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Call of Duty ovunque: la strategia di Microsoft costringerà gli antitrust a cedere?

L'attuale strategia di Microsoft è quella di portare Call of Duty ovunque, se possibile anche sulle calcolatrici: una mossa che costringerà gli antitrust a cedere?

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   20/03/2023
Call of Duty ovunque: la strategia di Microsoft costringerà gli antitrust a cedere?

Call of Duty sarà disponibile ovunque: è questa la strategia di Microsoft per fare in modo che gli antitrust cedano, ritirino le proprie obiezioni e approvino finalmente l'acquisizione di Activision Blizzard da parte della casa di Redmond.

Il primo, importante passo è stato quello di chiudere un accordo decennale con Nintendo che prevede l'arrivo del celebre sparatutto sulle console dell'azienda giapponese, a quanto pare già a partire da Nintendo Switch: Microsoft è estremamente fiduciosa in merito a tale possibilità e sostiene sia fattibile.

Dopodiché si è puntato sul cloud: prima GeForce NOW, che vedrà l'arrivo di tutti i giochi Xbox per PC e naturalmente di Call of Duty, laddove l'acquisizione vada a buon fine; poi altre piattaforme streaming, per un totale di quattro accordi ma con l'intenzione di stringerne altri.

Contestualmente, alla luce dell'ormai manifesta e ribadita ostilità di Sony, Microsoft ha rotto tutte le contrattazioni per portare la serie di Call of Duty su PlayStation ed evidentemente non tornerà sulla faccenda se non a operazione conclusa, al fine di dimostrare una volta per tutte che non intende togliere il franchise da quella piattaforma.

La base d'utenza di PS5 e PS4 rimane dunque preclusa alla casa di Redmond, che però sta facendo di tutto per trovare delle alternative, mandando in questo modo un messaggio molto chiaro alle commissioni antitrust: i videogiocatori hanno tutti la stessa importanza oppure gli utenti PlayStation per qualche motivo contano di più?

Se l'interesse dei regolatori è effettivamente quello di tutelare tutti i consumatori, come faranno a opporsi all'acquisizione di Activision Blizzard alla luce di accordi che garantiranno la disponibilità di Call of Duty su qualsiasi sistema da gioco, come detto con un'immancabile opzione per portarlo anche su PlayStation?

Immaginiamo sia proprio per via di questi recenti sviluppi che la Commissione Europea ha rinviato nuovamente il suo verdetto, ed è chiaro che anche gli antitrust inglese e statunitense dovranno tenerne conto. Dopo le notizie di qualche settimana fa eravamo davvero pessimisti, ma pare che in effetti la vicenda abbia preso una piega differente.

Voi che ne pensate? La strategia di Microsoft può funzionare? E quali potrebbero essere le argomentazioni delle commissioni laddove l'acquisizione venisse bloccata nuovamente? Parliamone.

Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.