Stando a quanto trapelato online in queste ore, siamo in grado di conoscere lo spazio richiesto su SSD da Astro Bot, con la nuova esclusiva PS5 che si dimostra essere una sorta di "peso medio" con i suoi 66 GB richiesti.
Non è proprio leggero, ma rispetto ad altri colossi che si vedono di questi tempi si tratta di dimensioni piuttosto normali per un titolo tripla A di un certo calibro, e Astro Bot, nonostante provenga da una serie considerata "minore" in termini di dimensioni della produzione, è ora un gioco maggiore per la console Sony, specialmente quest'anno.
D'altra parte, Team Asobi non ha fatto mistero dell'impegno profuso in questo nuovo capitolo: il primo Astro Bot: Rescue Mission era un gioco sperimentale per PlayStation VR, che è presto diventato uno dei migliori in assoluto per la periferica Sony, mentre Astro's Playroom, integrato in tutte le PS5, è più un software per la prova delle varie potenzialità del controller DualSense.
Il robottino alla riscossa (anche dell'SSD)
Con Astro Bot, la nuova mascotte PlayStation si ritrova al suo debutto assoluto in un gioco dall'impostazione e dalla produzione più tradizionali.
Si tratta infatti di un platform 3D che, questa volta, sfrutta le piene dimensioni di un gioco per PS5 e ha intenzione di dimostrare come il robottino si meriti uno spazio di riguardo nel pantheon delle produzioni Sony.
È anche la produzione più grande messa in piedi finora da Team Asobi, che è rimasto praticamente l'unico rappresentante della divisione nipponica di PlayStation Studios e che per questo ha anche una notevole importanza. All'interno si trovano 80 livelli e 15 abilità da scoprire, cosa che spiega un po' il motivo delle dimensioni piuttosto sostanziose del gioco.
Potete conoscerlo meglio nel nostro provato di Astro Bot e nell'intervista su come si crea un grande platform in esclusiva PlayStation 5.
