Con l'Assembla che ti Passa di questa settimana torniamo a parlare di transistor con lo spettro dei rincari sui wafer di silicio Samsung, decisa a investire per non restare indietro rispetto al titano TSMC e ad una Intel in pieno rilancio. Ma trattiamo anche i rumor che sembrano confermare un salto di potenza enorme per le future GPU AMD Radeon con architettura RDNA 3 e di 3dfx, con una voce che purtroppo si è rivelata fasulla, ma ci da modo di riassumere la storia di un'azienda che ha cambiato il gaming in tre dimensioni.
Samsung: aumento di prezzo per i futuri transistor
In questi giorni la rete ha tremato per l'annuncio di un rialzo dei prezzi dei wafer di silicio da parte di Samsung. Lo spettro è quello di una futura serie di schede GeForce NVIDIA più costosa di quella attuale, senza tenere conto di eventuali rincari dovuti al perdurare della crisi che ha reso un inferno comprare una GPU in questo 2021. I prezzi base, delle RTX 3000, va detto, non sono alti in relazione al salto prestazionale, ma abbiamo visto poche Founders Edition e pochissime custom rispettare i prezzi di listino.
L'ipotesi che Samsung possa alzare i prezzi ci genera un po' di paura per il futuro. La speranza è di assistere a dei miglioramenti nella situazione del mercato e non è comunque detto che le future GeForce utilizzino ancora transistor Samsung, cosa suggerita da qualcuno dopo un incontro tra NVIDIA e Intel. Tanto più che l'aumento di prezzo dei wafer di Samsung fa parte di un piano di investimenti della compagnia, impegnata a espandere la sua fabbrica di Pyeongtaek, in Sud Korea. Lì dovrebbe iniziare la produzione dei transistor a 5 nanometri, quelli che dovrebbero potenziare le NVIDIA GeForce RTX 4000.
AMD RDNA 3: le future Radeon
La scorsa settimana abbiamo parlato delle future GPU AMD Radeon con tecnologia multi-chip-module e architettura RDNA 3 che promettono un balzo del 50% nell'efficienza e potrebbero imporsi sul mercato delle GPU desktop con una soluzione a due chip Navi 31, forse destinata a chiamarsi AMD Radeon RX 6950 XT, caratterizzata da 15360 stream processor. A quanto pare un numero sufficiente per triplicare la potenza della AMD Radeon RX 6900 XT, ammiraglia della lineup attuale. Questo balzo stratosferico nelle prestazioni dei PC ci fa però pensare più che altro a una scheda professionale o comunque destinata a piazzarsi a metà tra gaming e business nello stile delle NVIDIA GeForce TITAN.
Secondo una nuova indiscrezione pubblicata dal leaker Olrak, persino il modello entry level della futura serie AMD Radeon compirà un salto maestoso, arrivando agli stessi 5120 stream processor della AMD Radeon RX 6900 XT. In questo caso la cosa strana riguarda non solo il balzo prestazionale, fin troppo aggressivo, ma anche il fatto che l'arrivo di un modello del genere potrebbe mettere fuori gioco l'intera lineup attuale delle schede video AMD. Non sappiamo però quale sarà il prezzo effettivo di questa fantomatica scheda con chip Navi 33. Pur equipaggiando una GPU inferiore ai modelli di punta, potrebbe comunque essere pensata per la fascia medio alta, in modo da lasciare spazio a una ricollocazione generale di tutti i modelli attuali all'interno di una nuova fascia bassa e media.
3dfx Interactive: la grande illusione
Qualche giorno fa l'account 3dfxofficial ha annunciato il ritorno in campo di 3dfx Interactive scatenando fantasie e discussioni in tutto il mondo dell'informatica. Ma nei giorni successivi i già forti dubbi iniziali si sono trasformati in un'amara delusione di fronte ad annunci poco plausibili patrocinati da un nome, Jensen Products, che non corrisponde ad una società esistente ma sembra rimandare, in tono farsesco, al presidente NVIDIA, Jensen Huang.
Non è detto che dietro a quello che sembra un grande scherzo non ci sia un'operazione di marketing, ma quello che ci interessa capire è come mai molti abbiano sperato nel ritorno in campo della storica azienda nonostante la faccenda sia apparsa infondata sin dall'inizio. Beh, il motivo è semplice: se per alcuni il nome 3dfx non vuol dire nulla, per molti altri coincide con il momento in cui il gaming tridimensionale ha compiuto un passo in avanti decisivo verso il futuro.
I primi videogiochi tridimensionali erano in wireframe ed erano quindi composti da linee geometriche che tratteggiavano oggetti privi di solidità o texture. Poi qualcuno ha deciso di riempire le linee, trovandosi a dover gestire motori grafici troppo pesanti per l'hardware disponibile. Ed è per questo che per qualche tempo un sacco di giochi, compresi racing e shoot'em up, si sono accontentati dell'illusione delle tre dimensioni, prima ricreate usando un gran numero di strati in parallasse e poi, quando l'hardware è arrivato a poter gestire un numero sufficiente di poligoni, mescolando 3D e 2D.
Lo stratagemma era evidente, ma al tempo era messo in secondo piano dalla meraviglia del trovarsi per la prima volta di fronte ai primi calciatori tridimensionali, alla prima eroina tridimensionale e alle prime vetture tridimensionali. Una vera bomba che PlayStation ha cavalcato con enorme successo. Poi, un giorno, il mondo dei videogiochi è scivolato nel 3D vero e lo ha fatto grazie a Quake, un terremoto tecnologico che grazie all'ottimizzazione strepitosa ha avuto persino una versione Saturn mozzafiato, più limitata di quella PC e Nintendo 64, ma disponibile su una macchina decisamente più economica.
Nel frattempo, però, il computer ha compiuto un salto imperioso. A dare una spinta in più ai primi mirabili ma pesanti giochi 3D è infatti arrivato un acceleratore grafico, un pezzo hardware piuttosto costoso, considerando la necessità di doverlo affiancare a una scheda video 2D. All'inizio ci siamo dovuti sorbire un sacco di texture slavate e qualcuno ha continuato a preferire l'illuminazione granulosa ma spettacolare del Quake di id Software, ma lavorando sulle impostazioni e i compromessi dovuti alla giovinezza della tecnologia, era chiaro come dal punto di vista delle prestazioni, l'hardware dedicato al 3D potesse cambiare il volto dei videogiochi tridimensionali.
Da qui l'importanza del nome 3dfx Interactive che nel 1996, assieme a Diamond Multimedia, ci ha regalato l'acceleratore grafico PCI Diamond Monster 3D, ottenendo da subito vendite molto elevate per il settore dei PC da gioco dell'epoca. Abbastanza da attirare l'interesse degli investitori e da spingere la compagnia a creare una scheda unica, dotata sia di accelerazione 2D che 3D. Spinti dall'interesse del pubblico anche altre aziende hanno tirato fuori prodotti simili, ma più deboli di quelli di 3dfx fino all'arrivo dei primi pezzi forti di NVIDIA che nel 1999 si è fatta pericolosa con l'avanzatissima RIVA TNT2.
Nel frattempo 3dfx ha continuato a investire somme ingenti in progetti che non avrebbero dato i risultati sperati. La compagnia ha visto infatti sfumare la partnership con SEGA per l'hardware della console Dreamcast e ha speso 141 milioni di dollari per aumentare la capacità di produzione interna in funzione del segmento OEM. Ma tra problemi ad adattare le schede alle richieste dei partner OEM e l'esplosione di NVIDIA, preferita da tutti i costruttori terze parti, la situazione finanziaria si è fatta problematica. Ed è peggiorata con l'acquisizione nel 2000 di GigaPixel, un investimento da 186 milioni, finalizzato a velocizzare il processo di creazione e commercializzazione dei prodotti, che si è però schiantato contro le vendite tutt'altro che esaltanti delle schede Voodoo 4 e Voodoo 5. A quel punto i creditori si sono fatti sentire, mettendo in crisi la compagnia, e NVIDIA ha approfittato della ghiotta occasione per comprare in blocco 3dfx Interactive. Ed è così che è finita la storia di un marchio che in soli 6 anni di esistenza ha cambiato il volto del gaming su PC, tanto da risultare ancora oggi un'ottima esca per quella che potrebbe essere la trollata dell'anno.
Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware per PC da gioco e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti sono graditi e le correzioni ben accette, a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.
Configurazione Budget
La configurazione budget è quella orientata al risparmio ma non è detto che non ci sia spazio per l'upgrade laddove si presentino prospettive interessanti. Le proposte di questa fascia includono soluzioni pensate per i giochi a basso profilo tecnico e build orientate al 1080p.
Il rialzo di una decina di euro sull'Intel Core i5-10400F non cambia la situazione che, visto il rialzo ancora elevato sull'AMD Ryzen 5 3400G e il prezzo più elevato dell'AMD Ryzen 5 3600, vede il processore Intel tra le opzioni più convenienti in assoluto in termini di rapporto tra prezzo e potenza.
Cambiamo invece scheda video ma non GPU. Restiamo infatti sulla NVIDIA GeForce GTX 1050 Ti, in modo da poter contare su prestazioni accettabili in 1080p, spostandoci però dalla ASUS Cerberus, diventata più cara, a un modello base di MSI.
BUDGET | Componente | Prezzo |
---|---|---|
PROCESSORE | Intel Core i5-10400F 2.9-4.0GHz | 165,00 € |
SCHEDA MADRE | MSI B460M-A PRO | 75,00 € |
SCHEDA VIDEO | MSI GeForce GTX 1050 Ti | 225,00 € |
RAM | Crucial Ballistix 2x8GB 3200 MHz CL16 | 80,00 € |
ALIMENTATORE | EVGA 450 BR 80+ Bronze | 40,00 € |
HARD DISK | Kingston A400 480GB SATA III | 45,00 € |
CASE | BitFenix Nova Mesh SE Mid Tower | 60,00 € |
TOTALE | 690,00 € |
Configurazione Gaming
Nella fascia gaming di solito si trovano quelle componenti che consentono di affrontare il gioco su PC senza paura e di tenere duro per qualche tempo. La resa dei conti con il frame rate è dietro l'angolo ma, con una buona base, è sempre possibile vendere la GPU vecchia prima che si svaluti troppo in modo da acquistarne una nuova giusto in tempo per affrontare il prossimo kolossal videoludico spacca hardware.
Anche in fascia media seguiamo il prezzo restando con l'Intel Core i5-11600K che grazie a un piccolo ribasso è arrivato a un soffio dai 240 euro. Garantisce quindi un buon risparmio e prestazioni in gioco eccellenti, risultando una delle opzioni più interessanti dell'ultima serie di processori Intel.
Mentre aspettiamo le AMD Radeon RX 6600 XT, coltivando la speranza che il numero di schede sia sufficiente a vanificare qualsivoglia speculazione, restiamo inevitabilmente ancorati ai prezzi rialzati della NVIDIA GeForce RTX 3060, subito disponibile i euro a a prezzi ragionevoli solo nella versione a singola ventola ASUS Phoenix.
GAMING | Componente | Prezzo |
---|---|---|
PROCESSORE | Intel Core i5-11600K 3.9-4.9GHz | 240,00 € |
SCHEDA MADRE | ASUS PRIME B560M-K | 105,00 € |
SCHEDA VIDEO | ASUS Phoenix GeForce RTX 3060 12 GB | 595,00 € |
RAM | Corsair Vengeance RGB PRO 2x8GB 3200MHz CL16 | 100,00 € |
ALIMENTATORE | be quiet! Pure Power 11 600W 80+ Gold | 75,00 € |
HARD DISK | Crucial MX500 1 TB SATA III | 100,00 € |
CASE | NZXT H510 Mid Tower | 85.00 € |
TOTALE | 1300.00 € |
Configurazione Extra
La configurazione spinta ha un senso compiuto solo per chi punta a risoluzioni elevate, consapevole che il lusso spesso non va a braccetto con la razionalità. D'altronde, diciamocelo, a chi non piace avere un bel motore sotto il cofano anche se c'è da rispettare il limite di velocità?
In fascia i limiti dei transistor a 14 nanometri Intel si fanno sentire, così come prezzi decisamente meno convenienti delle opzioni di fascia media. Abbastanza per preferire anche questa volta l'AMD Ryzen 7 5800X, sceso di altri 5 euro e dotato di una potenza sufficiente per sfruttare qualsivoglia GPU e per le necessità di una configurazione di fascia alta versatile.
Evitare i processori di fascia estrema ci lascia un budget maggiore, ma servono parecchi soldi per acquistare a colpo sicuro una NVIDIA GeForce RTX 3080. Si parla infatti sempre di circa 1300 euro per i modelli più abbordabili che risultano attualmente disponibili negli store di componentistica internazionali.
EXTRA | Componente | Prezzo |
---|---|---|
PROCESSORE | AMD Ryzen 9 5900X 3.7-4.8GHz | 560,00 € |
DISSIPATORE | Noctua NH-D15 chromax-black | 100,00 € |
SCHEDA MADRE | GIGABYTE X570 AORUS MASTER WIFI | 350,00 € |
SCHEDA VIDEO | GIGABYTE GeForce RTX 3080 Gaming OC 10 GB | 1315,00 € |
RAM | G.Skill Trident Z RGB 2x16GB DDR4 3600MHz CL16 | 240,00 € |
ALIMENTATORE | ANTEC HCG-850 80+ Gold | 135,00 € |
HARD DISK | Samsung 980 PRO SSD 1TB M.2 PCIe 4.0 | 195,00 € |
CASE | Corsair 5000D Mid Tower | 160,00 € |
TOTALE | 3055.00 € |