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Call of Duty: Microsoft è dovuta scendere a compromessi per far arrivare la serie su Xbox Series X/S

Microsoft ha dovuto accettare un nuovo piano di ripartizione dei ricavi per far arrivare la serie Call of Duty su Xbox Series X/S

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   22/06/2023
Call of Duty: Microsoft è dovuta scendere a compromessi per far arrivare la serie su Xbox Series X/S

Nel corso del processo che vede contrapposti Microsoft e l'FTC per l'acquisizione di Activision Blizzard, Sarah Bond di Microsoft ha raccontato che Microsoft ha dovuto accettare un nuovo piano di ripartizione dei ricavi per far arrivare la serie Call of Duty su Xbox Series X/S.

Inizialmente Activision si è rifiutata di usare i dev kit di Xbox a sua disposizione, a meno che Microsoft non avesse accettato i nuovi accordi. La compagnia di Bobby Kotick ha anche fatto capire che c'erano accordi di ripartizione differenti con PlayStation.

Fu proprio Bobby Kotick, il CEO di Activision, a chiedere che fosse firmato il nuovo accordo prima che iniziassero i lavori per portare i Call of Duty su Xbox Series X/S. Secondo la Bond: "Era chiaro che Call of Duty sarebbe stato su PS5 e che non sarebbe stato un bene se non fosse arrivato anche su Xbox in contemporanea al lancio."

Activision chiese inoltre a Microsoft se voleva puntare su di un accordo di marketing per Call of Duty, ma fu rifiutato. Il che significò che Microsoft non poteva mostrare i Call of Duty nei suoi showcase.

In un passaggio successivo l'avvocato dell'FTC si è fatto sfuggire che il nuovo accordo prevedeva che l'80% dei ricavi andassero ad Activision e solo il 20% a Microsoft, lì dove normalmente Microsoft prende il 30% per i giochi in vendita sulla sua piattaforma. Microsoft ha accettato perché ha sempre considerato Call of Duty un contenuto vitale.

La Bond ha anche reiterato i rapporti di Microsoft con Valve, spiegando perché Gabe Newell e i suoi hanno rifiutato l'accordo decennale proposto per la serie Call of Duty. Sostanzialmente ha ribadito quanto già emerso in passato, ossia che Valve non ha accordi del genere con nessun editore e che è fiduciosa che Microsoft continuerà a pubblicare i Call of Duty su Steam, visto che è lì che si trova la maggioranza dei giocatori PC.