The Tarnishing of Juxtia: il provato della demo su Steam
Abbiamo provato la demo di The Tarnishing of Juxtia presente su Steam: al netto di qualche incertezza, questo soulslike bidimensionale ci ha piacevolmente sorpresi.
In questo periodo chi bazzica Steam sa che le demo presenti sono una quantità quasi impossibile da gestire. Una di queste, anche per via dell'abusatissimo genere, è quella di The Tarnishing of Juxtia. Non vi nascondiamo che ci siamo avvicinati con scetticismo al gioco, dati i recenti picchi negativi raggiunti dai metroidvania soprattutto in ambito indie. Invece abbiamo il dovere di dirvi che siamo rimasti piacevolmente colpiti e sorpresi da questo provato di The Tarnishing of Juxtia, anche se con alcune riserve.
Solita pappa riscaldata?
No, il tarnished di The Tarnishing of Juxtia non c'entra nulla con il tarnished di Elden Ring, ma sicuramente quello che ci sentiamo di dire è che anche questo nuovo personaggio maledetto ha da dire la sua all'interno del mondo dei videogiochi. Potemmo definire il gioco un souls-like mascherato da metroidvania. Nelle 3 ore scarse che ci hanno portato a spulciare la demo del titolo ci siamo imbattuti in 2 boss maggiori e una buona varietà di nemici secondari e mini-boss che, pur non essendo eccessivamente difficili da sconfiggere, ci hanno fatto comunque usare un minimo la materia grigia e un po' di studio del loro pattern di attacco.
La storia è semplice: in quanto tarnished e prescelto dovremo cercare di evitare che proprio questo "appannamento" distrugga il mondo di gioco, avanzando nella trama e uccidendo i boss che ci si pareranno davanti. Il punto forte del gioco però non è la trama, bensì il fantastico gameplay. Già dai primi minuti di gioco ci si rende conto di trovarsi davanti a un gioco che prende a piene mani dal genere di riferimento e lo trasporta sulle due dimensioni. Il feedback dei colpi e il peso delle armi, i danni dei nemici, le fiaschette limitate (e il tempo per usarle), l'atmosfera opprimente, la palette cromatica e tutto il resto sono al loro posto e rendono il gioco davvero ciò che più vicino a un soulslike si può richiedere.
Gameplay e menu di gioco
Come accennato, in The Tarnishing of Juxtia è proprio il gameplay a farla da padrone. Avremo a disposizione un'arma principale più una da lancio e degli slot per magie offensive e difensive, incantesimi ottenuti dall'uccisione di boss e particolari artefatti che offrono diversi tipi di abilità.
Ogni arma ha il suo feedback dell'impatto dei colpi, rallentando o velocizzando il movimento; le combo sono semplici ma d'effetto, come è giusto che sia. Per quanto riguarda le magie purtroppo nella demo non ne sono presenti molte, ma probabilmente nella versione finale potremo utilizzarle sia per danneggiare gli avversari sia per curarci o darci buff. In merito all'equipaggiamento, la buona notizia è che qualsiasi pezzo di armatura sarà ben visibile così da poter avere anche un ritorno estetico sulle varie build che avremo a disposizione. Un altro aspetto che il titolo condivide con i "fratelli maggiori" è quello della scalabilità delle armi e delle armature sulle statistiche del personaggio. Avremo infatti ad esempio gli spadoni che scalano magari C sulla forza e le spade lunghe che scalano D su destrezza e D- su forza il che, capirete, porta la costruzione delle build su un livello maggiore rispetto ad altri titoli 2D sul mercato.
Per quanto concerne il level up, è possibile effettuarlo presso delle fontane consacrate, i "falò" dei vari Dark Souls, utilizzando le anime lasciate dai mostri uccisi sul nostro cammino. Come tutti i soulslike che si rispettino, poi, è presente anche la perdita delle "anime" dopo la morte che, per quei pochi che non lo sapessero, implica l'obbligatorietà di ripartire dall'ultimo checkpoint per recuperare tutto quello che si è lasciato, con la totale perdita del bottino in caso di seconda morte prima del raggiungimento del suddetto punto. Una delle dinamiche poi che ci è piaciuta è anche la barra della stabilità dei nemici e dei boss che, una volta azzerata a suon di ceffoni, permetterà di sferrare qualche colpo indisturbati.
Per quanto riguarda la direzione artistica e le scelte cromatiche siamo su livelli discretamente positivi. Gli sfondi dei biomi presenti nel provato sono ricercati e provano a dare quel senso di profondità e 3D del quale ha bisogno un mondo immaginario per risultare veritiero. Anche la scelta delle varie palette per diversificare i livelli è corretta e di spessore.
Ultimo ma non per importanza, l'accompagnamento musicale risulta piacevole e ci segue incalzando nei momenti più concisi. Nota di merito per le musiche dei boss, veramente epiche.
La cosa che ci ha colpiti di meno è però proprio la troppa semplicità dei menù di gioco che, per quanto sicuramente possa essere una scelta di design, risulta un po' impastata e di poca lettura, almeno nell'immediato.
The Tarnishing of Juxtia ha tutte le carte in regola per diventare una delle più grandi sorprese nell'ambito dei soulslike metroidvania. Gameplay potente, animazioni convincenti, equipaggiamenti scalabili, musica azzeccata e variabilità ci fanno ben sperare in vista della recensione. Se ancora non lo avete fatto provate la demo su Steam.