Nata su Playstation nel lontano 1997 con il primo splendido episodio scandalosamente mai arrivato in Europa, la serie Final Fantasy Tactics di Square Enix ha dovuto attendere diversi anni prima di poter godere di un secondo capitolo, quel Tactics Advance per GBA ben accolto da critica e pubblico. Sullo showfloor del TGS 2007 abbiamo potuto provare l’imminente terza iterazione del brand, intitolata Final Fantasy Tactics A2: The Sealed Grimoire e sviluppata su Nintendo DS. Come intuibile dal titolo, FFTA2 si sviluppa fondamentalmente come un seguito del capitolo GBA, condividendone numerose caratteristiche e sviluppandole di conseguenza. Il protagonista stavolta è Luso, un ragazzo anche in questo caso trasportato dal mondo reale a quello di Ivalice, teatro dell’avventura. E allo stesso modo il sistema di gioco si basa sulle regole, anche se in questa occasione il sistema è stato decisamente rivisto, dal momento che aveva rappresentato la fonte principale di critiche nell’episodio precedente.
In FFTA2 infatti le regole imposte per ogni livello incideranno premiando il giocatore che voglia seguirle, anzichè penalizzare come in passato chi non vi si attenga. Per quanto riguarda invece le razze, ce ne saranno due inedite, nel dettaglio le Guria mezza ragazza e mezza drago, e i Shiku ovvero i maiali-squalo già apparsi in Final Fantasy XII. I mestieri invece aumenteranno con almeno 10 new entry. La sessione di gioco disponibile nello stand Square Enix ci ha permesso di muoverci all’interno della mappa di gioco, visitando la taverna nella quale raccogliere la missione da compiere. Spostandoci poi sempre tramite la mappa abbiamo raggiunto la zona designata, teatro dell’azione vera e propria. La prima cosa da fare è ovviamente scegliere i compagni da portare sul campo di battaglia, accanto all’eroe Luso e al compagno Cid; ovviamente tra le classi disponibili non mancheranno i classici personaggi del genere, come stregoni di magia nera e bianca, arcieri, cavalieri, soldati abili in attacchi corpo a corpo e così via. Abbiamo quindi completato rapidamente e senza problemi il livello, evidentemente tra i primissimi e quindi più facili; le uniche difficoltà sono emerse dalla comprensione delle varie magie e dei menù attualmente ancora strettamente in giapponese, del tutto ermetici nonostante il supporto di un gentile standista di lingua anglofona. La sensazione generale è comunque quella di un titolo davvero molto curato e raffinato, evidente espressione del lavoro di un team ormai più che esperto in materia; la carica innovatrice è sicuramente limitata, e in tal senso FFTA2 piacerà probabilmente più a chi ha voglia di un ottimo quanto classico rpg strategico a turni piuttosto di chi sia alla ricerca di un nuovo approccio al genere. L’aspetto grafico è invece più che gradevole, con ambientazioni richissime di dettagli e più in generale grazie ad una direzione artistica davvero evocativa e di livello. Nel complesso quindi crediamo che difficilmente la fatica di Square Enix potrà rivelarsi un buco nell’acqua, andando al contrario a rendere felici tutti gli amanti di questo tipo di produzioni. Ora non resta che attendere la conferma dell’adattamento occidentale con le relative date di pubblicazione...