Team Sonic Racing: l'anteprima del nuovo gioco di corse arcade di Sega

Con Team Sonic Racing, non è la prima volta che Sumo Digital prova a realizzare un clone di Mario Kart ambientato nell'universo di Sonic the Hedgehog. Non è neanche la seconda. Eppure, nonostante il team inglese abbia precedentemente sfornato i due riuscitissimi Sonic & Sega All-Stars Racing e Sonic All-Stars Racing Transformed, questo nuovo gioco di corse sembra allo stato attuale un evidente passo indietro da molti punti di vista, e la demo che abbiamo provato durante la Gamescom di Colonia ha fatto emergere più di qualche dubbio, a fronte di alcune idee originali e divertenti.

Gioco di squadra

Partiamo dagli elementi più interessanti e azzeccati. La novità più evidente introdotta da Team Sonic Racing è proprio quella che dà il nome al gioco, ovvero la necessità di affrontare ogni gara all'interno di squadre composte da tre membri. Anziché pensare solo a sé stesso e al proprio piazzamento in classifica, in Team Sonic Racing ogni giocatore deve assicurarsi che anche i propri compagni di squadra ottengano un buon risultato, visto che alla fine di ogni gara vince la squadra col punteggio complessivamente più alto. Si creano così dinamiche da gioco di squadra che ruotano perlopiù attorno alla possibilità di inviare e ricevere oggetti e armi dagli altri membri del team. Con un tasto si può ad esempio inviare una richiesta d'aiuto o rinunciare a un oggetto speciale appena raccolto per permettere a un compagno nelle retrovie di ottenere un bonus e guadagnare qualche posizione. L'idea funzionerà sicuramente meglio online o in multiplayer locale, quando a voce i membri della squadra potranno comunicare meglio se e quando hanno bisogno di oggetti. Interagire a voce o tramite chat vocale può tornare utile anche per avvertire i propri compagni di un pericolo imminente come un missile a ricerca o un'altra arma ad ampio raggio. Meno divertente e la stessa formula applicata ai personaggi controllati dall'intelligenza artificiale, ma il team di sviluppo si è ispirato al primo Star Fox per dare sempre la sensazione, attraverso balloon e commenti contestuali, di far parte di una squadra.

Questione di feeling

Quello che lascia perplessi di Team Sonic Racing spazia dai contenuti al feeling dei controlli. I due Sonic All-Stars Racing furono apprezzati anche per un cast di personaggi estremamente vario e improbabile, che traeva icone anche da altri franchise e universi Sega per vedere Sonic e Tails competere con personaggi come Alex Kidd e Ryo di Shenmue. In Team Sonic Racing, invece, il focus è solo ed esclusivamente sui personaggi dei giochi di Sonic, come Shadow, Knuckles e Amy Rose. Sumo Digital non esclude che in futuro possano essere introdotti nuovi personaggi (non necessariamente legati a Sonic), magari sottoforma di DLC, ma per il momento resta un'ipotesi assai improbabile. Sono state abbandonate anche le trasformazioni dei veicoli, che nel precedente capitolo assicuravano circuiti più vari e divertenti, con oceani in cui sfrecciare a bordo di un motoscafo o anelli volanti da attraversare con un jet aereo. Team Sonic Racing si concentra invece sulle singole auto, eppure proprio i controlli dei veicoli ci sono sembrati particolarmente legnosi e poco fluidi: colpa in parte di un codice ancora non definitivo, ma forse anche di un team di sviluppo per la maggior parte composto da nuovi designer e programmatori. L'interfaccia è poco chiara e alcune informazioni (come la derapata pronta al turbo, gli oggetti ottenuti o i missili in arrivo) visivamente vengono comunicate piuttosto male. È però il feeling alla guida la parte che necessita di maggior lavoro nei mesi che mancano all'uscita: basta una rampa presa male e l'auto rischia di ribaltarsi sottosopra per diversi lunghissimi secondi, finché non viene riposizionata in automatico al centro della pista; una curva presa male e la telecamera rischia di impazzire improvvisamente.