Vi abbiamo raccontato del nostro primo incontro con The Dark Pictures Anthology: Little Hope, durante il Virtual Event però abbiamo anche chiacchierato con Pete Samuels di Supermassive Games al quale abbiamo posto alcune domande specifiche come i punti di forza di Little Hope o le principali differenze rispetto a Man of Medan, tutte domande a cui trovate risposta nella nostra anteprima e che ci hanno sostanzialmente offerto uno spaccato delle volontà di Supermassive Games intente a produrre un gioco più maturo del precedente e più orientato verso un'esperienza ancora più cinematografica.
La domanda che più ci ha dato spunti di riflessione però, è stata quella riguardante il lavoro di ricerca dietro le tematiche centrali di Little Hope, ovvero la caccia alle streghe del 1692 nel New England. Da questo interrogativo infatti abbiamo potuto apprendere come lo studio si sia concentrato sulla riproduzione meticolosa di tutti gli aspetti che caratterizzavano l'epoca quando il giocatore incrocerà il pad con quel preciso momento storico. Il lavoro sottolineato da Samuels: quello di studio storico-culturale del New England del diciassettesimo secolo ci ha dunque spinto a raccontarvi cosa successe in quegli anni nella famosa cittadina di Salem e quelle adiacenti come proprio Andover, di cui Little Hope nella realtà è una frazione.
Caccia alle streghe
Nel 1692 nella regione del New England, più precisamente nella contea di Essex in Massachussets, si svolse una feroce caccia alle streghe con la condanna alla pena di morte di 19 persone e un processo che vide 144 accusati di stregoneria tra uomini e donne. Tutti questi casi si svolsero in svariate parti del Massachussets con Salem Village, Andover, Ipswich e Reading che furono le zone più colpite. Prima di addentrarci in quella che fu la caccia alle streghe è importante conoscere il contesto in cui si svolse. Il New England del 1692 è una regione caratterizzata da una forte instabilità politica dovuta dall'assenza di un governatore per otto anni (dal 1684) e da un forte conflitto tra i nativi americani e i coloni inglesi che anche dopo la fine del conflitto che li vide protagonisti dal 1675 al 1678, continuarono a convivere in maniera burrascosa.
Il 1692 dunque fu un anno complicato, visto che il nuovo governatore (Sir William Phips) si insediò nei primi mesi a Boston dovendo gestire non solo anni di anarchia incondizionata, ma anche una situazione difficile e burrascosa come il problema delle streghe. L'incipit della caccia alle streghe si deve ricondurre alla famiglia del pastore Parris, a Salem Village, nella quale nell'inverno del 1691 sia la figlia che la nipote iniziarono ad assumere comportamenti inusuali senza dare avvisaglie di squilibrio alcuno. Le due ragazze infatti, strisciavano sotto i tavoli, si nascondevano dalla gente e parlavano una lingua incomprensibile. Nessuno dei medici riuscì a elaborare una diagnosi medica di quello che potesse affliggere le due ragazze, così William Griggs, l'ultimo medico interpellato, ipotizzo che si trattasse di un caso di possessione diabolica e dunque avrebbe dovuto essere trattato dalle autorità competenti (quelle giudiziarie) e non dai medici.
Nonostante in un primo momento il pastore Parris non fu molto incline per la soluzione giudiziaria, si dovette arrendere in breve tempo alle pressioni derivanti da una nutrita parte del villaggio che premeva per la risoluzione del problema e la ricerca della strega dietro il maleficio. Inizio così una serie di interrogatori (non sempre ortodossi) all'interno della comunità di Salem da cui emersero tre nomi di possibili streghe: Sarah Osborne (una signora anziana), Sarah Good (una mendicante) e Tituba Indians (una schiava del pastore Parris). Il tribunale istituito a Salem Village per gestire il "caso stregoneria" fece arrestare le tre accusate e dopo diverse torture incarcerò le tre per stregoneria.
Da qui in avanti fu il caos: il numero di sospettati crebbe a dismisura e la voce della stregoneria si sparse per tutto il Massachusetts portando con sé i primi casi anche fuori da Salem Village. Il diffondersi della situazione portò le istituzioni locali a spostare il tribunale della stregoneria nella più grande Salem Town (di cui Salem Village era frazione). Qui il neo governatore Phips e il vicegovernatore Stoughton a capo di una corte di sei membri iniziarono i processi dei sospettati che nel frattempo erano aumentati a dismisura. Il primo caso di condanna a morte e di esecuzione risale al 10 giugno del 1692 con la morte per impiccagione presso Gallows Hill (soprannominata poi "la collina delle streghe") di Bridget Bishop. Il 22 settembre fu l'ultimo giorno delle esecuzioni e in totale nel Massachusetts vennero impiccate 19 persone con 144 sospettati arrestati entro il 22 settembre e oltre 300 sospettati in totale, con i processi che terminarono all'incirca nel mese di novembre.
Fu la metodologia poco ortodossa negli interrogatori e l'atteggiamento della corte a causare le più aspre critiche, con il reverendo Increase Mather in prima fila a guidare le accuse alla corte di Phips. Da sottolineare vi è il fatto che proprio Mather giocò un ruolo importante nella nomina di Phips come governatore visto l'alta influenza del reverendo nei confronti dei piani alti di Londra. Il punto chiave della critica di Mather, avvenuta soprattutto con il suo testo "Case of conscience concerning evil spirits personating men", si basava sulla regolarità dei processi che secondo il direttore generale dell'Harvard College non era stata rispettata.
Il principale movente dietro le accuse di Mather fu la mancanza di prove certe: il quel periodo infatti una condanna a morte poteva essere attribuita solo in presenza di evidenti e schiaccianti prove di un crimine. Mather sostenne che le prove e le testimonianze non erano in grado di offrire prove sufficienti alla dichiarazione di condanna a morte essendo sia quest'ultime che le sentenze basate su leggende, miti e credenze non concretamente dimostrabili. L'esempio più grande portato da Mather nel suo testo fu il caso di George Burroghs, al quale venne chiesto dalla corte di recitare un Padre Nostro (la credenza voleva che una strega o uno stregone non sapesse recitare nessuna preghiera) e nonostante la perfetta esecuzione dell'imputato, venne condannato a morte.
Tutto ciò è stato studiato da Supermassive Games, oltre che gran parte delle riproduzioni letterarie e cinematografiche di questi avvenimenti. Basti pensare che ad Andover, su cui Little Hope si basa, ci fu il maggior numero di arresti (anche più di Salem). Tutto ciò che riguarda il passato di Little Hope avrà un ruolo centrale e per quello che abbiamo visto ricoprirà una delle parti più affascinanti, anche grazie alla riproduzione meticolosa dei costumi e delle usanze del tempo che proprio nelle parole di Pete Samuels ha trovato grande importanza. Sperando che questa lente d'ingrandimento vi abbia dato maggiore contestualizzazione del periodo storico che farà da base a uno dei filoni narrativi del titolo, vi invitiamo a farci sapere se il setting vi intriga.