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Bungie: tra licenziamenti e rinvii, cosa succede allo studio specializzato nei GaaS di Sony?

I tagli al personale all'interno di Bungie e il presunto rinvio di Marathon e Destiny 2: La Forma Ultima preoccupano i giocatori dell'MMO e i fan PlayStation.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   31/10/2023
Bungie: tra licenziamenti e rinvii, cosa succede allo studio specializzato nei GaaS di Sony?

Anche una realtà consolidata e apprezzata come i PlayStation Studios purtroppo non ha potuto evitare l'ondata di licenziamenti che sta colpendo un po' tutta l'industria vidoludica nell'ultimo anno. Stando alle notizie degli ultimi giorni, tra i team più colpiti c'è quello di Bungie, la punta di diamante della strategia incentrata sui giochi live service di Sony, con voci di corridoio da fonti affidabili che parlano anche di rinvii di progetti importanti, come l'ultima espansione di Destiny 2.

Tutto è iniziato nella giornata di ieri, con Jason Schreier di Bloomberg, una fonte ritenuta molto affidabile nel panorama videoludico, che ha segnalato un'ondata di licenziamenti all'interno dello studio di Bellevue, in seguito confermati dal CEO Pete Parsons. Fin qui, purtroppo, nulla di nuovo: anche altri studi PlayStation sono stati colpiti da tagli al personale e, in generale, il 2023 è un anno tanto ricco di uscite di grande spessore ma anche funesto per l'industria, con oltre 6.000 addetti al settore che hanno perso il lavoro solo quest'anno.

Preoccupa tuttavia che tra la lista dei licenziati ci siano anche nomi importanti come quello di Michael Salvatori, il celebre e storico compositore che ha curato la colonna sonora della serie Halo e quella di Destiny, da molti giocatori considerata un vero e proprio fiore all'occhiello dell'MMO. Schreier ha poi gettato ulteriore benzina sul fuoco, riferendo che Bungie sarebbe stata costretta a rinviare Destiny 2: La Forma Ultima di alcuni mesi, mentre Marathon sarebbe slittato addirittura al 2025.

Elementi che vanno a delineare un quadro ritenuto preoccupante, sia dai giocatori di Destiny che quelli PlayStation in generale, considerando l'importanza del team nelle mire live service della compagnia.

Bungie e i piani live service di Sony

L'acquisizione da 3,6 miliardi di dollari di Bungie non ha convinto tutta la community PlayStation, trattandosi di uno studio specializzato in una tipologia di esperienze ben lontane da quelle single player incentrate sulla narrazione che hanno caratterizzato i PlayStation Studios finora, tuttavia è innegabile la grande importanza strategica che ricopre nei piani futuri di Sony, che non ha fatto segreto di voler diversificare la propria offerta investendo forte sui GaaS (acronimo di Game As a Service).

L'esperienza maturata con Destiny, uno degli MMO di maggior successo dell'ultima decade, infatti, dovrebbe rivelarsi essenziale per aiutare gli altri team dei PlayStation Studios meno navigati nell'ambito dei live service, o in alcuni casi completamente alle prime armi. In tal senso, Bungie sta svolgendo anche il ruolo di supervisore per ogni GaaS all'interno degli studi di Sony. Ad esempio, stando alle affidabili fonti di Bloomberg, sarebbe stata proprio Bungie a imporre un freno allo sviluppo del gioco multiplayer di The Last of Us presso Naughty Dog, dopo averlo valutato in maniera negativa.

Bungie dunque rappresenta una pedina importante nelle strategie di Sony, eppure le notizie degli ultimi giorni dipingono una situazione interna meno rosea di quanto si potrebbe auspicare e forse figlia di una gestione poco lungimirante dai vertici dello studio stesso, stando alle fonti di Forbes.

Come sappiamo lo studio attualmente ha le mani in pasta in un numero considerevole di progetti. Oltre alla Forma Ultima di Destiny 2 e Marathon, lo studio sta lavorando anche a "Gummy Bears", il nome in codice di un MOBA in Unreal Engine 5 molto colorato, mentre voci di corridoio e i documenti depositati da Microsoft durante la causa legale contro l'FTC inoltre affermano l'esistenza di un misterioso gioco chiamato Matter, che potrebbe uscire nel corso del 2025. A questo punto non è escluso che uno dei giochi in questione sia stato cassato, il che spiegherebbe in parte i licenziamenti.

Sia chiaro, sarebbe fin troppo catastrofico parlare di "crisi", specialmente quando le informazioni sono frammentate e non ufficiali, tuttavia l'impressione è che qualcosa non stia funzionando come dovrebbe in quel di Bellevue da qualche anno a questa parte, anche alla luce dello strano caso di Destiny 2: L'Eclissi, l'espansione con il maggior successo commerciale ma anche quella più criticata dai giocatori.

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.