Bungie ha annunciato il blocco delle vendite di Destiny 2 in Russia e Bielorussia a causa della guerra in Ucraina. Inoltre lo studio di Sony ha donato 120.000 dollari a Direct Relief e all'International Rescue Committee per aiutare le vittime dell'invasione russa.
I giocatori russi e bielorussi potranno accedere alla versione free-to-play di Destiny 2 e a qualsiasi contenuto precedentemente acquistato, tuttavia da ora non possono comprare nuovi elementi, come le espansioni, inclusa La Regina dei Sussurri, o l'Argento, la valuta premium del gioco.
Non solo, Bungie donerà a tutti i giocatori di Destiny 2 nel resto del mondo un emblema chiamato "Cоняшник", che tradotto in italiano significa "girasole", a partire da oggi, giovedì 10 marzo.
"Bungie sta dalla parte del popolo ucraino e di tutti quelli che, in un modo o nell'altro, sono colpiti dalla guerra in corso", recita il post sul sito ufficiale dello studio.
"Vogliamo annunciare due nuove misure che riguardano Destiny 2. A partire da oggi, sospenderemo tutte le vendite di Destiny 2 e dei relativi prodotti in Russia e Bielorussia. I giocatori che si trovano in queste regioni potranno continuare a scaricare la versione gratuita di Destiny 2 e a giocare ai contenuti già posseduti, ma non avranno più modo di acquistare né nuovi contenuti né argento."
"Inoltre, proponiamo l'emblema Cоняшник, pensato per dare ai giocatori l'opportunità di dimostrare il proprio supporto al popolo ucraino e alle persone colpite dalla crisi. L'emblema verrà offerto gratuitamente ai giocatori a partire da giovedì 10 marzo. Il codice universale per lo stesso sarà condiviso pubblicamente nel prossimo SDCB."
"Con l'emblema Cоняшник abbiamo umilmente cercato di riprodurre la speranza e il coraggio che rappresentano il popolo ucraino in questi tempi così difficili. Oltre allo stemma dell'Ucraina e ai girasoli impressionistici (fiore nazionale dell'Ucraina), cerchiamo di regalare una metafora di speranza, esprimendo la nostra solidarietà."
Bungie dunque si unisce a tutte le altre case di sviluppo e publisher che in questi giorni hanno deciso di sospendere la vendita di prodotti e servizi in Russia e Bielorussia, come Sony, Microsoft, EA e CD Projekt RED, giusto per citarne alcune.