La scorsa settimana, Google ha svelato la primissima anteprima di Android 15 dedicata ai dispositivi Pixel, compatibile con i modelli dal 6 all'8 e con i tablet della gamma.
In questa versione indirizzata agli sviluppatori, si nota un costante impegno nel mantenere un marcato focus sulla privacy e sulle funzioni di sicurezza del sistema operativo.
Nonostante siano pochi i cambiamenti introdotti, è interessante notare un'attenzione particolare, soprattutto per quanto riguarda la protezione contro truffe e attacchi da parte degli hacker.
Grazie all'analisi approfondita di 9to5Google, possiamo avere una panoramica delle novità introdotte con l'ultimo aggiornamento di Google.
Più comodità
Android 15 trarrà vantaggio dal Framework di Prestazioni Dinamiche Android (ADPF), annunciato diversi anni fa dalla casa di Mountain View.
Questa struttura consente agli sviluppatori di ottimizzare le prestazioni di giochi e app ad elevate richieste di risorse, presentando una modalità di efficienza energetica e beneficiando delle limitazioni di temperatura durante le sessioni intense.
Un'altra interessante modifica riguarda l'aggiunta, nelle opzioni per sviluppatori alla voce Debugging, del rapporto HDR/SDR, consentendo di passare dall'uno all'altro setting direttamente.
La preview di Android 15 include anche un feedback tattile quando si regola la luminosità attraverso le impostazioni rapide.
Si tratta di un dettaglio piccolo ma pratico, esteso anche alla regolazione della vibrazione della tastiera, ora accessibile tramite le impostazioni di Gboard, per cui è stata introdotta una apposita levetta.
Altra funzione rilevante è il nuovo cooldown delle notifiche, che abbassa gradualmente il volume quando si ricevono più avvisi consecutivi dalla stessa app, rendendo più discreto e meno invasivo il "flusso" costante che talvolta imperversa sui nostri telefoni.
Alto livello protettivo
Una delle nuove aggiunte deriva poi dalla versione Android 14 QPR3 Beta, e riguarda l'implementazione di contromisure volte a impedire agli scammer di accedere a informazioni sensibili.
Mishaal Rahman ha individuato nel codice della beta un permesso denominato RECEIVE_SENSITIVE_NOTIFICATIONS.
Questo riporta un livello di protezione di role|signature, indicando che può essere concesso solo a applicazioni con un ruolo specifico richiesto o a quelle firmate dall'OEM.
Il ruolo esatto che attribuisce questo permesso non è ancora definito, ma Rahman suggerisce che Google potrebbe tramite esso limitare l'accesso ai dati alle app di terze parti.
L'utente dovrà concedere manualmente i permessi dell'app nelle impostazioni prima che l'API NotificationListenerService diventi disponibile, come condiviso da Rahman nello screenshot illustrativo di questa procedura che riportiamo sopra.