L'ex Epic Games Cliff Bleszinski ha dichiarato che l'industria dei videogiochi dovrebbe prendersi qualche rischio in più se vuole innovare. Il noto designer, cui dobbiamo tra gli altri Unreal, Unreal Tournament e la serie Gears of War, ha toccato l'argomento nel podcast The House of the Dev di Raphael Colantonio, uno dei fondatori di Arkane Studios e attualmente in Wolfeye Studios, e Peter Salnikov, compositore e fondatore del team indie Book Burner Games.
I rischi della creatività
All'inizio della conversazione, cliffyb ha ricordato un suo vecchio adagio, secondo cui il futuro degli sparatutto in prima persona sarebbero stati i giochi di ruolo, spiegando poi che la fusione dei generi è uno degli aspetti più interessanti del design dei videogiochi, uno di quelli che può portare a innovare e a rendere più profonde delle meccaniche di gioco familiari.
Bleszinski ha poi notato che molti studi attualmente guardano al mondo dei roguelike, perché offre gli elementi migliori per allungare i giochi e creare dei loop infiniti, che garantiscono la rigiocabilità, soprattutto in un'epoca in cui sviluppare AAA sta diventando così costoso.
Proprio per questo Tim Sweeney di Epic Games, con cui Bleszinski ha lavorato per anni, mira a fornire agli sviluppatori degli strumenti sempre più intuitivi come l'Unreal Editor, che rendono più semplice il processo creativo anche a quelli che non sanno scrivere codice.
Proprio da questi stumenti, quando arrivano a modder e appassionati, nasce la vera innovazione, con fenomeni come Dota, Counter-Strike e PUBG che sono nati dal basso e non dalla grande industria, di suo un pachiderma che non riesce più a proporre niente di nuovo.
Bleszinski: "Non sempre sono gli sviluppatori AA di Activision o EA o Microsoft a innovare; spesso sono persone che lavorano nel garage dei loro genitori prendendo un gioco e modificandolo, creando qualcosa che diventa virale."
Per Bleszinski, il problema della compagnia più grandi è che non vogliono investire in nuove proprietà intellettuali e innovare, concentrandosi su ciò che sanno: "Da dove pensate che vengano le proprietà intellettuali esistenti, fottuti idioti? Qualcuno deve richiare," ha affermato, ribadendo una verità molto semplice che però sembra non piacere alle grandi compagnie, che preferiscono andare sul sicuro.