Cyberpunk 2077 sarà un gioco vasto e complesso, con molteplici cosa da fare e da scoprire. Il lavoro fatto da CD Projekt RED, infatti, sembra rivaleggiare in complessità persino con The Witcher 3: Wild Hunt. Per esempio nel Cyberspazio saremo costretti a combattere contro creature in stile RPG fantasy, ben lontane dall'aspetto sporco e futuristico di Night City.
In un recente podcast, infatti, sono emerse diverse informazioni riguardanti l'atteso GdR di CD Projekt RED. Innanzitutto che a causa della pandemia da Coronavirus lo sviluppatore polacco ha dovuto inviare 700 workstation ai propri dipendenti per poter lavorare da casa.
Inoltre nel gioco saranno presenti un gran numero di personaggi non giocanti, ognuno con una propria routine quotidiana, occupazioni e percorsi. Un netto miglioramento rispetto a The Witcher 3: Wild Hunt, dove alcuni personaggi erano fermi in un punto in qualunque momento della giornata. Un altro grande gioco del 2020, ovvero The Last of Us 2, ha ritenuto di dover dare maggiore profondità ai personaggi non giocanti.
Infine uno degli aspetti che migliorerà sensibilmente nel gioco finale è il combattimento corpo a corpo, davvero poco viscerale nelle demo mostrate finora. Nella versione completa sarà molto più interessante utilizzare questo tipo di approccio.
La notizia che, però, sorprende di più è che nel cyberspazio, ovvero quella realtà virtuale nella quale dovremo immergerci per poter hackerare o raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, sarà possibile evocare creature dall'aspetto fantasy, che saranno usate nei combattimenti contro altri hacker.
Un cambio di ambientazione davvero sorprendente, però assolutamente in linea con le ambizioni e la complessità del mondo di Cyberpunk. A proposito, sapevate che il creatore del gioco da tavolo Cyberpunk doveva essere un avvertimento, non un'ispirazione per la società moderna?