Secondo un recente rapporto, ARM si appresta a presentare il nuovo nucleo CPU Cortex-X5, noto come "Blackhawk".
Il rapporto di Moor Insights and Strategy parla di un core CPU per smartphone progettato per essere il più potente mai realizzato; si prevede che il Cortex-X5 farà il suo debutto sui dispositivi in vendita entro la fine di quest'anno, con un'ampia presenza prevista in eventi futuri come il CES 2025 o il MWC 2025.
In un contesto esteso, è evidente come ARM stia perseguendo una strategia per riconquistare una posizione di rilievo nel settore dei processori mobile.
Nonostante il successo ottenuto attraverso la concessione in licenza di processori ad aziende come Apple, Qualcomm, Huawei e Samsung, la crescente tendenza dei produttori a sviluppare soluzioni interne ha gradualmente eroso il business di ARM.
Per risollevare le sue sorti, l'azienda ha concepito Blackhawk, un processore che si propone di eccellere in prestazioni ed efficienza, integrando anche l'intelligenza artificiale.
Ma cosa rende "Blackhawk" così speciale e come funziona?
Oggi soci, domani rivali
Blackhawk è un processore basato sulla nuova architettura Cortex-X di ARM, progettato per fungere da cervello per gli smartphone di fascia alta e i portatili.
L'attesa venuta di questa architettura, prevista quest'anno, promette miglioramenti significativi in termini di sicurezza, intelligenza artificiale e prestazioni.
L'ambizione di ARM è considerevole, e il momento scelto per l'annuncio sembra particolarmente opportuno.
Il CEO Rene Haas ha chiaramente esposto le intenzioni dietro Blackhawk, delineando una strategia audace per ridurre il divario di prestazioni tra i processori progettati internamente e le implementazioni personalizzate di ARM.
Le intenzioni dell'azienda sembrano indicare l'obiettivo di equiparare le prestazioni di Blackhawk a chip di altri produttori di spicco, come i prossimi MediaTek Dimensity 9400 e Samsung Exynos 2500, entrambi destinati a integrare il nuovo core CPU ARM Cortex-X.
Tra le righe emerge una sfida diretta ai SoC A18 Pro e Bionic di Apple, attualmente leader del settore.
Scommessa d'alto calibro
La piattaforma ARM, supportata da CPU e GPU ad alte prestazioni insieme a librerie e framework integrati di Machine Learning (ML), promette un'esperienza più efficiente sui dispositivi, specialmente con l'adozione crescente di modelli linguistici di dimensioni ridotte.
ARM sostiene che il suo core CPU Cortex è la priorità principale degli sviluppatori nel campo dell'intelligenza artificiale, superando le Neural Processing Unit (NPU) o le Graphic Processing Unit (GPU).
Nonostante l'efficienza di NPU e GPU nelle attività legate all'IA, il rapporto sottolinea che la CPU rimane la scelta più accessibile e diffusa per gli sviluppatori.
I processori ARM nei telefoni Android hanno registrato notevoli miglioramenti, anche se le prestazioni dei singoli core CPU sono rimaste inferiori rispetto ai chip di Apple.
Ora l'attenzione è focalizzata su come queste nuove affermazioni si concretizzeranno nella pratica.
La tecnologia Blackhawk di ARM è ancora avvolta nel mistero.
Secondo il rapporto di Moor Insights & Strategy, l'azienda sta attualmente sviluppando e testando la tecnologia e potrebbe presentare il primo prototipo alla fine di quest'anno o all'inizio del prossimo.
Ciò che è certo è che Blackhawk rappresenta una scommessa significativa da parte di ARM, con l'obiettivo di innovare e guidare il mercato dei processori mobili, potenzialmente portando a una rivoluzione nel settore.