ripetitività ignote
- Progressione ancora non chiarissima